Rivisto nel design anteriore e posteriore e più ricco nei contenuti, il modello 2016 dello sport utility giapponese viene proposto in Italia con un'inedito 2.5 VVT-i Hybrid

Toyota RAV4, un riuscito restyling e si arricchisce della variante Hybrid

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ALICANTE - Sostanzialmente è un restyling riuscito, con un'aggiunta di tanta tecnologia in più anche per la sicurezza ed il plus dell'alimentazione ibrida. Queste, in sostanza, le carte vincenti che rilancianjo la quarta generazione del Toyota RAV4. Rivisto nel design anteriore e posteriore, più ricco nei contenuti, il modello 2016 dello sport utility giapponese viene proposto in Italia con un'inedita gamma a basse emissioni che ruota intorno al nuovo modello 2.5 VVT-i Hybrid, disponibile sia con la trazione anteriore (da 32.550 euro) sia con l'integrale (dai 37.950 euro del livello intermedio Style).
 

Considerato che le varianti a benzina non sono importate da tempo e l'uscita di scena del 2.2 D-4D, il listino del C-Suv delle Tre Ellissi offre, quindi, da gennaio una sola alternativa all'ibrido, il ''duemila'' Diesel di origine BMW da 143 Cv, esclusivamente con due ruote motrici. Rispetto a questo, a parità di dotazione e di tipo di trasmissione, l'Hybrid risulta più caro di 3.600 euro ma vanta 54 Cv in più ed emette 8 grammi al chilometro di CO2 in meno (115 g/km contro 123 g/km). Oltre all'esclusivo appeal ''eco'', il Recreational Active Vehicle nella veste 2016 sfoggia un design più accattivante.

Nel frontale, profondamente rivisitato, brillano i nuovi proiettori bi-led e un fascione paracolpi più intrigante. Al posteriore spiccano i fanali dalla grafica inedita. Nell'abitacolo non vi sono stravolgimenti ma solo miglioramenti per la qualità dei materiali, la definizione dei dettagli e la disponibilità del nuovo sistema di infotainment. Il suo schermo da 7'', abbinato al Panoramic view monitor, permette in fase di manovra una visione del veicolo dall'alto a 360 gradi. Per quel che riguarda la dotazione di sicurezza, da segnalare il debutto del Toyota Sense Plus, che aggiunge il controllo adattivo della velocità di crociera e il sistema di riconoscimento dei pedoni al pacchetto che comprende sistema di pre-collisione, avviso di superamento di corsia, abbaglianti automatici e riconoscimento della segnaletica stradale.

Tecnicamente la ''new entry'' hybrid adotta lo stesso schema del ''cugino'' Lexus NX, quindi abbina un motore a benzina di 2,5 litri funzionante secondo il ciclo Atkinson a una o due unità elettriche, a seconda del tipo di trasmissione. La trazione integrale, infatti, è garantita da un secondo motore elettrico da 50 kW, sistemato sul retrotreno, che all'occorrenza fornisce coppia alle ruote posteriori. Sia per la 2WD sia per la 4WD la potenza complessiva a disposizione è di 197 Cv, una bella ''scuderia'', a fronte di emissioni da citycar: solo 115 g/km di CO2 per la due ruote motrici, tanto quanto una Fiat 500 1.2. Nel traffico il RAV4 Hybrid si muove bene e grazie alle ripartenze in elettrico sfodera un'insospettabile agilità.


L'atmosfera è ovattata e, anche a 130 km/h, si può chiacchierare senza dover alzare la voce con i passeggeri posteriori, che hanno a disposizione tanti centimetri per gambe e testa e possono persino regolare l'inclinazione dello schienale. Insomma, si viaggia che è un piacere e con molte borse al seguito, seppure le batterie (sistemate sotto il divano) rubino qualche centimetro al vano bagagli. E se si ha fretta, basta premere il tasto ''sport'' e affondare il piede destro sino a fondo corsa per essere sorpresi dalla risposta gratificante della ''power unit''. Guidata in maniera ''vivace'', però, la hybrid perde punti quanto a comfort acustico, mostra un certo rollio in curva e i consumi salgono sino a valori poco consoni alla filosofia ''eco'' della vettura.

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Domenica 17 Gennaio 2016 - Ultimo aggiornamento: 17:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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