La Aston Martin realizzata da Bertone in esemplare unico

Bertone, alta sartoria made in Italy:
un'Aston Martin cucita su misura

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NAPOLI - L’auto su misura? Un lusso possibile. Lo sanno bene alla Aston Martin, prestigioso marchio inglese recentemente passato sotto il controllo del gruppo italiano Bonomi, al quale un facoltoso cliente si è rivolto per chiedere una versione speciale della Rapide, la prima 4porte/4posti della marca conosciuta in tutto il mondo per aver recitato un ruolo da protagonista al servizio di James Bond.

Marchio inglese, soluzione italiana. Collezionista affezionato di Aston, il facoltoso cliente (rimasto rigorosamente anonimo) desiderava una Aston speciale, più comoda e spaziosa, un’auto che rendesse ancor più confortevoli i sedili posteriori e disponesse di portellone e vano bagagli degni d’una station wagon: una shooting brake, come dicono gli inglesi. Possibile? Certo che sì: a condizione di rivolgersi ad un atelier competente e qualificato. Come la rinata Bertone di Grugliasco. Che ha deciso di presentare il suo capolavoro a Ginevra. L’ideale per festeggiare un doppio anniversario: il centenario della Aston Martin e i 60 anni di collaborazione tra l’azienda fondata da Nuccio Bertone e il glorioso marchio britannico.

Esemplare unico. La Rapide Bertone è dunque un esemplare unico realizzato sulla base del telaio e della meccanica del modello d’origine, ma capace di unire un corpo vettura teso e muscoloso alla funzionalità del portellone posteriore. Il tutto, sfruttando la base del pianale e della meccanica della Rapide e il motore V12 da 6 litri e 476 cavalli. E’ profondamente cambiato, invece, lo stile nella parte posteriore. Un lavoro di trasformazione seguito passo passo dal committente. Al quale va il merito di aver ispirato la soluzione di un problema che affligge la Rapide di serie, e cioè la mancanza di spazio, anche in altezza, per chi sta seduto indietro. Se ha un difetto, la magnifica Rapide prodotta a Gaydon, è infatti proprio questo: illudere chi pensa che le quattro porte diano accesso anche a due comodi posti posteriori. In realtà la Rapide è una 2+2, che soltanto in questa versione speciale firmata Bertone offre qualche centimetro in più. Inutile dire, poi, della maniacale cura per i dettagli, con scelte personalizzate per i rivestimenti dell’abitacolo, sellerie, pelli, equipaggiamenti. Unica anche la verniciatura.

Supercar comoda come una station. La flessibilità di utilizzo propria delle shooting brake si esprime anche attraverso soluzioni personalizzate come la ripiegabilità dei due sedili posteriori. Un doppio fondo scorrevole a comando elettrico ricopre i due schienali quando questi sono ripiegati, rendendo disponibile un vano di carico completamente piano e di eccezionale capacità. I rivestimenti sono in legno, rifiniti in alluminio satinato. Funzionalità ed eleganza al servizio della sportività. “Un lavoro che soltanto una azienda specializzata come la nostra avrebbe potuto realizzare”, dicono con orgoglio alla Bertone.

Alta sartoria. In effetti la Bertone Officina è la nuova divisione aziendale organizzata proprio come un atelier di alta sartoria, interamente dedicata alla produzione di modelli fuoriserie che si inseriscono coerentemente nella grande tradizione storica della Bertone. Quindi un servizio taylor made per clienti speciali, ma anche – fanno notare a Grugliasco – “un esempio di come la Bertone potrebbe aiutare i costruttori a diversificare le proprie gamme preparando vetture fuoriserie, esattamente come si faceva negli anni Cinquanta e Sessanta, con tutti gli standard di qualità e sicurezza di un moderno costruttore di automobili”.

Il precedente del 2004. Nove anni fa la Bertone già aveva realizzato qualcosa di simile, sempre in collaborazione con Aston Martin: anche quella era una shooting brake, ma su base Vanquish. A Ginevra 2013 viene esposta una rielaborazione di quel modello unico, denominato Aston Martin Jet 2, appositamente allestito per il presidente dell’azienda, signora Lilli Bertone. Tra le particolarità, una verniciatura speciale e, soprattutto, le sellerie personalizzate firmate da Foglizzo, prestigioso marchio italiano fondato nel 1925.

Una storia di prestigio. La collaborazione tra Bertone e Aston Martin risale al 1953, l’anno di nascita di due esemplari unici realizzati sulla base meccanica della Aston Martin DB2/4: una barchetta tipo competizione e una elegante cabriolet 2+2. Nel 1955 è ancora la meccanica della DB2/4 ad ispirare Bertone per un roadster a due posti secchi di grande eleganza formale. Nel 1961 nasce l coupé 2+2 che ancora oggi viene considerata una tra le più riuscite creazioni di Bertone: la DB4 GT. Realizzata in un solo esemplare, questa vettura ha vinto il Concorso d’Eleganza Villa d’Este del 2001. Battezzata Aston Martin Bertone Jet, è stata per molti anni, a partire dal ’61, l’icona del coupè sportivo italiano. Nel 2004, al Salone di Ginevra, arrivò la Jet 2 realizzata – come detto – come esemplare unico sulla base della Vanquish, di cui riprendeva la meccanica e la motorizzazione, ma con il passo allungato di 210 mm e la creazione di due posti posteriori non previsti sul modello d’origine.

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Sabato 2 Marzo 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA