FE, sabato mattina alle 7 italiane il primo ePrix giapponese della storia. Jaguar e Porsche per il primato, Nissan per la storia
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Barclay (Jaguar): «Dispiace non correre a Roma, vogliamo tornare. È l'esempio perfetto di quello che rappresenta la FE»
ROMA – Prima le indiscrezioni, adesso la conferma: la Formula E, il circuito Fia riservato alle monoposto a batteria, sarà accompagnato da un campionato collaterale, naturalmente altrettanto ecologicamente corretto. Sarà il primo campionato mondiale per veicoli elettrici di serie. Lo ha ufficializzato il costruttore britannico a controllo indiano (Tata) Jaguar, che intende così sostenere l'avvio della commercializzazione del proprio primo modello elettrico, la I-Pace.
Il progetto verrà concretizzato a partire dalla quinta stagione, quella che scatterà alla fine del 2018 (quando è previsto anche l'avvio delle vendite della I-Pace) e che non prevederà più il cambio di vettura ai box a metà corsa. Il campionato sarà sostenuto da Jaguar Racing. La scuderia britannica ha reso noto che sarà aperto fino a 20 piloti, incluso un “Vip driver” per ciascuna delle 10 gare in calendario. «Spero che Jaguar mi consentirà di portare la mia tuta e il mio casco da corsa e magari anche di impugnare il volante», ha scherzato Alejandro Agag, Ceo della Formula E, esprimendo la propria soddisfazione per la nascita della rassegna.
Il campionato sarà non solo monomarca, ma anche monomodello, «riservato esclusivamente alle Jaguar I-Pace eTrophy da corsa», informa il costruttore. Si tratta di modelli realizzati dalla divisione Speciale Vehicle Operations della Jaguar Land Rover e le cui caratteristiche tecniche non sono ancora state ufficializzate. La competizione sarà articolata su dieci gare che si disputeranno nelle stesse città e sugli stessi tracciati che ospitano la Formula E.
«Sono felice che per la quinta stagione il nostro programma si arricchirà di nuove gare», ha aggiunto Agag. «Il trofeo aumenterà il livello d’intrattenimento per gli spettatori tra le due sessioni e sarà un ulteriore testimonianza dei progressi tecnologici e delle prestazioni raggiunte dai sistemi elettrici», ha concluso.
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