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Sciopero, in mattinata, nella fabbrica di Modena della Maserati (marchio della Fiat Chrysler Automobiles) che produce anche l'Alfa 4C.
L'agitazione è stata indetta con modalità diverse da Fiom-Cgil (4 ore) e Fim-Cisl, Uilm-Uil e Fismic (2 ore) per rispondere alla decisione della casa del Tridente di escludere i lavoratori dello stabilimento emiliano dal premio di 300 euro riconosciuto, invece, ai dipendenti dello stabilimento torinese di Grugliasco.
L'adesione, si legge in una nota della Fiom modenese, «è stata alta: circa l'80% degli addetti in produzione si è astenuto dal lavoro tanto che sono stati spostati operai dalle linee dell'Alfa 4C su quelle dei modelli Maserati per garantire almeno una produzione minima giornaliera a marchio Maserati».
A giudizio dei sindacati il buon andamento delle vendite e degli utili dichiarati dalla stessa Maserati dovrebbe produrre un analogo premio per tutti i dipendenti del marchio altrimenti i dipendenti di Modena "sarebbero lavoratori di serie B".
Nessun commento dalla FCA. Ma è noto che nelle scorse settimane, durante le trattive per il rinnovo del contratto Fiat che è diverso da quello di Federmeccanica-Confindustria, il Lingotto ha prefigurato aumenti salariali legati all'aumento della produttività registrata in ogni stabilimento. Aumento che a Grugliasco - dove da settembre sono stati trasferiti altri 500 lavoratori che erano in cassaintegrazione - nel 2014 è stato molto alto. Dalla fabbrica pientone sono uscite più di 36.000 Ghibli e Maserati, un terzo delle quali sono state vendute negli Stati Uniti.
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