MONACO - Al suo esordio, lo scorso inverno al salone di Ginevra, la nuova BMW Serie 4 Gran Coupé ha fatto la sua gran bella figura, presentandosi con uno stile elegante, caratterizzato da una linea filante e sportiva, in sintonia con l’immagine del marchio e con le carte in regola per misurarsi con l’Audi A5 Sportback, rivale con la quale condivide la formula delle quattro porte più portellone.

Il terzo modello della Serie 4 (dopo la già nota coupè e la cabriolet) è infatti una coerente evoluzione dello stile sperimentato sulla versione a due porte, arricchito non solo dalle due porte in più, ma anche dalla linea allungata del tetto: una soluzione che tutela l’aspetto da berlina/coupè sportiva, conciliandosi quasi prodigiosamente con l’aumento dell’altezza del tetto stesso (+1,2 centimetri). Insomma, è stato fatto un gran bel lavoro da stilisti e ingegneri bavaresi, i quali sono riusciti a guadagnare qualcosa anche sulle capacità di carico, che ora toccano quota 480 litri (35 più che sulla due porte), ampliabili fino a 1300 con gli schienali posteriori abbattuti. Ciò detto, le misure sono comunque molto vicine a quelle della più piccola Serie 3, con 4.638 mm in lunghezza, 1.825 in larghezza e 1.389 in altezza.

Per quanto riguarda l’estetica, al primo sguardo la nuova Gran Coupè si distingue, in pratica, soltanto per i due sportelli in più lungo le fiancate: il frontale ricalca perfettamente il classico «doppio rene» della Coupè a due porte e delle altre BMW; stesso discorso per i doppi fari tondi, identici a quelli della Coupè, e per la vistosa presa d’aria nella parte inferiore del frontale.

Interni ed equipaggiamenti restano in pratica quelli della Serie 4 Coupè, con il tipico orientamento del cruscotto verso il guidatore ed il razionale posizionamento di tutti i comandi necessari per la guida, l’infotainment e le connessioni. Esattamente come sulla Serie 4 Coupé, la strumentazione include tutto ciò che può contribuire a migliorare comfort e sicurezza, con una abbondanza di dispositivi per l’assistenza alla guida in linea con la categoria e con gli standard BMW. Neanche i prezzi dovrebbero distaccarsi da quelli del modello con due porte in meno, e dovrebbero dunque partire da 40.000 euro circa.

I motori della nuova BMW saranno, come consuetudine, benzina e diesel a 4 e 6 cilindri. Ancora non definita la gamma Italia, ma a Ginevra sono state presentate cinque diverse motorizzazioni, due delle quali abbinabili anche al sistema di trazione integrale XDrive. Il modello d’ingresso sarà la 418d Gran Coupè da 143 cv e 320 Nm che scatterà da 0 a 100 km/h in 9,1 secondi con il cambio Steptronic a 8 rapporti, ed in 9,2 con il manuale a sei. La seconda variante a gasolio sarà costituita dal medesimo motore quattro cilindri, ma declinato nella potenza di 184 cv e con 380 Nm di coppia massima, che assicura alla 420d una accelerazione 0-100 in 7.5 secondi. Anche in questo caso, sarà disponibile sia la trazione posteriore sia l’integrale XDrive.

Tre le opzioni a benzina. La 420i Gran Coupè, modello d’ingresso della gamma, potrà contare su un quattro cilindri da 184 cavalli, abbinabile solo alla trazione posteriore, mentre la 428i disporrà di una potenza di 245 cv/350 Nm e sarà disponibile sia nella variante a trazione posteriore, sia con l’integrale XDrive. In attesa della superpotente Serie M, al top della gamma Gran Coupè si collocherà la 435i, con il motore 6 cilindri da 306 cv/400 Nm. Anche qui, ovviamente, cambio manuale a 6 marce o Steptronic a 8.

La casa assicura massima efficienza, soprattutto per l’entry level diesel 418d, per la quale viene dichiarato un consumo medio di 4,5 litri/100 km (4,7 con il cambio automatico). Interessanti anche i valori dichiarati per la più potente 420d, con consumi di appena 4,7 litri/100 km (4,9 con il cambio automatico) e prestazioni da auto sportiva, ovvero con capacità di accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi. In Italia, con ogni probabilità, sarà la più richiesta.