La BMW R 1200 GS su asfalto

BMW R 1200 GS Adventure,
ecco il sogno dei viaggiatori

di Lorenzo Baroni
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MADRID - La rivoluzione iniziata nel 2013 all’interno della gamma BMW Motorrad, che ha visto l’introduzione del primo propulsore bicilindrico boxer con raffreddamento aria e acqua in luogo dello storico aria olio si estende nel 2014 anche ad altri modello della famiglia R. Così dopo la R 1.200 GS a beneficiare della nuova tecnologia sono anche la sorella maggiore R 1.200 GS Adventure e la più turistica R 1.200 RT. Con il nuovo motore troviamo una moto più potente più avanzata dal punto di vista tecnico ma anche più efficace nella guida su strada. La GS Adventure rappresenta da sempre l’icona motociclistica del viaggiare senza confini, legata alla storia della Dakar e dei lunghi raid africani è una moto che associa il suo nome e le sue forme alle lunghe traversate intercontinentali oltre che al piacere di viaggiare in moto coprendo enormi distanze chilometriche. Arriva presso i con cessionari all'inizio del 2014 e verrà proposta ad un prezzo di base di circa 17.450 euro.

Cosa cambia. Rispetto alla versione standard della R 1.200 GS la Adventure propone un serbatoio del carburante che passa da 20 fino a ben 30 litri, l’altezza della sella passa sale di 40mm ( 890/910 contro 850/870) 20mm in più invece l’escursione delle sospensione che diventa 210 anteriore e 220 posteriore contro i precedenti 190/200mm. Il peso in ordine di marcia, con serbatoio carburante pieno per il 90% sale da 238kg fino a 260kg (ma 9kg sono dovuti al carburante in più). Il consumo invece sale leggermente dai 4,1/5,5 ai 4,3/5,9 litri per 100km rispettivamente a 90 e 120km/h costanti. Sospensioni semiattive Dynamic ESA (Electronic Suspension Adjustment) come optional. Infine aumenta l’altezza minima da terra di 10 millimetri rispetto al modello precedente, è stata modificata la geometria modificata del braccio longitudinale per migliorare la maneggevolezza, mentre le sezioni della carenatura frontale sono state completamente ridisegnate con uno stile più deciso e ancor più ispirato alle grandi moto da raid.

Come va. La nuova BMW R 1200 GS Adventure non è solo più imponente, fascinosa e comoda, ma è anche più guidabile, perché il bicilindrico boxer si rivela meno rabbioso sulla adventure dal momento che utilizza un albero motore un po’ più pesante. Ora la risposta al gas è meno “reattiva” e questo in molte condizioni diventa un pregio in quanto, nel misto stretto dove bisogna dosare accuratamente l’apertura dell’acceleratore per mantenere la traiettoria corretta, qualsiasi manovra diventa più facile.

Da 2.000 a 5.000 giri c’è tutto quello che serve per giocare e, oltrepassato questo regime, la spinta aumenta progressivamente. Ci si può spingere fino a quota 9000 giri anche se, oltrepassati gli 8500 giri, si avverte un sensibile calo della spinta. Insomma, stesso gusto, maggiore fruibilità. L’erogazione è molto progressiva, tanto che, anche utilizzando la mappatura dynamic (quella più sportiva) si riesce sempre a sfruttare al massimo il grip garantito dal pneumatico posteriore, il tutto con un livello di vibrazioni decisamente più contenuto rispetto alla precedente versione raffreddata ad aria.

Nella guida su strada e in curva la R 1200 GS Adventure rappresenta senza dubbio un passo avanti rispetto alla versione standard, anche a livello ciclistico: ora l’avantreno trasmette più feeling nell’ultima parte della piega, la maneggevolezza è molto buona, nonostante il maggiore peso del veicolo, e la stabilità non manca. La RT 1200 RT è un po’ più goffa: alle basse velocità l’avantreno risulta un po’ pesante, caratteristica che rende la moto un po’ stressante da gestire nei tratti sconnessi, dove è consigliabile utilizzare il dynamic ESA in configurazione soft. Certo nei tratti medio-veloci sembra di essere su un binario, perché l’avantreno è letteralmente incollato al terreno. Per percepire questa gradevole sensazione però, bisogna guidare di buon passo, inserendo la moto in curva con decisione.

Come è fatta. Il nuovissimo bicilindrico Boxer da 1.200cc sviluppa una potenza di 92 kW (125 CV), disponibili a 7750 g/min e la coppia massima di 125 Nm a 6500 g/min. Rispetto al motore del modello precedente il nuovo propulsore dalla cilindrata invariata di 1170 cm³ punta su un sistema di raffreddamento aria/liquido, sostituendo però l’olio con l’acqua come liquido criogeno. La ciclistica della nuova GS Adventure è ancorata ad un telaio a doppia trave in tubi d’acciaio sviluppato completamente ex novo e il telaietto posteriore scomponibile della R 1200 GS. Grazie alla rivisitazione del Telelever anteriore e del Paralever posteriore è stato possibile aumentare notevolmente la resistenza torsionale e, conseguentemente, la stabilità e precisione di guida. rispetto al modello precedente.

Alle caratteristiche di handling ottimizzate della R 1200 GS Adventure contribuiscono anche i parametri della geometria della ciclistica ricalcolati e ottimizzati e l’escursione anteriore (210 mm) e posteriore (220 mm) allungate di 20 millimetri, nonché un’altezza da terra incrementata di 10 millimetri rispetto al modello precedente, così da migliorare nuovamente la guida off-road. Sulla nuova R 1200 GS Adventure l’albero a gomito del motore Boxer è stato equipaggiato con una massa volanica aumentata di circa 950 grammi.

Questa assicura un funzionamento del motore ancora più regolare e offre delle caratteristiche di esercizio migliori , soprattutto nella guida off-road a velocità e regimi bassi. Quattro sono invece le modalità di guida selezionabili attraverso un comando posto sul blocchetto di sterzo. Troviamo appunta la Rain, la Dynamic, la Enduro e la Enduro Pro, a queste si associano diversi tipi di risposta dell’acceleratore, un assetto diverso e anche diversi settaggi del sistema ABS.

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Martedì 25 Marzo 2014 - Ultimo aggiornamento: 29-06-2014 10:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA