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LONDRA - Aston Martin, e in particolare il fondo di private equity italiano Investindustrial - che fa capo alla famiglia Bonomi - e un gruppo di investitori kuwaitiani, che assieme controllano oltre il 90% dell’azienda hanno incaricato la banca d’affari Lazard di esaminare alcune opzioni sul futuro del costruttore di auto sportive. Ne riferisce sul suo sito Reuters, specificando che Aston Martin starebbe esaminando la quotazione in borsa o la vendita dell’intero asset, per un importo che viene stimato fra 2 e 3 miliardi di sterline (2,3-3,4 miliardi di euro), ma su queste opzioni non è stata presa alcuna decisione e gli investitori “potrebbero anche decidere di mantenere il controllo” dell’azienda. Se si dovesse optare per un’offerta pubblica iniziale (IPO) nel terzo o quarto trimestre del 2018, Aston Martin si unirebbe nel mondo borsistico a Ferrari che ha fatto il suo debutto a Wall Street nel 2015.
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