Lo stabilimento torinese di Mirafiori presto verrà rilanciato

Il Suv Maserati nascerà a Mirafiori
in Piemonte polo delle auto di lusso

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ROMA - «Dopo Grugliasco con le Maserati Quattroporte e Ghibli, che occupa ormai più dei 1.100 dipendenti della ex Bertone e lavora su due turni tocca a Mirafiori, completando così la strategia industriale della Fiat di puntare sui brand di alta gamma e del lusso per dare piena occupazione e alti margini di guadagno». Lo dichiara il segretario della Fim-Cisl Torino e Canavese, Claudio Chiarle.

«È un passo fondamentale - sottolinea - per i lavoratori di Mirafiori e dell'indotto Fiat torinese, dopo anni di cassa integrazione, di sacrifici e di sofferenze economiche che hanno impedito di costruire un futuro a tante famiglie torinesi, oggi, si intravvede di nuovo una prospettiva concreta. La nostra tenacia e coerenza è stata premiata, sebbene sia stata esposta a molte critiche, dentro e fuori la fabbrica». È stata inoltre riconfermata dalla Fiat, su domanda specifica della Fismic, «la volontà di creare a Torino un comprensorio unico che produrrà automobili di lusso tra lo stabilimento di Grugliasco e quello di Mirafiori». Ad affermarlo in una nota è il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, commentando l'incontro di questa mattina con l'ad della Fiat, Sergio Marchionne e i sindacati firmatari.

«Gli accordi che reggono la contrattualistica in Fiat, sottoscritti dalla maggioranza dei sindacati e approvati dalla maggioranza dei lavoratori -sottolinea Di Maulo-, sono considerati dalle parti il presidio che garantisce la permanenza industriale e occupazionale della Fiat in Italia». L'aver ribadito questo con forza, prosegue il sindacalista, «ha permesso anche di sbloccare gli investimenti per lo stabilimento di Mirafiori che inizieranno da subito per produrre, nella seconda metà del 2014, un suv Maserati, a cui seguirà un'altra vettura. Inoltre è ovvio che tale impegno sulla contrattualistica Fiat ha anche permesso all'azienda di riconfermare in toto gli investimenti previsti in Italia, compreso quello futuro per Cassino». L'azienda nei prossimi giorni, aggiunge, «aprirà la procedura di richiesta di proroga della cassa integrazione per Mirafiori».

Per quanto riguarda la concessione delle Rsa alla Fiom, sottolinea il leader Fismic, «è stato ribadito dalle parti che si tratta di un atto esclusivamente formale e di rispetto della sentenza della Corte Costituzionale. Alla Fiom pertanto andranno solo i diritti minimi previsti dal titolo 3° dello Statuto dei lavoratori. La Fiom non potrà esercitare alcun ruolo negoziale negli stabilimenti, a meno che aderisca al sistema contrattuale Fiat». La Fismic, conclude Di Maulo, «considera molto positivo l'incontro di oggi e lo ritiene un buon segnale per l'intero Paese perchè dimostra che se ci sono un sistema contrattuale chiaro e assunzioni precise di responsabilità da parte delle organizzazioni sindacali, è possibile pensare di uscire dal declino industriale e creare ancora occupazione in Italia».

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Mercoledì 4 Settembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 24-09-2013 21:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA