Gerhard Dambach ad del Gruppo Bosch in Italia illustra i risultati del gruppo

Gruppo Bosch, in Italia cresce del 7% anche nel 2015: fatturato in salita a 445 ml di euro

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MILANO - Anche se la situazione complessiva nel nostro Paese e la stagnazione o il rallentamento di alcuni mercati di riferimento non hanno facilitato il raggiungimento di nuovi record, il Gruppo Bosch ha chiuso in crescita il 2015 in Italia con un fatturato pari a 2,2 miliardi di euro. La completa acquisizione delle due joint-venture paritetiche BSH Hausgeraete GmbH (settore elettrodomestici) e Robert Bosch Automotive Steering GmbH (automotive) ha portato un incremento del fatturato pari a 445 milioni di euro, corrispondente al 25%. Al netto di questo consolidamento, Bosch ha registrato in Italia una variazione percentuale positiva di circa il 7% rispetto al 2014.

''Nonostante il contesto economico e la situazione complessa dei mercati di riferimento - ha dichiarato Gerhard Dambach amministratore delegato del Gruppo Bosch in Italia durante una conferenza nella sede milanese - siamo soddisfatti dell'andamento del business e dei risultati raggiunti. Per il 2016 ci aspettiamo un andamento positivo dell'economia italiana - ha sottolineato Dambach - anche se lo sviluppo economico risulta ancora moderato. Nel primo trimestre di quest'anno stiamo confermando i livelli di fatturato con una performance particolarmente positiva per la divisione Elettrodomestici e Termotecnica''. L'Italia, con oltre 5.800 collaboratori, 19 società e 4 centri di ricerca, costituisce per il Gruppo Bosch uno dei mercati più importanti a livello mondiale. Globalmente l'azienda leader di tecnologie e servizi ha chiuso il 2015 con un risultato record (70,6 miliardi di euro di fatturato) e prevede anche per il 2016 un incremento di fatturato a livello globale, al netto degli effetti valutari - come aveva detto nello scorso aprile Volkmar Denner, CEO di Bosch durante la conferenza di bilancio a Stoccarda - compreso tra il 3 e il 5%. ''Intendiamo crescere puntando non solo su prodotti innovativi - aveva sottolineato Denner - ma anche su servizi innovativi''.

In Italia il risultato positivo del 2015 è stato determinato soprattutto dall'andamento del settore Mobility Solutions, che raggruppa il business legato a componenti e tecnologie forniti alle Case automobilistiche e motociclistiche, il business relativo a ricambi e attrezzature per officine, nonché i servizi legati alla mobilità del settore automotive. Nel 2015 il Gruppo - che ha costituito la business unit Two-Wheeler and Powersports con sede a Yokohama in Giappone - ha creato una divisione anche in Italia con l'obiettivo di soddisfare le specifiche richieste delle Case motociclistiche come Ducati e il Gruppo Piaggio. Da segnalare anche il nuovo servizio Usato Smile, lanciato dalla divisione Automotive Aftermarket. Si tratta di un certificato di qualità, redatto dai professionisti della rete Bosch Car Service, che attesta le reali condizione dell'auto al momento della compravendita.
 

 

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Lunedì 6 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 14:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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