L'Audi Nanuk realizzata da Giugiaro ed esposta al salone di Francoforte

Nanuk Quattro, sorpresa Audi-Giugiaro:
308 km/h e va pure in fuoristrada

di Sergio Troise
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FRANCOFORTE - Chi credeva che l’ingresso della Italdesign nel mega gruppo Volkswagen potesse imborghesire un talento come Giorgetto Giugiaro dovrà ricredersi. Dopo la Parcour esposta a Ginevra, il mago del design italiano ha presentato a Francoforte un altro capolavoro di stile e di tecnologia avanzata. E’ la Audi Nanuk Quattro Concept. Esposta a sorpresa nello stand della casa dei quattro anelli, ha catturato l’attenzione e l’ammirazione degli addetti ai lavori e del pubblico.

Evoluzione della Parcour. Il nuovo concept è nato dall’integrazione tra il pragmatismo teutonico degli ingegneri di Ingolstadt e la fantasia progettuale di Giugiaro. Ne è venuta fuori una reinterpretazione evoluta dello studio di veicolo sportivo multiuso esposto a Ginevra. A differenza della Parcour, la Nanuk si richiama più direttamente allo stile Audi, come dimostrano, al primo impatto, il frontale con la caratteristica calandra single frame, i grupi ottici Matrix Led e la fiancata con grandi fregi avvolgenti (in questo caso spezzati) tipo R8. Per il resto, viene esaltato il concetto di auto sportiva ad alte prestazioni in grado di destreggiarsi alla grande sui percorsi più diversi: strada, fuoristrada e addirittura pista. Allo stand di Francoforte si parlava disinvoltamente di crossover/coupè ad alte prestazioni.

Tutto in quattro metri e mezzo. La Nanuk è un’auto dall’aspetto piacevole ancorché aggressivo. L’unico eccesso è rappresentato dall’apertura delle portiere ad ala, ripiegabili verso l’alto. Misura 4 metri e 54 cm ed ha una linea bassa e filante (solo 133 cm di altezza per 199 di larghezza). L’altezza da terra può variare in base alle scelte di chi guida, con una escursione massima di 7 cm, a seconda se si desidera privilegiare l’aerodinamica per i percorsi veloci, oppure le capacità di movimento su accidentati percorsi offroad.

Solida, leggera, potente. Tanta versatilità è sostenuta non solo dall’elettronica e dalle dotazioni tecnologiche, ma dalla stessa struttura, che riesce ad essere solida e leggera grazie all’impiego di materiali compositi come il CFRP (Carbon Fiber Reinforced Polymer) e di alluminio. Certo, parliamo sempre di un veicolo da 1900 chili, ma va ricordato che incidono non poco la trazione integrale quattro (abbinata al cambio S-tronic 7 marce) e il poderoso motore V10 turbodissel 5.0 litri da 544 cv e coppia monstre di 1000 Nm. Sistemato in posizione posteriore-centrale, sotto un cofano trasparente, il super propulsore di origine VW consente – secondo i dati forniti dal costruttore – una velocità massima di 308 km/h e accelerazioni 0-100 in 3,8 secondi. Roba da supercar, ma con consumi di appena 7,8 litri/100 km.

Quattro ruote sterzanti. Tra le peculiarità del concept Audi-Giugiaro c’è anche il sistema delle quattro ruote sterzanti (enormi cerchi da 22 pollici) chiamato Integral Steering. L’asse posteriore può girare in senso contrario a quello delle ruote anteriori, con variazioni variabili da 2,5 gradi (per le alte velocità) a 9 gradi (per le basse). Secondo i dati dell’Audi, è come avere un’auto capace di variare il passo in base alle necessità. Una magia. L’impianto frenante è invece composto da quattro dischi carboceramici.

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Sabato 21 Settembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 16:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA