La sede Opel a Russelsheim in Germania

Analisti finanziari: vendita Opel a Psa positiva, più vicina fusione tra Fca e General Motors

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MILANO - La possibile acquisizione di Opel da parte di Psa riaccende il faro sul possibile risiko del comparto auto, che coinvolgerebbe direttamente Fca. All’indomani della conferma di Peugeot dei colloqui in corso con Gm sulla controllata Opel, Fca brilla ancora a Piazza Affari con un rialzo dell’1,84% a 11,01 euro, con gli analisti che sottolineano anche quanto il titolo sia ancora sottovalutato rispetto ai competitors. Dopo i rumours circolati in mattinata, ieri pomeriggio Psa ha ufficializzato che con Gm sta esplorando opzioni per espandere la collaborazione esistente (già operativa su purchasing e piattaforme comuni) inclusa l’acquisizione di Opel (divisione europea di Gm), pur sottolineando che non esiste certezza che ciò accada. Nel caso in cui l’acquisizione si concretizzasse, scrive Equita, sarebbe un catalyst positivo che riaccenderebbe l’appeal speculativo in quanto sancirebbe l’avvio del risiko in un settore che sembrava congelato.

In più, proseguono gli analisti, «Gm si libererebbe di un business in perdita, rimuovendo il problema di duplicazioni nell’ipotesi di fusione con Fca». Gli analisti valutano invece modesto il «potenziale impatto a livello di mercato europeo per il venir meno di un concorrente». Anche gli analisti di Banca Akros sottolineano che, seppure «la mossa di Peugeot su Opel non significa che Gm sia automaticamente pronta a comprare Fca, potrebbe creare condizioni migliori per un legame: riteniamo - scrive Banca Akros - che una combinazione Fca-Gm sarebbe più facile senza Opel/Vauxhall visto che il nuovo gruppo avrebbe sovrapposizioni di rilievo solo nell’area Nafta e in America Latina, mentre in Emea e Apac non ci sarebbero sovrapposizioni. Fca-Gm avrebbe circa il 31% del mercato Usa e il 36% di quello brasiliano».

Per Banca Akros la notizia è positiva per Fca che tratta a circa 4,8 volte il rapporto prezzo/utili 2017, contro il 6,7 di Gm e Ford con uno sconto del 20%. Inoltre, il rendimento del free cash flow di Fca è pari a crica il 10,7% se consideriamo la media delle stime di consensus 2017/18, un valore simile al 10,2% di Gm. Ma se si considera il Free cash flow medio implicito nella guidance di Fca, si ottiene un Fcs yield che arriva circa al 28%. Anche per gli esperti di Icbpi ritengono che la notizia sia «positiva per il settore auto europeo e in particolare per il titolo Fca, in quanto una possibile fusione tra Psa e Opel potrebbe dare il via ad un risiko nel comparto auto del Vecchio Continente che molto probabilmente vedrebbe tra i suoi protagonisti proprio Fca». Infatti Gm, scrivono gli analisti stamattina in un report, «probabilmente intende sbarazzarsi di Opel a causa delle pesanti perdite cumulate dalla casa tedesca, che negli ultimi 24 anni ha sempre chiuso in rosso operativo».

In caso di fusione tra Opel e Psa, Gm verrebbe a detenere una quota di minoranza del nuovo gruppo, mentre in caso di vendita Gm uscirebbe totalmente dal mercato europeo. In entrambi i casi è molto probabile che Fca acceleri il processo di consolidamento del settore, che Marchionne ha più volte indicato come necessario per un mercato europeo che continua ad essere caratterizzato da un eccesso di capacità produttiva. «Confermiamo la nostra view positiva sul titolo - scrivono gli esperti - che indipendentemente dalle speculazioni su possibili operazioni di M&A continua a quotare a forte sconto rispetto ai competitors sulla base del rapporto prezzo/utili stimato per il 2017 (5,3 volte contro 7,9)».
 

 

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Mercoledì 15 Febbraio 2017 - Ultimo aggiornamento: 16-02-2017 18:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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