Juke Nismo sulle strade spagnole nei dintorni di Barcellona

Juke Nismo, il piccolo Suv va di corsa:
Nissan attacca con i modelli Motorsport

di Nicola Desiderio
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BARCELLONA – Se dici Nismo, ad alzare le mani sono sicuramente i più giovani, quelli cresciuti a pane e Playstation e che, giocando a Granturismo, sanno che quel nome si riferisce alle vetture preparate dalla Nissan Motorsport, il reparto sportivo del marchio giapponese che da oggi indentifica anche una linea di prodotti “veri” ad alte prestazioni prendendo il via dalla Juke. Ma perché iniziare da un crossover di segmento B piuttosto che da una sportiva vera come la GT-R? La risposta viene dalla filosofia stessa di Nissan che recita “Innovation and excitement for Everyone”, dunque era d’obbligo partire da un prodotto accessibile e di grande successo come Juke, sfornato dallo stabilimento di Sunderland dal 2010 in 330mila pezzi, 290mila dei quali in Europa, 32mila in Italia.

Si fa riconoscere, eccome! La Juke Nismo si distingue nettamente dalle sorelle a cominciare dal frontale, con i paraurti più massicci che integrano un labbro inferiore, la presa d’aria orizzontale al posto di quella a 5 cerchi, le luci diurne a Led e il filo rosso che fa da leit motiv anche per le bandelle laterali e gli interni. Anche la coda è caratterizzata dall’estrattore ai cui lati ci sono due luci e al centro un fendinebbia in pieno stile da monoposto. Alla sommità del lunotto c’è uno spoiler in tinta mentre di lato a caratterizzare maggiormente, oltre alle minigonne, ci sono i passaruota maggiorati, i retrovisori con calotta rossa e i bellissimi cerchi da 18 pollici a 10 razze doppie, con la parte più vicina al mozzo più scura, che montano pneumatici 215745 R18. La griglia anteriore e il montante centrale sono in nero lucido. Tanto nero condito di rosso anche dentro. Davvero sportivi i sedili rivestiti in Alcantara, così come il volante che ha la tacca rossa in alto. Diventa un po’ più rossa anche la strumentazione, il pomello del cambio ha una finitura scura e la pedaliera è metallica inoltre le zone che sulle Juke sono in tinta con la carrozzeria, come il tunnel centrale, diventano antracite metallizzato. Al centro della plancia si trova il sistema infotelematico con schermo a 5,8 pollici e dotato di funzione Google Search, ma si potrà avere anche una specifica applicazione per iPad mini in modo da poter utilizzare il tablet, attraverso la connessione Bluetooth, come pannello strumenti supplementare o cronometro.

Fino a 200 cv senza toccare i consumi. Oltre alle modifiche per l’aerodinamica – che contribuiscono a limitare la portanza – ve ne sono altre che riguardano sospensioni e motore. Per le prime, ci sono ammortizzatori più frenati, un assetto più basso di 10 mm e molle più dure del 10% nel caso della versione a 2 ruote motrici e del 15% per la 4WD che ha il cambio automatico-sequenziale a variazione continua e un sistema di trazione integrale con il differenziale posteriore attivo, ovvero che in curva trasferisce la coppia verso la ruota esterna in modo da avere più motricità e maggiore direzionalità. Anche il motore di 1,6 litri alimentato ad iniezione diretta con turbocompressore da 190 cv e 240 Nm è stato rivisto nella mappatura per salire rispettivamente a 200 cv e 250 Nm, limiti sopportati tranquillamente da questa unità utilizzata in una versione da 300 cv alla 24 Ore di Le Mans sulla famosa DeltaWing. La Juke Nismo ha così guadagnato in prestazioni, ma senza toccare i consumi e le emissioni. La versione a trazione anteriore raggiunge 215 km/h, fa lo 0-100 km/h in 7,8 secondi consumando 6,9 litri/100 km pari a 159 g/km di CO2. La 4WD CVT si ferma invece a 200 km/h, impiega 8,2 secondi per lo 0-100 km/h e consuma 7,4 litri/100 km con 169 g/km di CO2. Rivista anche la taratura dello sterzo.

Va forte, ma non strapazzatela. Abbiamo avuto la possibilità di provare la Nissan Juke Nismo nella versione a trazione anteriore nell’entroterra della Catalogna e possiamo dire che il lavoro compiuto per renderla sportiva è riuscito, a partire dal posto guida il quale, nonostante il volante regolabile solo in altezza, offre belle sensazioni grazie alla posizione più bassa e avvolgente. Bello anche il rombo del motore la cui spinta è sempre presente, ma si fa più intensa oltre i 3.000 giri/min. Attivando la modalità di guida Sport, questa soglia si abbassa a 2.000 giri/min e la risposta all’acceleratore diventa ancora più pronta mentre il carico dello sterzo aumenta. La Nismo ci piace di più nella seconda versione, non perché nella prima non diverta, ma in questo modo si riesce a utilizzare meglio il motore per sfruttare al massimo le possibilità dell’autotelaio. Della Nismo piace la progressività con la quale si inserisce e, grazie ad un assetto rigido senza però spaccare la schiena, non fa sentire troppo il rollio né l’altezza del corpo vettura i cui effetti si avvertono solo nei cambi di direzione più rapidi sul misto stretto. Anche la motricità non delude, a patto di non schiacciare a fondo l’acceleratore già dal centro della curva. Farlo non compromette la direzionalità della vettura o entrare troppo forte non mette in apprensione, ma è controproducente. La Nismo va guidata invece con pulizia e, aiutata da uno sterzo ben calibrato e privo di reazioni, segue fedelmente le traiettorie chiedendo di rado aiuto ai controlli di trazione di stabilità. Sui curvoni veloci invece rimarrete stupiti dalla dolcezza con la quale questa Juke percorre le traiettorie. Il cambio ha innesti abbastanza brevi e veloci, ma la leva va accompagnata quando si selezionano 5^ e 6^ mentre i freni fanno il loro dovere anche se strapazzati. In definitiva la Juke Nismo è facile, sicura e divertente perché le prestazioni della quale è capace sono sempre ben gestibili.

Solo il punto di partenza. Se pensate che questo sia il massimo che i tecnici Nissan immaginano per la Juke Nismo vi sbagliate perché tra un anno ne uscirà una ancora più potente e con assetto ancora più specialistico. Noi abbiamo avuto l’occasione di guidare brevemente il prototipo di questa Nismo “plus” – così la definiscono per ora i tecnici che vi stanno lavorando – e le sensazioni che ne abbiamo avuto sono decisamente positive. I 20 cv e il set-up più rigido delle sospensioni danno ulteriore significato al progetto Nismo che durante il 2013 accoglierà tra le sue braccia anche la 370Z. La Juke Nismo costa 27.750 euro che diventano 31.250 per la AWD, una quotazione che si discosta di circa 2mila euro dalle corrispondenti versioni con motore da 190 cv nell’allestimento di punta Tekna che sulle Nismo è ancora più ricco e comprende il già citato interno in pelle e Alcantara e la tinta bianco perlato che sarà l’unica offerta in Italia. La sportività di Nissan dunque non costa troppo e diventa nettamente concorrenziale con quella offerta da auto come la Mini Cooper S. Sulle 12mila Juke che Nissan vuole vendere nel 2012 le Nismo saranno 500.

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Domenica 10 Febbraio 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:19 | © RIPRODUZIONE RISERVATA