ROMA – La Cina riporta un pilota italiano in Formula E. La scuderia Nio (già NextEv) ha ingaggiato il piemontese Luca Filippi, che ha già guidato la monoposto a zero emissioni nel corso dei test ufficiali di Valencia. Il 32enne arriva così alla Formula E dove prima di lui avevano corso Jarno Trulli, Vitantonio Liuzzi e Michela Cerruti.

In realtà sia il campione del mondo in carica, Lucas di Grassi, sia Josè Maria Lopez (già fuori dal circuito dopo un anno con la Ds Virgin) hanno anche il passaporto italiano. Filippi ha una vasta esperienza nel motorsport che va dalla GP2 (quarto assoluto nel 2007) alla Formula 3000 (vittoria finale nel 2005), dalla Formula Renault alla Auto GP fino all'IndyCar. «È un nuovo mondo per me e anche un nuovo sistema di corse orientato al futuro, ricco di talento e di tecnologia pulita», aveva commentato l'italiano.

Come quasi tutti gli assi del volante, anche la guida di Savigliano ha cominciato a gareggiare sui kart. La sua “prima volta ufficiale” in pista risale all'età di 8 anni. Anche Filippi è fra quelli che ha solo avvicinato la Formula 1: a fine 2005 aveva guidato una delle monoposto della Minardi. La Honda lo nomina collaudatore ufficiale nel 2008, che poi diventa anche l'ultima stagione della casa giapponese nella classe regina del motorsport.

E se fosse per Giancarlo Minardi, l'ex proprietario dell'omonima scuderia, Filippi (oltre a Davide Rigon) sarebbe già in Formula 1. Ma con i “se” non si va lontano, anche perché la scuderia è stata venduta. Adesso, a 32 anni, per il pilota piemontese comincia una nuova avventura in un campionato che guadagna importanza e che impegna grandi nomi del motorsport.