NEW YORK - Uber dice addio al mercato dell’auto-lease negli Stati Uniti dopo aver rinvenuto perdite decisamente superiori al previsto. Lo riporta il Wall Street Journal. La chiusura dell’attività avrà effetto su circa 500 posti di lavoro, il 3% del totale e rappresenta il primo licenziamento di massa negli otto anni di storia della società. Uber sta lavorando per ridurre i costi dopo aver accumulato 4,4 miliardi di dollari di perdite negli ultimi sei trimestri. Ma i guai per Uber sembrano non finire. Infatti il fondo pensione del Texas Irving Firemen’s Relief & Retirement fund, piccolo investitore di Uber Technologies, ha fatto causa alla società e all’ex amministratore delegato Travis Kalanick, accusandoli di avere coperto «pratiche aziendali illecite».

Come riporta il Wall Street Journal, la causa, l’ultimo di una serie di scandali e problemi legali che hanno travolto il gruppo che offre un servizio alternativo ai taxi, mette sotto accusa la società, che avrebbe volontariamente dato informazioni fuorvianti agli investitori durante aumenti di capitale, nascondendo pratiche illegali che potrebbero provocare perdite sugli investimenti per miliardi di dollari. Il fondo pensione, che ha depositato i documenti presso un tribunale distrettuale della California, punta a fare diventare il procedimento una causa collettiva e non ha precisato l’ammontare dei danni richiesti. Irving Firemen’s Relief & Retirement Fund ha investito in Uber circa 2 miliardi di dollari a febbraio 2016 tramite un fondo di Morgan Stanley.