La nuova Porsche Cayenne

Cayenne, sempre più Porsche. Arriva la terza generazione: ancora più performante e tecnologico

di Nicola Desiderio
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ZUFFENHAUSEN - La sportività può avere anche le ruote alte. Lo dimostrò per la prima volta nel 2003 la Porsche Cayenne, il modello che ha riaperto le porte ai porschisti tradizionali, costretti a vendersi le loro 911 o Boxster con l’arrivo di famiglia e figli e, dall’altra parte, ha creato nuove opportunità, ulteriormente ampliate negli anni successivi da altri modelli come la Cayman, la Panamera e la Macan che hanno portato le vendite fino alle 238mila unità del 2016 e una crescita del 7% nella prima metà del 2017.
 

Quel che è sicuro è che la Cayenne non ha perso occasione per dimostrare tutto il suo carattere, a volte in modo bizzarro come trainare un Airbus A380 da 285 tonnellate per 42 metri, a volte da vera sportiva, come fissare il miglior tempo per un Suv sul Nurburgring con un fantastico 7’59”74. Il numero che conta è però quello segnato dall’ideale pallottoliere presente allo stabilimento di Lipsia, dove la Cayenne è stata da sempre prodotta e continuerà ad esserlo negli anni a venire: oltre 760mila pezzi.

La Porsche Cayenne di terza generazione nasce sulla piattaforma MLB e la sua scocca in acciaio e in alluminio ha permesso di ridurre il peso fino a 65 kg. Lo stile non presenta rivoluzioni: è forse meno sportivo ed accoglie alcuni dei canoni già visti su 911, Panamera e 718 come i gruppi ottici posteriori uniti da una modanatura luminosa che reca la scritta Porsche. Crescono la lunghezza (4,92 metri, +6 cm) e tutte le altre quote tranne l’altezza che scende di 1 cm, ma l’abitacolo è più accogliente e anche il bagagliaio è più spazioso: si va da 770 a 1.710 litri invece di 670-1.780 mantenendo la comodità del divano scorrevole e la possibilità di trainare fino a 3.500 kg. L’abitacolo prende più di uno spunto dalla Panamera, a cominciare dalla strumentazione, con contagiri analogico e due display multifunzione da 7 pollici, ci sono poi lo schermo da 12,3 pollici al centro della plancia e il pannello a sfioramento sul tunnel che integra e sostituisce pulsanti e manopole.

La dotazione di sicurezza conta sul sistema di visione notturna a raggi infrarossi, l’assistenza per il mantenimento e il cambio di corsia, il riconoscimento dei segnali, la frenata autonoma e il cruise control adattativo e predittivo, che migliora i consumi oltre alla sicurezza. Sulla Cayenne arriva la connettività fatta di mirroring (ma solo con CarPlay), servizi e interazione con lo smartphone attraverso app. Ce n’è anche una denominata Offroad precision app che misura il tempo di guida in fuoristrada e riprende i passaggi più difficili attraverso le telecamere di bordo per migliorare la propria abilità di guida in offroad.
 

 

Le sospensioni hanno le molle pneumatiche tricamera, gli ammortizzatori a controllo elettronico e le barre antirollio attive alimentate dall’impianto elettrico di bordo a 48 Volt. Tra le acclamate specialità della casa, ci sono sicuramente i freni e, oltre all’impianto carboceramico con pinze gialle, come da tradizione, a richiesta ve n’è un altro con dischi rivestiti in carburo di tungsteno con pinze bianche, in grado di frenare meglio dei dischi in ghisa “nudi”, ma dura il doppio, emette meno polveri e ha un aspetto costantemente argenteo. Per la prima volta, gli pneumatici hanno dimensioni diverse tra avantreno e retrotreno e, analogamente a quanto già avvenuto su altre Porsche, il guidatore può selezionare sul volante 3 programmi di guida (Normal, Sport e Sport Plus) o il pulsante Sport Response, per avere il massimo delle prestazioni per 20 secondi. In più ci sono 4 modalità dedicate al fuoristrada (Mud, Gravel, Sand e Rock).

Al lancio ci saranno due motori V6, entrambi con cambio automatico a 8 rapporti: 3 litri da 340 cv e 2.9 litri biturbo da 440 cv le cui prestazioni sarebbero già abbastanza per chiunque (265 km/h, 0-100 in 5 secondi con lo Sport Chrono Package), ma non per una Porsche e una Cayenne. Facile dunque ipotizzare versioni con motore V8 (Turbo, Turbo S e GTS) e due ibride plug-in: una “normale” e una ad alte prestazioni, così come la Panamera. In fase di valutazione è invece il diesel, che nel mondo vale per la Cayenne il 14%, ma in Italia oltre il 60%. La presentazione ufficiale delle nuova Porsche Cayenne è prevista tra qualche giorno al Salone di Francoforte e l’arrivo nei concessionari per gennaio 2018, ma il listino è già pronto: si parte da 78.030 euro.

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Martedì 24 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 25-10-2017 05:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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