La nuova Jeep Renegade esposta per la prima volta al salone di Ginevra

Renagade, nasce a Melfi
la prima Jeep fuori dagli Usa

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

GINEVRA - Ecco finalmente la baby Jeep. Si chiama Renegade, come tanti modelli e versioni speciali del marchio americano, ed è la sorellina della futura Fiat 500X (nome provvisorio), con la quale condividerà, a partire dal 2015, il pianale e gran parte della meccanica. Obiettivo: conquistare il segmento degli Small Suv, settore in espansione all’interno del quale Jeep intende affermarsi come best in class e punto di riferimento a livello globale.


Grandi ambizioni. Tante aspettative si fondano su un sistema di trazione integrale all’avanguardia, con capacità offroad al meglio della categoria; su motori al top dell’efficienza, abbinati al primo cambio automatico a 9 rapporti del segmento B; su 70 sistemi di sicurezza e su contenuti tecnologici finora riservati ai Suv di segmento premium. Quanto costerà tutto ciò agli utenti è prestissimo per dirlo, ma sembra chiaro che siamo in presenza di un’auto di qualità.

L’asse Usa-Italia. Progettata negli Usa, la piccola erede della mitica Jeep Willys MB del 1941 è stata presentata in anteprima al salone di Ginevra, dove il numero uno del marchio, Mike Manley, ha dichiarato: “La nuova Renegade amplia la nostra gamma ed entra nel settore in crescita degli Small Suv per fissare nuovi standard, in termini di efficienza e prestazioni, assicurando allo stesso tempo le tradizionali capacità offroad del marchio”. Manley ha confermato che la piccola Jeep sarà assemblata in Italia, nello stabilimento Fiat di Melfi, ma utilizzerà anche parti meccaniche provenienti dagli Usa e dagli stabilimenti Fiat del Brasile. La commercializzazione verrà poi estesa a cento mercati sparsi nel mondo.

Progetto nuovo, nome antico. La denominazione Renegade è la cosa meno innovativa del progetto. Con Renegade, infatti, sono state identificate, in epoca recente, alcune serie speciali dei modelli Wrangler e Cherokee, e con lo stesso nome venne presentato al Salone di Detroit del 2008 un concept che poco ha da spartire con il mini Suv svelato a Ginevra (aveva solo due posti e meccanica ibrida). Andando a ritroso nel tempo, risale addirittura al 1970 la prima Renegade, mentre tra il 1972 e il 1983 questa denominazione fu abbinata a modelli con motori V8 di 5,0 litri lontani anni luce dalla Renegade di oggi. Insomma, una scelta in linea con la tradizione del marchio, ma in verità difficilmente comprensibile, visto l’alto contenuto innovativo del piccolo Suv.

Design accattivante. Le dimensioni compatte non hanno impedito ai designers della Jeep di realizzare un’auto con forte personalità, di aspetto robusto, in grado di combinare l’heritage stilistico del marchio americano con un design degli esterni completamente nuovo, destinato ad attirare una clientela giovane, interessata allo “spirito d’avventura” evocato da Jeep, ma anche ad un impiego quotidiano in città. Da sottolineare che sono stati salvaguardati alcuni punti di riferimento imprescindibili, come le vistose proporzioni ruote/carrozzeria, le feritoie allineate sul frontale, la considerevole altezza da terra.

Guida open air. Nel discorso sulla coerenza storica rientra anche la libertà della guida all’aperto, grazie alle due configurazioni per il tetto My Sky, soluzione che con ogni probabilità rientrerà tra gli optional irrinunciabili per chi conosce il mito della Jeep Wyllis. Il sistema di apertura prevede un funzionamento a comando manuale oppure elettrico (a scorrimento orizzontale/inclinato). Realizzati in poliuretano e fibra di vetro a nido d’ape, dunque molto leggeri, i pannelli del tetto possono essere riposti nell’area di carico posteriore e dovrebbero risultare pratici da utilizzare.

Doppia trazione integrale. Com’è facile immaginare, punto di forza della piccola Jeep sarà la sua capacità di muoversi in fuoristrada: capacità rafforzata anche dall’impiego di acciai avanzati e materiali compositi che garantiscono robustezza e resistenza alle torsioni nelle condizioni più difficili. Il meglio, comunque, sta nel sistema di trazione 4x4. Che non è unico: grazie alla tecnologia sperimentata sulla Jeep Cherokee, anche la Renegade può utilizzare infatti due avanzati sistemi di trazione: l’Active Drive e l’Active Drive Low, che ha un rapporto finale di riduzione di 20:1 (una esclusiva nel segmento). Entrambi sono in grado di trasferire il 100% della coppia su una singola ruota, garantendo la massima aderenza anche nelle condizioni di fondo più complesse. I due sistemi sono abbinati alla gestione della trazione Jeep Selec-Terrain che dispone di quattro modalità (Auto, Snow, Sand e Mud), ampliabili a cinque con l’aggiunta della modalità Rock, che però è specifica della Renegade Trailhawk.

Versione speciale. Quest’ultima è una Renegade studiata per l’offroad estremo, che si distingue per essere più alta da terra di 20 mm (supera guadi fino a 480 mm), per le vistose piastre di protezione e i ganci traino verniciati in rosso, i paraurti specifici che permettono un angolo di attacco di 30,5 gradi, un angolo di dosso di 25,7 e un angolo di uscita di 34,3. Tra le dotazioni specifiche, la Trailhawk dispone inoltre del sistema Hill-descent Control.

Comportamento stradale. Dato per scontato il potenziale della Renegade in offroad, restano tutte da scoprire le capacità stradali, sui percorsi “normali” di tutti i giorni. In attesa di verifiche, ecco che cosa dice il costruttore: “La nuova Renegade è il primo Small Suv a utilizzare l’innovativa architettura Small Wide 4x4, con sospensioni a ruote indipendenti, ed è il primo modello Jeep a integrare il sistema di ammortizzatori anteriori e posteriori con valvola FSD (Frequency Selective Damping) Koni, che offre eccellenti caratteristiche di tenuta di strada e maneggevolezza”. Resta da verificare se saranno deliberate tarature diverse per l’Europa e l’America.

Sette motorizzazioni. Per ora non è stata ancora decisa la gamma (che varierà sui cento mercati previsti per la commercializzazione), tuttavia è certo che la Jeep Renegade potrà essere equipaggiata con quattro diversi motori a benzina della famiglia MultiAir, con due diesel Multijet di seconda generazione e un E.torQ compatibile con il sistema Flex-Fuel. Secondo le anticipazioni fornite a Ginevra, saranno 16 le combinazioni possibili per il gruppo motore-trasmissione. Oltre al già citato cambio automatico a 9 rapporti, saranno disponibili inoltre due manuali e una trasmissione a doppia frizione a secco (DDCT). Per ora la Casa non ha fornito dati su prestazioni e consumi, ma ha anticipato che “lo Start/Stop sarà di serie su tutti i modelli” e che “l’efficienza sarà al top del segmento”.

Interni molto curati. L’abitacolo della Renegade si distingue per il particolare linguaggio stilistico che i designers della Jeep hanno denominato Tek-Tonic. Dettagli solidi e funzionali si combinano dunque con forme morbide e piacevoli al tatto. Alle superfici principali, come ad esempio quella del quadro strumenti integrato, rivestito con materiali morbidi, si sovrappongono elementi funzionali dal design audace, come la maniglia di sostegno del passeggero (mutuata dalla Jeep Wrangler). Gli esclusivi fissaggi delle mascherine protettive, le finiture anodizzate, i colori suggestivi si ispirano invece alle attrezzature utilizzate negli sport estremi. Completa il look il motivo ad X che caratterizza il tetto e le luci posteriori.

Dotazioni da categoria premium. Tra gli obiettivi di FCA c’è rendere accessibili anche ai clienti del segmento Small Suv dotazioni finora riservate alle auto di categoria superiore. La Renegade disporrà dunque del sistema Uconnect Access e Uconnect radio con touchscreen e del primo display a colori di grandi dimensioni (7 pollici) del segmento. In primo piano sarà anche la sicurezza: tra i 70 dispositivi specifici, ci saranno sette airbag, l’ESC con sistema antiribaltamento elettronico, il blind-spot monitoring, gli avvisatori di pericolo collisione, la telecamera per la retromarcia ParkView con visualizzazione a griglia dinamica e tanto altro.

  • condividi l'articolo
Martedì 4 Marzo 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA