Il 2008 a Ginevra è pronto per gli showroom, ma la versione Hybrid Air è ancora un concept

Peugeot 2008, ibrida ad aria compressa:
con un litro si percorrono fino a 35 km

  • condividi l'articolo

GINEVRA - Aria nuova in Peugeot, nel senso letterale del termine perché la casa francese si appresta a presentare al Salone di Ginevra la 2008 HYbryd Air, un prototipo basato sul nuovo piccolo crossover al debutto e che porta al centro dell’attenzione un inedito sistema ibrido ad aria al quale il Leone sta lavorando insieme a Bosch.

Bosch appoggia l’idea. Si tratta dunque di un’idea da salone o di un’idea campata in aria – è proprio il caso di dirlo – ma di un progetto vero al quale il costruttore di Sochaux crede, così come il più grande e importante partner tecnologico nel campo dell’automobile quale è la Bosch. Questo nuovo sistema ibrido, destinato a debuttare prossimamente su alcune vetture del gruppo, sfrutta l’aria compressa come accumulatore di energia al posto della batteria al litio, dunque è semplice richiedendo tecnologie poco complesse e già collaudate in altri settori, pulito perché non comporta l’utilizzo di un componente chimico che pone problemi di smaltimento alla fine del suo ciclo di vita, occupa poco spazio, pesa relativamente poco e soprattutto è poco costoso rendendo l’ibridizzazione un fattore potenzialmente applicabile a tutte le vetture in modo da renderle ancora più efficienti. In questo modo il processo di diminuzione dei consumi e delle emissioni di CO2 riguarderebbe un numero di vetture enormemente superiore con benefici collettivi enormi.

Certe volte va ad aria. Come è fatto e come funziona? Il motore a scoppio è il nuovo 3 cilindri 1,2 litri, una bombola di aria compressa che funge da serbatoio di energia posizionato sotto il tunnel centrale e accoppiato a un serbatoio a bassa pressione che funge da vaso di espansione ed è posizionato all’altezza della traversa del retrotreno, infine ci sono una pompa idraulica e una trasmissione a ruotismo epicicloidale che sostituisce anche il cambio meccanico, entrambi nel vano motore. Il principio è apparentemente semplice: quando la vettura è in rilascio o frenata, l’energia cinetica viene usata per comprimere l’aria nel serbatoio e questa a sua volta si trasforma in energia utile per muovere la vettura quando si accelera, sia in appoggio al motore termico sia da solo. Bastano 10 secondi in rilascio per fare il pieno oppure il sistema prevede alla ricarica facendo funzionare il 3 cilindri come un generatore per un tempo analogo.

Tre modi di marciare. Tre le modalità di guida concesse dal sistema e selezionabili dal guidatore. La prima è definita Air è sfrutta solo l’aria compressa per spingere il veicolo dunque è ad emissioni zero, situazione utile soprattutto nel traffico cittadino. La seconda è la Benzina e in questa situazione a fungere da propulsore per il veicolo c’è solo il motore termico, come solitamente è utile a velocità costante, ad esempio in autostrada o su strada extraurbane. La modalità combinata invece sfrutta entrambi le fonti di energia almeno fin quando c’è aria nel serbatoio, dopodiché l’elettronica che governa il sistema decide se è opportuno rifornirsi attraverso la frenata o il rilascio oppure attivare il 3 cilindri. Quest’ultima modalità permette le prestazioni e l’efficienza massime nelle fasi transitorie, ovvero quando si accelera e frena di frequente, nelle quali il motore termico consuma ed emette di più.

Obiettivo 50 km con un litro. Con questo sistema la 2008 può marciare ad emissioni zero per l’80% del tempo sulle strade cittadine abbattendo le richieste di carburante del 45% e raggiungendo così un consumo medio di 2,9 litri/100 km ed emissioni di CO2 pari a 69 g/km, ma i tecnici francesi ritengono di poter far evolvere il sistema fino a raggiungere il traguardo dei 2 litri/100 km non solo agendo sulla parte pneumatica e idraulica, ma anche su quella termica e sulla piattaforma in modo da ridurne ulteriormente il peso. Quel che è sicuro, è che questo sistema ibrido è applicabile potenzialmente a tutte le vetture piccole in tempi brevi perché è compatto, poco ingombrante, leggero, semplice, affidabile e integrabile facilmente con il layout delle vetture esistenti. In poche parole, è poco costoso e può essere offerto anche su modelli venduti su mercati dove l’attenzione ai consumi e all’ambiente non si è ancora sviluppata.

  • condividi l'articolo
Domenica 3 Marzo 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA