L'intesa è stata salutata con favore da Carlos Ghosn, numero uno di Renault Nissan

Renault-Nissan, trovata l'intesa con il governo francese per "stabilizzare" l'Alleanza

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PARIGI -  Nissan ed il Governo francese hanno trovato un accordo "di stabilizzazione" che inquadra l'influenza dello Stato francese in seno alla Renault, di cui Nissan è partner. Così recita una nota di Renault, che indica che l'accordo, raggiunto dopo otto mesi di crisi tra i due maggiori azionisti della casa della Losanga, mantiene i diritti di voto doppio dello Stato francese, uno dei pomi della discordia tra le due parti, ma fissa anche limitazioni in alcuni casi. "I colloqui tra i due azIonisti di lungo termine di Renault, lo Stato francese e Nissan, hanno permesso di raggiungere un accordo solido che mantiene l'Alleanza (Renault-Nissan) e favorisce il suo sviluppo", aggiunge la nota.


I diritti di voto dello Stato francese, e quindi la sua influenza sul costruttore, saranno limitati dall'insieme delle decisioni che competono all'assemblea generale ordinaria ad eccezione delle decisioni relative alla distribuzione del dividendo (di Renault allo Stato), alla nomina e alla revoca degli amministratori che rappresentano lo Stato e alla cessione di oltre il 50% degli attivi di Renault.

"La limitazione dei diritti di voto cessa in situazioni straordinarie come la modifica o la disdetta del Rama (l'accordo su cui si basa l'Alleanza Renault Nissan), il recupero da parte di Nissan dei suoi diritti di voto all'interno di Renault, l'annuncio di un'offerta pubblica su Renault, il superamento della soglia del 15% del capitale o dei diritti di voto da parte di un terzo azionista, incluso Nissan", osserva il comunicato.

L'accordo si fonda su tre punti. In primo luogo il mantenimento del principio dei diritti di voto doppi in seno alla Renault, effettivo a partire dal primo aprile 2016, e un contratto tra lo Stato e Renault che ha come oggetto la limitazione del diritto di voto dello Stato al 17,9%, che può salire fino al 20% in caso di un quorum insolitamente alto. L'intesa include infine "la non attivazione dei diritti di voto di Nissan in Renault" e "un contratto tra Renault e Nissan che ha come oggetto la non interferenza di Renault nella governance di Nissan, mantenendo una pratica in vigore da 16 anni".

L'intesa tra Nissan e il Governo francese fa seguito a un contrasto durato mesi tra le due parti a seguito della cruciale questione dei diritti di voto doppi di cui potrà usufruire dalla primavera 2016 lo Stato francese, che dopo aver aumentato la sua partecipazione (lo scorso aprile) al 19,7% detiene di fatto una minoranza di blocco nella casa della Losanga rispetto al 15% in mano a Nissan (senza diritti di voto). L'intesa è stata salutata con favore dal numero uno dell'Alleanza Renault Nissan, Carlos Ghosn, che l'ha definita "una ferma volontà di mettere dietro di noi" le tensioni che durano da mesi tra i due partner. Nel corso di una teleconferenza Ghosn ha indicato che "l'Alleanza uscirà più forte dal dibattito e più sana".

Hiroto Saikawa, responsabile della competitività per Nissan, ha affermato che, in caso di interferenza di Renault nei suoi affari in violazione dell'accordo, "Nissan avrà il diritto di aumentare la propria quota in Renault" (attualmente al 15%, mentre Renault detiene il 43,4% della casa giapponese ndr). Se Nissan "supererà il 25%, Renault non avrà più diritti di voto per Nissan e quindi questo sarebbe un effetto dissuasivo", ha concluso Saikawa.

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Sabato 2 Gennaio 2016 - Ultimo aggiornamento: 04-01-2016 18:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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