De Meo (Acea): «Cinesi avanti di una generazione sull'elettrico. Vantaggio europeo venuto meno, cambiamento mai visto in 100 anni»
Da Stellantis a Renault, ma anche VW e Ford oltre ai coreani: ora tutti scommettono forte sui furgoni elettrici
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PECHINO - Il Gruppo Renault e la cinese Brilliance China Automotive Holdings hanno annunciato la creazione di una nuova joint venture che si occuperà di fabbricare e commercializzare in quel mercato veicoli commerciali leggeri - sotto i marchi Jinbei, Renault e Huasong - con l'obiettivo di arrivare nel 2022 a 150mila vendite all'anno, di cui una quota significativa con propulsione elettrica. La nuova JV, denominata Renault-Brilliance-Jinbei Automotive Co, opererà nel distretto di Dadong nello Shenyang e introdurrà sul mercato tre categorie di veicoli commerciali: minibus, furgoni medi e furgoni pesanti.
Ciò permetterà di recitare un ruolo primario in un mercato, quello dei commerciali, che in Cina sta rapidamente raggiungendo i 3 milioni di immatricolazioni all'anno e che richiede sempre più modelli con caratteristiche di sicurezza, rispetto ambientale e confort di livello europeo. «Il Gruppo Renault da quattro anni sta investendo e si sta espandendo in Cina con joint venture focalizzate su auto, veicoli commerciali e veicoli elettrici - ha detto Carlos Ghosn, presidente e CEO del Gruppo Renault - L'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi ci consente di accedere a una vasta gamma di tecnologie, con oltre 50 miliardi di euro di investimenti in ricerca e sviluppo nei prossimi sei anni, una parte delle quali consentirà a Renault-Brilliance-Jinbei Automotive Company di sviluppare prodotti su misura per mercato cinese». A capo della nuova JV è stato chiamato Thierry Aubry, manager che vanta una grande esperienza sia nell'ambito della produzione, che della distribuzione e della vendita in Francia e in Cina.
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