La Jeep Renegade in versione Trailhawk

Renegade boom, nella fabbrica di Melfi
3.000 operai al lavoro anche di sabato

di Diodato Pirone
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MELFI - Nel giorno di Santa Lucia, sabato 13 dicembre, per la prima volta da anni in una grande fabbrica d’auto Fiat si torna a lavorare, appunto, di sabato.

Accadrà a Melfi in Basilicata dove, per rispondere all’ondata di ordini sia per la neonata Jeep Renegade che, a sorpresa, per la Fiat Punto, circa 3.000 operai sono stati convocati per il 13 dicembre (e forse anche per sabato 20, questo dettaglio non è ancora chiaro) per lavorare nei primi due turni.
Questo significa che Fiat ha programmato la produzione di circa 700 Renegade in più rispetto alle circa 5.000 preventivate per questa settimana.

All'ottima domanda di Renegade contribuiscono anche le ottime condizioni di vendita per i dipendenti Fiat ai quali sono riservate rate mensili particolarmente basse.

L’improvvisa richiesta del sabato lavorativo conferma la svolta dello stabilimento lucano che da martedì ha elevato la produzione della Renegade a oltre mille vetture al giorno (cui si uniscono alcune decina di Fiat 500X della preserie) con una drastica riduzione della cassa integrazione che ormai coinvolge solo il 10% circa dei 5.941 dipendenti. Al boom della Renegade si è aggiunto a sorpresa l’ottimo andamento del modello che da sempre viene prodotto in Lucania, la Punto, che grazie ad una riduzione del prezzo delle versioni a metano e gpl sta conoscendo una nuova giovinezza e viene prodotta in ben 500 esemplari al giorno.

Da questa settimana, insomma, Melfi sembra essere tornata ai tempi pre-crisi raggiungendo una produzione di 1.500/1.600 vetture al giorno che ne fanno di gran lunga la punta di diamante della produzione italiana di Fiat Chrysler. Un semplice confronto numerico dà la dimensione del “caso Melfi”: a Pomigliano si producono circa 800 Panda al giorno che, inoltre, hanno un valore inferiore alla metà rispetto alle Renegade. A Grugliasco, vicino Torino, altro stabilimento che va molto bene, si producono 150 Maserati al giorno.

Secondo fonti sindacali la richiesta di straordinario per 3.000 operai di Melfi per sabato 13 dicembre si tradurrà in un aumento salariale lordo di circa 100 euro. Il che significa che nelle buste paga di gennaio i lavoratori lucani di Fiat si vedranno riconoscere complessivamente circa 300.000 euroin più che, nonostante la sforbiciata fiscale, restano pur sempre un buon segnale per l’asfittica economia locale.


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Giovedì 11 Dicembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 02-01-2015 22:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA