Il presidente e amministratore delegato di Alcantara, Andrea Boragno

Alcantara investe 300 mln e raddoppia produzione: il “vestito” delle auto di lusso si espande

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NARNI - Un investimento complessivo di 300 milioni di euro, raddoppio della capacità produttiva, numero degli addetti in crescita da 598 a circa 800 unità, il tutto quasi esclusivamente sul territorio umbro: sono questi alcuni dei numeri del piano di espansione previsto nei prossimi cinque anni da Alcantara, marchio specializzato nella realizzazione dell'omonimo materiale, prodotto a Nera Montoro di Narni.

Ad annunciarli, il presidente e amministratore delegato, Andrea Boragno, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il ministro alla Coesione territoriale e del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, la presidente della Regione, Catiuscia Marini, e il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti. Boragno ha fornito anche altre cifre in merito ai risultati economici attesi. Alla fine del quinquennio - ha spiegato - si prevede che il fatturato di Alcantara superi i 300 milioni (a fronte di un giro d'affari che nel 2016 si attestava a 185) e che la stessa cifra venga raggiunta pure in termini di valore del marchio (rispetto ai 100 milioni stimati da Interbrand nel 2015).

«Si tratta - ha detto Boragno - di un investimento che mira a sostenere la crescita continua cominciata nel 2009 e a soddisfare così la domanda crescente del mercato, diventato ormai globale e cresciuto negli ultimi anni soprattutto in Cina e Stati Uniti. Tecnologia da un lato ed emozione dall'altro, il tutto in un contesto di sostenibilità, rappresentano - ha aggiunto - un mix altamente richiesto nella fascia alta dei gruppi nostri clienti, che operano nei settori più disparati».

Introdotto inizialmente nei settori della moda e dell'arredamento d'interni, con un occhio di riguardo al made in Italy, il marchio Alcantara si è poi diffuso in particolare nell'automotive (la quasi totalità delle case automobilistiche, tra cui anche Ferrari e Maserati, sono clienti dell'azienda), ma oggi, a detta di Boragno, sta trovando un ulteriore impulso «grazie all'information technology, un campo in forte crescita. Perché - ha spiegato - accanto al software si tende a dare sempre più importanza al design».

Non più solo sedili, volanti, portiere, dunque, vengono rivestiti in Alcantara, ma anche tv, smart-phone, computer, fino agli occhiali. Nel frattempo nello stabilimento e nel centro ricerche da 450 mila metri quadri di Nera Montoro si continua a lavorare su sostenibilità e innovazione dei materiali. L'azienda - la prima in Italia ad ottenere, nel 2009, la certificazione di Carbon Neutrality grazie alla riduzione e alla compensazione delle emissioni di anidride carbonica - sta studiando la creazione di polimeri di origine bio, provenienti dagli scarti della produzione alimentare. «Abbiamo già fatto le prime prove per arrivare al prodotto finito, almeno parzialmente» ha concluso Boragno, che ha anche sottolineato il «forte radicamento dell'azienda sul territorio, dimostrato dal fatto che quello di Nera Montoro rimane l'unico stabilimento, sul quale continueremo ad investire».
 

 

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Giovedì 16 Marzo 2017 - Ultimo aggiornamento: 23:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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