Rupert Stadler, CEO di Audi, blinda non solo Lamborghini, ma anche Ducati e Italdesign, a proposito della quale anticipa nuove possibili collaborazioni.

Audi, il Ceo Stadler: «Non venderemo nè Lamborghini nè Ducati»

di Mattia Eccheli
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INGOLSTADT - “Non abbiamo niente sulla lista della spesa in Italia: né per l'acquisto né per la vendita”. Parola di Rupert Stadler, CEO di Audi, che blinda non solo Lamborghini, ma anche Ducati e Italdesign, a proposito della quale anticipa nuove possibili collaborazioni. “Oltre agli incarichi interni al gruppo – dice – i servizi di Italdesign sono a disposizione di altre società. Dove? Praticamente ovunque: in Asia, in Europa ma c'è interesse anche da parte del Nord America. Esistono buone prospettive per nuove commesse”.

Nessun ridimensionamento?
“Italdesign è di fronte ad una fase di potenziamento per il futuro. È stata anche partner nello sviluppo di Q2 ed i colleghi ne hanno apprezzato le capacità e la professionalità”.

I rapporti tra Audi e l'Italia sono sempre ottimi, insomma.
“Per noi l'Italia è una questione di cuore. Mi pare che gli anni della crisi siano ormai alle spalle e il mercato abbia recuperato bene, anche se siamo ancora un terzo sotto i livelli del 2007. Il trend di crescita dei suv è chiaro e con Q2 per noi si aprono eccellenti prospettive. Oltre ad A3 G-Tron, arricchiremo anche la nostra gamma a benzina e metano con A4 G-Tron: un chiaro messaggio sul fronte della mobilità sostenibile”.

Come mai un manager del motorsport alla guida di un marchio?
“Ho conosciuto Stefano Domenicali in Formula 1 e il suo desiderio è sempre stato quello di fare esperienza anche oltre il motorsport. L'abbiamo chiamato in Audi dicendogli che per uno come lui si sarebbero aperte delle possibilità. A Ingolstadt si è perfettamente integrato”.

Con SQ7 portate sul mercato un diesel da 435 cavalli, non è troppo potente?
“Quella che offriamo su SQ7 è il non plus ultra della tecnologia attuale: prestazioni notevoli abbinate a consumi ragionevoli e ad una generosa autonomia. Sono certo che avremo clienti entusiasti. Vogliamo anche dire che continuiamo a credere nel diesel”.

E l'elettrico?
“Sono stati compiuti passi in avanti. Adesso il raggio d'azione è tra i centocinquanta ed i duecento chilometri, ma nel 2018 noi porteremo sul mercato un modello con cinquecento chilometri di autonomia. E allora la domanda sarà: vogliamo ancora più autonomia o vogliamo prezzi più bassi”.

Le batterie arriveranno sempre dall'Asia?
“Potrebbero venire prodotte anche in Europa, forse da una società asiatica: ci sono già segnali in questo senso”.

Ma la tecnologia apparterebbe sempre a qualcun altro.
“Sarebbe condivisa, perché noi vogliamo essere certi che rispettino i nostri standard e abbiano le caratteristiche delle quali abbiamo bisogno”.

Come vi siete accordati con FCA sulle sigle Q2 e Q4?
“Ne abbiamo discusso e abbiamo trovato un accordo: Q2 mi piaceva più di Q1, rispetto al quale è più frizzante e va bene così visto che il modello è un suv giovanile”.

Q2 è ormai pronto per il debutto: quando arriverà Q4?
“Non abbiamo ancora deciso. Ma possiamo aspettare...”.
 

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Venerdì 4 Marzo 2016 - Ultimo aggiornamento: 09-03-2016 03:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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