La nuova Ferrari Portofino

Ferrari, al volante della Portofino: performance, comfort e piacere di guida con il vento fra i capelli

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SAVELLETRI - Dalla West Coast Usa alla East Coast Italiana. La Ferrari California lascia il posto alla Ferrari Portofino, per i test riservati alla stampa specializzata sono state scelte le magnifiche strade tra Brindisi e Bari, che intersecano paesaggi mozzafiato tra gli ulivi secolari e insenature della costa adriatica. La temperatura ed il clima della Puglia è ancor più mite, in inverno, di quello del celebre borgo marinaro della Liguria che dà il nome alla Gran Turismo V8, presentata al salone di Francoforte a settembre. La vettura è in vendita a 196.061 euro chiavi in mano e l’intero primo anno di produzione è stato già prenotato con le prime consegne avverranno a maggio.

 

Le qualità dell’erede della grande tradizione delle Gran Turismo V8 di Maranello sono state sottoposte ai giudizi degli esperti di motori delle varie nazioni del mondo in cui si vendono i bolidi in rosso: un rosso nuovo nel caso, quello Portofino, con cui è stata lanciata una vettura aperta capace di trasformarsi in una coupé berlinetta. In un tour partito da una masseria a Savelletri di Fasano, tra gli ulivi e le spiagge adriatiche, toccando gemme di storia e di paesaggio come Locorotondo, Alberobello, Polignano, Egnazia, Ostuni, Noci, Polignano, la Portofino ha dimostrato di avere davvero qualcosa in più rispetto alla sorella maggiore: non solo i 40 cv in più (ora tocca i 600 ed è al momento la più potente convertibile a tetto rigido retrattile), ma proprio per emozione di guida, versatilità, piacevolezza, comfort.

Il comfort è davvero elevato. È un’auto con cui si viaggia benissimo in compagnia, anche con due persone nei posti posteriori, dove possono sedere abbastanza comodamente grazie a 5 cm per gamba in più (con il dimagrimento dei nuovi comodi sedili al magnesio), con un baule capiente (due o tre trolley, a seconda che la Portofino sia aperta o in versione coupé, ed c’è pure il vano per gli sci) e che, nonostante il tetto rigido, retrattile fino a 40 km/h in marcia in soli 14 secondi, è una due volumi a tutti gli effetti, senza dubbio alcuno, grazie a un prodigio di progetto e design che si è ispirato molto al modello Daytona e che ha eliminato l’effetto coda che si vedeva sulla California. I clienti chiedevano questo: una vettura compatta, non più grande fuori ma più comoda dentro, dalle prestazioni maggiori ma più facile da gestire, anche grazie alla guida elettrica per la prima volta allestita su una Gran Turismo Ferrari e che non toglie nulla del feeling della vecchia idraulica.
 

 

Sono stati soddisfatti, con accelerazioni da 0 a 200 km/h in soli 10,8 secondi, con un sound caldo ai bassi regimi e potente quando si spinge, un piacere per le orecchie: un sistema di aspirazione e scarico che canta come un tenore, un baritono o un basso a seconda delle circostanze. Suono giusto, finalmente, anche in un motore turbocompresso. Impresa difficile infatti ripetere il sound di un aspirato. Alleggerita di 80 kg rispetto alla California T, ha prestazioni decisamente migliori (156 cv per litro) e un consumo più basso, con un range di marcia di 740 km senza dover rifornire. E emissioni più basse. La sensazione di guida è profonda: in rettilineo ha idea di compattezza, nelle curve veloci di forte aderenza, sui terreni sconnessi e scivolosi di estrema sicurezza; piacevolissimo il “ban" che accompagna il cambio di marcia, seguito da un’accelerazione improvvisa.

A cielo aperto, il vento nei capelli è più piacevole rispetto alle vetture che l’hanno preceduta. Grazie a un deflettore ridisegnato, la pressione dell’aria sulla fronte del pilota è diminuita del 17%, quella sul petto addirittura del 40%. Si gode il cielo, senza soffrirne le intemperanze, senza alcun fastidio. E senza perdere nulla del sound del V8 e delle parole di chi viaggia a fianco: perché guidandola è piacevole anche la conversazione con chi condivide il viaggio.

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Lunedì 5 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 06-02-2018 18:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2 di 2 commenti presenti
2018-02-05 14:33:25
Un sogno. La Ferrari Portofino? No, il vento tra i capelli.
2018-02-06 00:00:16
Se mantiene davvero quello che promette, il ministro Minniti la comprera' senz'altro.