Un trasportatore con il suo furgone

Veicoli da lavoro, un passo costante:
ecco il vero termometro dell'economia

di Diodato Pirone
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Più 8% sul 2014 e vendite complessive a quota 130.000 contro le 119.000 dell’anno scorso. In soldoni è questo lo scenario del mercato italiano dei veicoli commerciali stando almeno alle previsioni dell’Unrae, l’associazione dei costruttori esteri. All’evidenza si tratta di stime positive anche se inferiori alla crescita delle immatricolazioni dell’auto che stanno aumentando a ritmi a due cifre dopo anni di cura dimagrante tremenda.

Le previsioni sono state sostanzialmente confermate dai dati di settembre che registrano un segno più sia pure ridotto al 4,7% rispetto allo stesso mese del 2014 con un incremento delle immatricolazioni a quota 11.530 veicoli contro i circa 11.000 di un anno fa. Ma nonostante questo rallentamento l’Unrae segnala che nei primi 9 mesi dell’anno le vendite complessive sono cresciute dell’8,4% con 93.299 veicoli immatricolati rispetto agli 86.046 furgoni con peso totale fino a 3,5 tonnellate venduti nei primi tre trimestri del 2014.

«La frenata registrata nel mese di settembre - afferma Massimo Nordio, presidente dell’Unrae - è stata influenzata dall’anticipazione degli acquisti effettuati in agosto grazie alle molte promozioni lanciate dai produttori». Nordio tuttavia mostra prudenza. «Tale recupero fa seguito ad anni di continui cali - sottolinea il presidente - Tanto che nel 2013 le vendite hanno toccato il punto minimo con un ritorno del mercato ai livelli degli anni Novanta. L’inversione di tendenza, già in atto dal 2014, rimane tuttavia ancora molto lenta.

Essa è frutto di un migliorato quadro macroeconomico e dalle ormai improrogabili esigenze di rinnovo del parco veicoli a disposizione delle aziende». Fra le marche presenti nel mercato italiano Fiat mantiene saldamente il primo posto nelle vendite dei primi 6 mesi anche se registra un arretramento dai 24.384 pezzi immatricolati nel primo semestre 2014 ai 23.167 registrati nello stesso periodo del 2015. In compenso crescono del 20% circa le vendite dell’Iveco che fa capo pur sempre alla Cnh controllata dall’Exor, la finanziaria del gruppo Agneli che controlla anche Fiat Chrysler Automobiles (Fca).

Iveco infatti conquista il secondo posto in classifica fra tutte le marche e passa dalle 4.066 immatricolazioni del primo semestre 2014 a quota 4.865 da gennaio a giugno del 2015. Una performance notevole. Merito del Nuovo Daily, uno dei prodotti made in Italy a quattro ruote più noti nel mondo, assemblato a Suzzara, in Emilia, dove la produzione giornaliera viaggia sulle 230 unità ma spesso si deve ricorrere agli straordinari per stare dietro alle richieste che arrivano dall’Italia e dall’estero poiché viene esportato in 170 Paesi in tutto il mondo.

Gli ottimi risultati del Daily si spiegano anche con la campagna marketing lanciata da Iveco per pubblicizzare la conquista del titolo di “Van of the year” per il 2015 da parte del veicolo emiliano. Va segnalato che il calo delle vendite del marchio Fiat non dipende dal Ducato. Il mitico furgone assemblato ad Atessa, in Abruzzo, recentemente rinnovato dopo un investimento di 700 milioni di euro, resta infatti di gran lunga il veicolo commerciale più amato dagli italiani con 7.911 vendite nel primo semestre del 2015 contro le 7.044 dello stesso periodo del 2014.

Risultati che dipendono anche dalla qualità di questo veicolo all’avanguardia sul fronte industriale. Ad esempio, il nuovissimo impianto di verniciatura di Atessa per tecnologia e rispetto dell’ambiente è fra i più avanzati d’Europa. All’interno dell’edificio (lungo circa 330 metri e largo 60) lavorano 150 persone per ognuno dei 3 turni giornalieri affiancati da 32 robot che applicano il sigillante e lo smalto. Infatti, a differenza delle automobili, le scocche dei veicoli commerciali sono verniciate anche all’interno, perché le superfici delle versioni “da carico” sono in vista.

Ecco perché per ogni modello si devono ricoprire di smalto circa 65 metri quadri di lamiera: servono 10 chilogrammi di smalto e 137 metri di sigillante. In un anno se ne applicano 25 milioni di metri, che corrispondono a circa 4 volte il raggio terrestre. Il calo delle vendite Fiat, invece è addebitabile in gran parte alle immatricolazioni del Doblò passate dalle 6.000 circa del periodo gennaio-giugno 2014 alle 5.200 dello stesso periodo del 2015. Il ché non impedisce al simpatico furgoncino costruito dal Lingotto in Turchia di piazzarsi al secondo posto assoluto fra i modelli più apprezzati in Italia.

Fra le marche estere si segnala l’ottimo andamento della Renault (+17%) ma soprattutto di Ford che cresce nel confronto fra i due semestri di circa il 50% passando da 3.100 a quasi 4.700 immatricolazioni, una performance dovuta al boom dell’intramontabile Transit passato dal settimo al quarto posto fra i veicoli più venduti in Italia con oltre 3.100 immatricolazioni nel primo semestre 2015 contro le 1.857 dello stesso periodo del 2014. Anche Citroen, Mercedes e Volkswagen registrano incrementi delle vendite. Sostanzialmente ferma invece risulta Peugeot stabile sulle 4.800 consegne nel semestre, di qui l’arredamento di una posizione, dalla seconda alla terza, fra le marche preferite dagli italiani.


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Sabato 21 Novembre 2015 - Ultimo aggiornamento: 10-11-2015 19:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA