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Fiat, Panda ora è Pandina e scatena una rivoluzione. La vettura più amata dagli italiani darà vita ad una famiglia di modelli
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ROMA - L'incontro della Fiom con Fiat «è andato male», riferisce il leader dei metalmeccanici Cgil, Maurizio Landini. «Fiat non intende applicare la sentenza della Corte costituzionale» sul diritto alla rappresentanza in fabbrica, spiega. «È un'offesa alla nostra Costituzione».
L'incontro Fiom-Fiat. Il Lingotto, denuncia Landini, per ristabilire relazioni sindacali con la Fiom «ha posto come condizione che la Fiom riconosca l'accordo firmato dagli altri sindacati: il paradosso è che Fiom dovrebbe accettare lo stesso accordo che l'ha estromessa, mentre la Corte costituzionale ha detto cose ben diverse». Dopo quasi tre ore di confronto con la delegazione Fiat, guidata dal responsabile per le relazioni industriali, secondo Landini la posizione dell'azienda è «che chi è stato discriminato dovrebbe accettare quello stesso accordo con cui è stato discriminato, anche se c'è una sentenza della Corte costituzionale che lo ha giudicato discriminatorio». Questo il tema dell'incontro di oggi, mentre - aggiunge Landini rispondendo alle domande dei giornalisti - «nulla Fiat ha detto del nodo degli investimenti».
La replica della Fiat. «Il segretario della Fiom, Maurizio Landini strumentalizza a suo piacimento quanto è stato detto nel corso dell'incontro tra l'azienda e la sua organizzazione sindacale», dice un portavoce del Lingotto. Fiat «ha chiaramente detto che rispetterà la sentenza della Corte Costituzionale».
Camusso. «Marchionne è uno dei peggiori ambasciatori che il nostro Paese possa avere», ha detto in serata Susanna Camusso. «Non può essere concesso alla Fiat - ha aggiunto il segretario generale della Cgil intervenendo alla festa del Pd a Suzzara (Mantova) - che si faccia le regole di democrazia che non valgono per tutto il resto del mondo. La Fiat deve dire cosa intende fare in tutti gli stabilimenti invece di fare annunci per uno stabilimento e lasciare nell'incertezza tutti gli altri».
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