Noleggio auto

Noleggio a breve termine: cresce il fatturato ma ora i clienti spendono meno

di Nicola Desiderio
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ROMA - Il noleggio a breve davvero non conosce ostacoli e nei primi 6 mesi del 2016 raggiunge i 473 milioni di euro di fatturato con un aumento del 4,7% riportando anche un incremento di tutti gli indicatori tipici e, contemporaneamente, un calo dei prezzi. Secondo l’Aniasa infatti, crescono i giorni di noleggio, che sfiorano i 13,9 milioni (+8,6%) e anche il loro numero che supera per la prima volta i 2,2 milioni (+6,9%) portando la loro durata media a 6,2 giorni contro i 6,1 (+1,5%) dello stesso periodo del 2015. Allo stesso tempo, i clienti hanno speso per ogni giorno 34,1 euro contro 35,4 (-3,6%) e hanno risparmiato anche complessivamente visto che quello che nel 2015 era costato 217,2 euro nella prima metà del 2016 è stato invece venduto a 212,7 euro.
E i clienti hanno avuto anche più disponibilità di prodotto perché la flotta media ha superato 120 mila unità contro i 112 mila nello stesso periodo dello scorso anno con un incremento quantitativo del 6,9%.

Il rent-a-car si conferma dunque un business altamente virtuoso e sempre più efficiente, in grado di offrire un’offerta maggiore a tariffe più convenienti. Un trend che ormai dura da diverso tempo ed è dovuto ad una vera e propria catena di circostanze favorevoli che, in ordine di tempo, sono stati l’Expo di Milano, il Giubileo e infine le turbolenze politiche che stanno interessando l’Africa e il Medio Oriente e, di fatto, hanno deviato i flussi turistici verso i paesi che si affacciano da questa parte del Mediterraneo. A confermarlo è Alessandro Palumbo «La crescita dello short term – afferma il direttore scientifico del Centro Studi Fleet&Mobility – continua e la ragione risiede essenzialmente nella crescita del turismo, come confermato dalla crescita del traffico passeggeri negli aeroporti». Secondo la Assaeroporti, sono stati 75,3 milioni nel primo semestre 2016 con un aumento del 4,3%, progresso sostanzialmente eguagliato anche nel terzo trimestre (+4,2%). Una tendenza che è destinata a rafforzarsi e consolidarsi visto che sul Sud Italia ha messo gli occhi la Ryanair. La famosa compagnia low cost ha infatti annunciato di voler investire 1 miliardo di euro su 44 rotte verso l’Italia, rafforzando in particolare i flussi dai paesi del Nord verso le regioni meridionali italiane che oggi valgono per il vettore irlandese 7,5 milioni di passeggeri all’anno, ma che – stando alle parole del numero due, Kenny Jacobs – sono destinati a triplicare. L’aumento del traffico aeroportuale tuttavia è inferiore a quello degli indicatori tipici del settore del noleggio a breve termine e questo vuol dire che la crescita non è avvenuta solo attraverso i canali del leisure e negli aeroporti, ma anche per un aumento della clientela business e nel cosiddetto “dowtown”. E se ormai il 98% delle prenotazioni avviene, secondo Aniasa, attraverso Internet, Palumbo tra i fattori di crescita segnala anche «il ricorso sempre maggiore a canali di vendita indiretti (intermediari e broker), che consentono una vendita capillare del prodotto noleggio a costi più contenuti».

Andando a vedere i numeri relativi alle targhe, secondo l’Unrae nei primi 9 mesi sono state immatricolate 121.775 unità (+16,3%) riallineandosi praticamente al mercato totale (+17,3%) con un settembre eclatante (+78,9%) dovuto al ricambio della precedente “infornata” avvenuta all’inizio dell’anno in previsione della Pasqua anticipata. Nei primi 6 mesi invece il Nbt era indietro (109.327,+12,3%). Il centro Studi Fleet&Mobility – che invece misura le auto effettivamente inflottate dalle società di noleggio escludendo quelle immatricolate ad uso noleggio da altri attori come i concessionari che hanno piccole attività di car rental – dice che nello stesso periodo la targate del settore sono state 97.323: la più attiva è stata la Hertz (28.112, 28,9%), seguita dal duo composto da Avis (24.675, 25,4%) e Maggiore (14.287, 14,7%) che da un anno e mezzo appartengono allo stesso gruppo, poi ci sono Europcar (11.384, 11,7%) e Goldcar (8.077, 8,3%), azienda spagnola che sta rafforzando la propria presenza in Italia, e tutte le altre (10.788 unità, 11,1%). Andando a vedere i marchi e i modelli più targati a noleggio a breve termine, secondo l’Unrae a dominare è sempre la Fiat con la 500L e altri 5 modelli nei primi 7 posti. Nella top ten gli unici cambiamenti rispetto ad un anno fa sono l’uscita della Opel Corsa e l’ingresso della Volkswagen Golf al 9° posto davanti alla Peugeot 308 che scala di una posizione. Il marchio francese invece passa dal 4° al 3° posto nella classifica dei marchi e Renault passa dal 3° al 2°.

Dal quinto posto di Ford all’ottavo di Lancia, passando per Volkswagen e Citroen, non cambia nulla mentre in coda Audi scavalca Nissan. Va ricordato infine che in queste statistiche non compaiono le auto utilizzate dalle compagnie di rent-a-car acquisite dalle società di noleggio a lungo termine attraverso la formula del rent-to-rent e che gli esperti quantificano in circa 25-30mila unità. Un favore che il Nbt ricambia ancor prima fornendo al long term le cosiddette vetture pre-lease, ovvero quelle date provvisoriamente agli utilizzatori in attesa di ricevere il mezzo a loro assegnato.
 

 

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Giovedì 29 Dicembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 16:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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