La Cactus, punto di partenza della nuova Citroen

C4 Cactus, scatta la rivoluzione Citroen:
vetture divertenti da affiancare alle DS

di Giampiero Bottino
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PARIGI - Inizia ufficialmente al Salone di Ginevra la «fase 2» del nuovo corso Citroën. A segnarne l'avvio è il debutto ufficiale della C4 Cactus, versione definitiva del modello annunciato dall'omonima (seppur priva del «certificato d'appartenenza» alla famiglia C4) concept car protagonista in autunno al Salone di Francoforte. Dopo aver vinto la scommessa DS, è arrivata l'ora di completare il riposizionamento del marchio trovando una più chiara e precisa collocazione alla gamma tradizionalmente contrassegnata dalla lettera C.

Evoluzione. In effetti, il successo testimoniato dalle 410.000 auto con la mitica sigla vendute dal 2010 rischiava di mettere in ombra quello che nell'offerta del «double chevron» rappresenta pur sempre lo zoccolo duro, visto che la famiglia «nobile» ha rappresentato nel 2013 il 18% delle vendite totali del marchio: un risultato superiore alle più rosee aspettative, un contributo importante alla reddivitità, ma non tale da mettere in discussione l'importanza della gamma principale che al salone svizzero si riprende il ruolo da protagonista.

Due volti. Entra quindi nel vivo la strategia del doppio binario su cui Citroën sta costruendo la sua nuova immagine: una linea di prodotti raffinati, sofisticati e trendy capaci di segnare il ritorno dell'auto francese nel segmento premium, un'altra fatta di vetture concrete e razionali, accessibili ma comunque ricche di contenuti tecnici e stilistici importanti, come vuole la storia di un costruttore che ha sempre messo l'innovazione al centro della propria filosofia. Bandiera. Di quest'opera di aggiornamento la C4 Cactus costituisce il manifesto programmatico, introducendo concetti tecnici e stilistici destinati a caratterizzare i futuri modelli della famiglia più convenzionale, nel segno di una filosofia incentrata su quattro pilastri ben definiti: uno stile pulito e improntato all'ottimismo, una tecnologia utile, facile da gestire e capace di semplificare la vita a bordo, un elevato grado di benessere per gli occupanti grazie allo spazio generoso, alla luminosità e ai colori accattivanti, una gestione intelligente anche sotto l'aspetto economico, grazie ai prezzi ragionevoli (non ancora comunicati nel caso della C4 Cactus) e costi di gestione contenuti.

La ricetta. La new entry di Ginevra porta quindi a compimento quel processo di rinnovamento di cui si erano già avute le prime avvisaglie con la nuova C4 Picasso, vettura che ha evidentemente incontrato i gusti del pubblico, almeno a giudicare dalla 64.000 unità consegnate in Europa nella seconda metà del 2013, cioè dall'esordio commerciale della vettura. La nuova Citroën (intesa come marca) nasce quindi con due anime ben distinte, ma integrate nel segno della tecnologia creativa. Una differenziazione che in Cina è stata portata alle conseguenze più estreme, visto che la famiglia DS vi si presenta come un brand esclusivo completamente autonomo: produzione e distribuzione sono affidate a una nuova partnership, e le vetture sono caratterizzate solo dalla mitica sigla stilizzata, mentre il classico simbolo del «double chevron» non compare da nessuna parte.

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Mercoledì 12 Febbraio 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA