Ferrari, Sainz più forte di Leclerc. E il mercato piloti s'infiamma per lui: Audi, Mercedes o Red Bull
Sainz: «Ho parlato con tutti i team, per il 2025 tutte le opzioni sono ancora aperte»
GP di Shanghai, prove libere: Stroll e Piastri i più veloci, poi le Red Bull. Ferrari in difficoltà
SCARPERIA - «La Formula 1 fa parte della storia della Ferrari e ho tutte le intenzioni di proteggerne il suo coinvolgimento, ma non lo si può fare a qualsiasi costo e solo per ragioni commerciali. Se facciamo le cose per bene sono disposto a parlare di tutto, ma se la facciamo diventare una cavolata con interessi solo commerciali non mi interessa per niente».
Così il presidente del Cavallino Rampante, Sergio Marchionne, che oggi è intervenuto alle “Finali Mondiali Ferrari” in svolgimento all’autodromo del Mugello, ha commentato l’idea di voler stravolgere i weekend di gara racchiudendo tutta l’attività agonistica al sabato e domenica e permettendo solo in alcuni circuiti del mondiale di svolgere prove libere al lunedì.(«Uno dei motivi principali per cui sono andato ad Austin la scorsa settimana - ha proseguito Marchionne - è stato per incontrare quelli di Liberty - i gestori dei diritti della classe regina - ai quali ho confermato di concordare con loro sull’intenzione di ridurre i costi nella gestione della Formula 1.
La cosa più importante, e l’ho detto anche a Ross Brown che ha una lunghissima storia in F1 e in Ferrari, è che snaturare la Formula 1 per ragioni commerciali è sbagliato. Se tutto questo non verrà rispettato, e non vuole essere una minaccia, l’interesse della Ferrari a rimanere nel circus andrà a diminuire. C’è un aspetto molto nobile nella F1 che è quello che è uno sport diverso dagli altri non lo possiamo commercializzare. Se verrà fatto questo - ha concluso il presidente - noi ce ne andiamo, non ci interessa».
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