L'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne

Fiat: «Subito investimenti su Mirafiori»
sarà richiesta la proroga per la Cigs

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ROMA - Il nuovo accordo raggiunto con i sindacati consente di dare «inizio immediatamente al piano di investimenti necessario ad assicurare il futuro produttivo ed occupazionale dello stabilimento di Mirafiori». Lo ha annunciato l'ad della Fiat, Sergio Marchionne. Marchionne, che ha incontrato i rappresentanti sindacali, ha sottolineato come il contratto sia stato uno strumento determinante per il rilancio qualitativo e produttivo degli stabilimenti Fiat in Italia. Anche grazie ad una piena applicazione delle regole innovative dell'accordo è stato possibile portare gli stabilimenti italiani, come Pomigliano d'Arco, Grugliasco, Melfi e Sevel ad un livello di eccellenza nel panorama automobilistico internazionale.

Gli investimenti (che si aggireranno attorno al miliardo di euro) sono necessari ad assicurare il futuro produttivo ed occupazionale dello stabilimento di Mirafiori e a questo fine sarà richiesta la proroga dell'attuale Cassa integrazione straordinaria. Nello stabilimento torinese si produrrà un Suv col marchio Maserati. Le organizzazioni sindacali hanno confermato il loro impegno nella difesa e nel rafforzamento dello strumento contrattuale, riconoscendo che esso rappresenta una condizione imprescindibile per l'impegno industriale della Fiat in Italia. All'incontro ha partecipato anche il responsabile Emea Fiat-Chrysler Alfredo Altavilla.

Secondo il segretario generale Fim-Cisl Giuseppe Farina l’investimento su Mirafiori sarà di oltre un miliardo. Nello stabilimento torinese, ha spiegato il leader della Uilm, Rocco Palombella, proseguirà la cassa integrazione per la riorganizzazione delle linee produttive che dovranno essere messe a punto per la produzione del suv della Maserati. Gli aspetti tecnici della cig non sono però stati definiti in questa sede, ha aggiunto Palombella il quale ha anche sottolineato come Fiat nell'incontro abbia confermato gli investimenti previsti per gli altri stabilimenti italiani del gruppo.

«Dopo Mirafiori - ha detto Palombella - si proseguirà con gli altri». Farina aggiunge che si tratta di «una buona notizia per i lavoratori della Fiat e per l'industria italiana, si chiude definitivamente in questo modo il cerchio del piano d'investimenti di Fiat in Italia e si ridà futuro e speranza ai tanti lavoratori del gruppo e all'industria dell'auto del nostro Paese. Questo - sottolinea - non sarebbe stato possibile senza gli accordi sindacali, il coraggio dei sindacati che hanno accettato la sfida del lavoro in Fiat e il consenso dei lavoratori sugli accordi. La Fiom Cgil con i tribunali riporta i delegati Fiom negli stabilimenti, la Fim Cisl insieme agli altri sindacati, con i buoni accordi sindacali porta investimenti e lavoro. La Fiat ha fatto scelte sagge e positive ci auguriamo che la Fiom Cgil sappia fare altrettanto, e compia un analogo atto di saggezza e responsabilità riconoscendo e partecipando alla gestione degli accordi». Per Palombella «è stato un incontro chiarificatore ed utile per la prospettiva dei rapporti tra Fiat e i sindacati firmatari» con «l'azienda che ha confermato piano industriale, investimenti e rilancio dei siti sul territorio nazionale a partire da Mirafiori».

«Riteniamo che, nonostante le difficoltà del settore della produzione automobilistica in Europa ed in Italia - aggiunge il leader della Uilm - il gruppo in questione non solo ha garantito l'impegno industriale all'interno dei confini nazionali, ma ha pure indicato la necessità di accettare la sfida della competizione internazionale partendo dalla produzione italiana. È il segno che il livello delle relazioni industriali tra noi e la Fiat è ben saldo nonostante le novità sopraggiunte in tema di rappresentanza sindacale. Siamo convinti che con il gruppo automobilistico, guidato da Sergio Marchionne e John Elkann, come siamo riusciti a stipulare decisive intese per la permanenza produttiva di Fiat in Italia, e conseguenti rinnovi contrattuali per l'intero gruppo, nello stesso modo - conclude - riusciremo a trovare una soluzione coerente con l'antecedente sistema di rapporti in tema di rappresentanza».

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Mercoledì 4 Settembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 09-09-2013 20:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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