Sergio Marchionne ha parlato agli azionisti che partecipano alla prima assemblea della società dopo la separazione da Fca

Ferrari, Marchionne: «Esclusività da preservare, valuteremo il graduale aumento dei volumi»

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AMSTERDAM - «Se le condizioni del mercato fossero adeguate valuteremo l'aumento dei volumi di produzione in modo graduale nei prossimi anni», dice il presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, agli azionisti che partecipano alla prima assemblea della società dopo la separazione da Fca. Parola apprezzate dal mercato e il titolo a Piazza Affari sale del 3,2% a 38,7 euro. Nel board resta Amedeo Felisa, rieletto con il 99,1% dei voti, che mantiene la carica di amministratore delegato. «Io e Amedeo - spiega Marchionne - ci conosciamo da anni, non è vecchio ma neppure più giovane. Ha il diritto di fare quello che vuole.

Quello che è certo è che non perderemo mai il suo appoggio tecnico e resterà in consiglio anche in futuro. La sua esperienza è preziosa per i giovani, è una eminenza grigia della tecnologia». Marchionne conferma che l'obiettivo è «mantenere l'esclusività del brand Ferrari e rispettare quanto diceva Enzo Ferrari ”produrre un'auto in meno di quella che il mercato chiede”. Tuttavia - aggiunge - crediamo che la domanda di Ferrari sia robusta e crescente e coglieremo le opportunità offerte dal mercato.

Saremmo in grado di produrre 14.000 Ferrari, ma si deve aumentare la redditività in modo ponderato, Non vogliamo mettere a rischio l'esclusività». Accanto a Marchionne, resta in consiglio Piero Ferrari ed entrano John Elkann, Lapo Elkann, Patrizia Grieco (94,7%), Delphine Arnault e Adam Keswick. «Non se ne parla di spostare la produzione da Maranello», assicura Marchionne che conferma i target 2016: ricavi netti superiori a 2,9 miliardi di euro, 7.900 consegne incluse le supercar, indebitamento netto inferiore a 1,95 miliardi.
 

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Sabato 16 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 18:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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