La Ferrari Portofino, l'ultimo gioiello del Cavallino Rampante

Ferrari, crescono le consegne (3,4%, 2.046 unità) nel 3° trimestre. Ordini boom per 812 Superfast e Portofino

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TORINO - Nel terzo trimestre del 2017 le vetture Ferrari consegnate hanno raggiunto le 2.046 unità, con un incremento di 68 unità o del 3,4% rispetto all’anno precedente. Guardando ai nove mesi gennaio-settembre 2017, le consegne sono state di 6.381 unità (+5%), i ricavi netti pari a 2,577 miliardi di euro (+14%), l’ebitda di 778 milioni (+25%) e l’ebitda adjusted di 778 milioni (+23%), con l’ebit pari a 581 milioni (+32% e +29% quello adjusted). L’utile netto dei nove mesi ammonta a 401 milioni (+39% e +35% se considerato adjusted).
 

 

Il risultato delle consegne del terzo trimestre, si spiega in una nota del Cavallino Rampante, è stato trainato da un aumento del 27% delle vendite dei modelli a 12 cilindri (V12), mentre quelle dei modelli a 8 cilindri (V8) hanno registrato un calo di poche unità, principalmente a causa dell’uscita dal mercato della California T. La forte performance dei modelli V12 è stata guidata dalla GTC4Lusso e da LaFerrari Aperta, andamento in parte compensato dalla F12berlinetta in fase di uscita dal mercato e dalla F12tdf, che sta concludendo il suo ciclo di produzione limitato.

La 812 Superfast è appena stata introdotta nella regione Emea e ha già una lunga lista d’attesa che va oltre il 2018. Le performance dei modelli V8, che hanno risentito degli effetti dell’uscita dal mercato della California T, sono state quasi del tutto compensate da quelle della famiglia 488 e della GTC4Lusso T. Le consegne della Ferrari Portofino, presentata di recente, inizieranno nel 2018. Guardando alla varie aree, all’interno della regione Emea, che ha registrato un’espansione del 5,1%, la Francia e l’Italia hanno messo a segno una crescita a due cifre, mentre il Regno Unito ha registrato un incremento nella fascia media dei valori a una cifra e la performance della Germania è stata in linea con quella dell’anno precedente. Le Americhe sono cresciute del 5% e il Resto della regione Asia Pacifico (Apac) del 7,1%. Cina, Hong Kong e Taiwan, su base aggregata, hanno subito un calo del 15,6% a causa del rallentamento registrato a Hong Kong, dove il nuovo distributore è divenuto pienamente operativo nel terzo trimestre 2017.

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Venerdì 3 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 21:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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