Bon King, il presidente del potente sindacato americano Uaw che controlla il fondo Veba

Il sindacati italiani volano a Detroit:
«Diremo a Uaw di non ostacolare Fiat»

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ROMA - «Al sindacato Uaw parleremo del rischio che l'alleanza Fiat-Chrysler possa venire compromessa con un chiaro impatto sulle scelte messe in cantiere per i modelli previsti in Italia, ma anche in America».

Così Ferdinando Uliano, segretario nazionale di Fim-Cisl e responsabile del settore auto e moto, che farà parte della delegazione Fim-Cisl che la prossima settimana, da 21 al 25 ottobre, si recherà a Detroit per incontrare il sindacato americano, incluso il suo presidente Bob King, e visitare alcuni stabilimenti di Fiat Chrysler. In questa occasione «cercheremo anche di capire meglio come sta andando la questione della trattativa con Veba su Chrysler, che sta assumendo contorni che ci preoccupano. È necessario un accordo tra Fiat e il fondo Veba», afferma Uliano, che aggiunge: «comprendiamo i problemi esistenti, ma attenzione al fattore occupazione. È vero che Chrysler sostiene attualmente i conti del gruppo Fiat, ma Chrysler è stata risanata anche grazie all'intelligenza e alla tecnologia italiana».

Il fondo Veba (gestito da Uaw) detiene il 41,5% di Chrysler e Fiat il 58,5% della casa americana. Il Lingotto punta al 100% di Chrysler, ma è in disaccordo sul prezzo con Veba, che ha avviato a settembre la procedura per quotare in Borsa Chrysler. Questa iniziativa, indica Uliano, «può servire solo per avere un valore di quotazione minimo e massimo da utilizzare per raggiungere un accordo, ma l'obiettivo deve essere la fusione, una importante opportunità considerando la grande concorrenza globale. Auspichiamo così al più presto un'intesa che consentirebbe di procedere con maggiore celerità all'integrazione e allo sviluppo degli stabilimenti sia in Italia sia negli Usa».

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Giovedì 17 Ottobre 2013 - Ultimo aggiornamento: 21-10-2013 07:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA