La BMW 235M sfreccia sulle strade di Las Vegas

BMW, a Las Vegas vince il pari:
ecco la Serie 2 e la 4 Cabrio

di Giorgio Ursicino
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dal nostro inviato
LAS VEGAS - Nella capitale mondiale del gioco, BMW punta sui numeri pari. E vince. Non è certo una scommessa. Anche perché con i dispari la casa di Monaco aveva già vinto, conquistando negli ultimi anni la vetta della classifica planetaria delle vendite riservata ai costruttori premium.

Ancor più di quanto hanno fatto i diretti concorrenti, l’azienda tedesca ha progressivamente allargato la propria gamma e, nello stesso tempo, affinato il “posizionamento”. Senza rinunciare alle proprie radici, ma adeguando carattere e personalità dei modelli al progresso e all’evoluzione della società. Per qualche decennio le vetture della casa di Monaco sono state sportività pura. Senza rivali. Inarrivabili. Chi non ricorda le “vecchie” M? Esaltanti al volante. Rabbiose in caso di necessità. Ma anche docili e facili nel normale utilizzo quotidiano. Erano l’incubo delle grandi supercar, ma non si tiravano indietro se bisognava andare a fare la spesa.

I leader guidano, non subiscono gli eventi. Così BMW si è alzata da una poltrona apparentemente comodissima per puntare i riflettori con maggior impegno sull’efficienza senza per questo rinunciare al proverbiale dinamismo (ecco la filosofia EfficientDynamics). In questo profondo cambiamento senza rivoluzioni sono accadute anche altre cose. La linea X dei Suv (anzi dei Sav, come in BMW chiamano i loro sport utility) è diventata una grande famiglia ed anche in questo caso ai tradizionali numeri dispari (cinque porte) si sono affiancati i pari (sportive) che presto vedranno, insieme alla X5, X3, X1 e X6, anche la X4 e magari la X2.

Cosa già avvenuta con le Serie più classiche poiché le storiche 7, 5, 3, e 1, da qualche anno sono affiancate dalla 6 e adesso dalla 4 e dalla 2. Come se non bastasse gli ingegneri bavaresi hanno affrontato l’argomento elettrificazione puntando sulle auto a batterie con l’apposita gamma “i” che vede già in strada la tutta elettrica i3 (anche in versione range extender) presto la super sportiva ibrida plug-in i8. In questo caso un cambiamento d’approccio forte, che coinvolge design (più dolce e tecnologico) e i materiali (tutti leggerissimi, con ampio uso del carbonio). Restano gli EfficientDynamics con prestazioni super e accelerazioni brucianti.

Tornando al classico, nell’originale città del Nevada e negli altrettanto intriganti dintorni (compresa la pista ovale dello Speedway), BMW ha messo alla prova i suoi ultimi numeri pari, la Serie 2 e la 4 in versione Cabrio, quest’ultima esposta in anteprima ai recenti saloni di Tokyo e Los Angeles per accompagnare la 4 Coupé svelata alcuni mesi precedenti. La prima è la più piccola delle sportive di Monaco, deriva chiaramente dalla rinnovata Serie 1 ed è un po’ più grande della precedente 1 Coupé. Anche la 4 a cielo aperto (al pari della versione chiusa), ha cose in comune con la Serie 3 berlina, ma anche profonde e numerose differenti.

La Serie 2 è lunga 443 centimetri (7 in più della vecchia Serie 1 Coupé), è più larga di 3 ed ha le carreggiate maggiorate di 4 per esaltare sia l’estetica sportiva sia il comportamento su strada. Di conseguenza lo spazio all’interno aumenta e cresce anche la capacità del bagagliaio (di 20 litri), arrivando a 390. Molto ampia la scelta di propulsori (tutti Euro 6), con tre unità benzina 4 e 6 cilindri e un turbodiesel due litri declinato in tre diversi livelli di potenza. Chi preferisce il gasolio può scegliere fra la 218d da 143 cavalli (iniezione 1.600 bar, 213 km/h), la 220d da 184 cavalli (iniezione 1.800 bar, 230 km/h) e la 225d da 218 cavalli (iniezione a 2.000 bar, 242 km/h). Quest’ultima accelera da 0 a 100 in 6,3 secondi e percorre oltre 20 chilometri con un litro nel ciclo omologativo (124 gr/km di CO2).

Per gli amanti del benzina c’è invece la 220i due litri da 184 cv (235 km/h), la 228i sempre due litri, ma con 245 cv (250 km/h) e la sportiva M235i che monta un 6 cilindri 3 litri in linea con la tecnologia M Performance. Non si tratta di una M purosangue (come le nuove M3 e M4 esposte all’Auto Show di Detroit), ma poco ci manca. Sotto il cofano di un’auto così compatta e leggera frullano infatti 326 cavalli accompagnati da 450 Nm di coppia sempre disponibili (come un motore elettrico!) da appena 1.300 giri fino a 4.500. Esuberanti le prestazioni, entusiasmante il piacere di guida. Con l’eccellente cambio automatico ad otto rapporti con paddle al volante incredibilmente scendono i consumi e aumentano le prestazioni (0-100 in 4,8”). Il comfort è sempre buono, la silenziosità notevole, ma nel tracciato misto all’interno della pista sopraelevata, la M235i Coupé danza come una gatto fra un cordolo e l’altro con un ritmo che farebbe impallidire una M3 di qualche generazione fa.

Filosofia diversa quella della 4 Cabrio, più pacata e accogliente, un vero salotto a cielo aperto per quattro persone. Il tetto in metallo scompare nell’abitacolo in meno di 20 secondi, le operazioni di apertura e chiusura possono essere effettuate anche in movimento se la velocità non supera i 18 km/h. Fantastico il comfort quando si viaggia aperti. Con il frangivento alzato e il riscaldamento per il collo attivato è possibile viaggiare senza spifferi e fruscii anche al tramonto di una rigida giornata di gennaio. Con il tetto abbassato la capacità di carico è di 220 litri che salgono a 370 chiudendolo. La Serie 4 Cabrio può montare due motori a benzina (4 e 6 cilindri) e un diesel 2 litri (420d) da 184 cavalli. Nel primo caso la scelta è invece fra la 428i (245 cv) e la 435i (306 cavalli). Il listino della Serie 2 parte dai 30.600 euro della 220i, quello della 4 dai 49.950 della 420d.

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Mercoledì 26 Febbraio 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA