La nuova Peugeot 308 impegnata su strada

Peugeot 308, un Leone molto affamato:
sfida diretta alla regina d'Europa

di Giorgio Ursicino
  • condividi l'articolo

SOCHAUX - Ha fiutato. Si è appostato. Ha studiato. Ora è pronto all’attacco ed è terribilmente affamato. Nonostante l’atmosfera nella giungla europea dell’auto non sia delle più tranquille, il leone Peugeot sembra in grande forma. Non vede l’ora rampare. Nel nostro continente, si sa, l’economia non corre e il mercato dell’auto ha le ruote parecchio sgonfie. Si salvano i costruttori premium, che per vocazione scorazzano sullo scenario globale, gli altri faticano assai.

Il coraggio di investire. C’è chi si è chiuso a riccio aspettando tempi migliori e chi ha affrontato la tempesta moderando la velocità. C’è anche qualcuno però, particolarmente legato al vecchio continente per situazione e tradizione, che ha continuato ad investire, forse più di prima. Un bel coraggio, ai limiti dell’incoscienza hanno apostrofato i più critici. Così ha fatto Psa che, non a caso, ha una situazione economica tutt’altro che brillante. Gli ingegneri, però, hanno potuto lavorare con serenità e profitto, mettendo in strada prodotti di grande sostanza in grado di fare la differenza.

Sfruttare il vantaggio. Ora i manager dell’azienda hanno il non banale compito di sfruttare il vantaggio, facendo rientrare in cassa i soldi spesi, magari con gli interessi. Peugeot dev ancora completare il lancio dell’ambiziosa famiglia 208 ed ecco che la prossima settimana al salone di Francoforte è pronta a svelare la 308. Quest’ultima si inserisce nel segmento più importante del mercato europeo, quello che vale un terzo delle vendite totali. E quasi la metà dei clienti (43%) di questa ricca torta scelgono la carrozzeria due volumi (come la 308), preferendola ai Suv (26%) e agli Mpv (16%). Scrutando il nuovo Leone si vede subito che nulla è stato lasciato al caso, la 308 è figlia del suo tempo e della strategia Peugeot, un’azienda molto europea che ora guarda con maggior interesse ai paesi lontani. Con la 308 raggiungono la maturità alcune innovazioni di rilievo introdotte da poco tempo.

Nuovo corso del design. Trova pieno equilibrio il filone stilistico voluto da Gilles Vidal. Convince molto di più anche l’i-Cokpit, un’importazione di guida inedita che rende le Peugeot originali. La 308 nasce da un nuovissimo pianale costoso e rivoluzionario, un progetto studiato per soddisfare i gusti degli automobilisti europei (restano i più competenti), ma adatto a rispondere alle esigenze anche dei clienti di altri continenti (la compatta è prodotta a Sochaux, ma presto lo sarà anche in Cina). In un quadro del genere il riferimento scontato è certamente la Golf, ma la 308 ha svolto il tema a modo suo e, al primo approccio, pare avere tutte le carte in regola per affrontare la sfida (non sono in molti a poterlo fare).

I numeri non cambieranno più. Ironia della sorte, una delle proposte più innovative mai formulate è anche la prima Peugeot a non cambiare nome: si chiama come la precedente ed inaugura un nuovo corso che vedrà tutte le vetture della gamma seguire questa strada (sarà quindi protagonista il numero 8). La 308 si presenta con un aspetto molto piacevole, contenuti di spessore e diversi primati. Poggia su quattro pilastri che sono quelli classici del marchio: efficienza, design, dinamica e qualità. Alcuni di questi sono strettamente legati fra loro, altri più difficili da conciliare. Il design è leggero, quasi semplice, con una notevole coerenza fra le varie parti (la precedente era sbilanciata fra un frontale molto aggressivo e un posteriore troppo tranquillo).

Un pianale rivoluzionario. Ad aiutare il look ha contribuito il nuovissimo pianale Emp2 (utilizzato anche dalla nuova Citroen C4 Picasso), leggero e rigidissimo, che consente di avere le ruote ai quattro lati della carrozzeria e, con un’altezza da terra più contenuta (il baricentro è abbassato di 2 cm), linee fluide e filanti. Anteriormente la griglia di famiglia è circondata dai gruppi ottici tutti a Led (62 in totale, consentono di risparmiare il 50% di energia). Veniamo ai primati. La 308 è lunga appena 425 cm (la più compatta della classe), ma offre un vano di carico di 470 litri (il più ampio della categoria).

Veramente un peso piuma. Soprattutto, però, la è un peso piuma, la più leggera del segmento, una caratteristica che, insieme all’ottima aerodinamica, spinge in orbita l’efficienza (ci sarà una versione con 82 gr/km di C02 e un consumo nel ciclo di omologazione di oltre 30 km con un litro). Su questo argomento i tecnici hanno fatto veramente un gran lavoro togliendo 140 chili (metà risparmiati sul pianale): cofano e parafanghi anteriori in alluminio, così come i bracci delle sospensioni anteriori (soluzioni da vetture premium), il portellone è in composito termoplastico (anteprima mondiale).

Un modello per tutti. Ampia la scelta dei propulsori che parte da 3 cilindri 1.2 aspirato benzina da 82 cv (16.900 euro) ed arriva all’1.6 turbo da 155, passando per gli 1.6 e-Hdi da 92 e 115 cv. Grandi novità sono attese per i prossimi mesi, tutte Euro 6: l’1.2 tre cilindri turbo da 110 e 130 cv e i BlueHdi 1.6 da 120 cv e 2.0 da 150, oltre ad un inedito cambio automatico a sei marce. Nell’abitacolo domina la plancia rialzata con al centro il grande display touch da 9,7 pollici con tante funzioni multimediali (c’è anche l’utile Coyote ingorghi, incidenti e autovelox)). Il volante è piccolo, come richiede l’i-Cokpit, ma questa volta è di fronte e non in basso, quindi risulta molto più piacevole.

  • condividi l'articolo
Lunedì 16 Settembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 16:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA