Una sala prova motori dell'ex VM di Cento vicino Ferrara

Contratto Fiat per i 1.200 della VM
Restano i 18 turni e subito 20 assunti

di Diodato Pirone
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CENTO (Ferrara) - Sarà un ingresso soft nel contratto Fiat quello dei 1.200 dipendenti della ex VM di Cento, la prestigiosa azienda di motori diesel che da novembre è stata acquisita al 100% dal Lingotto. E' questo il risultato di quattro giorni di trattativa, inframezzata venerdì scorso da due ore di sciopero della Fiom che da quel momento non ha più partecipato al confronto, fra gli uomini del Lingotto e i sindacati Fim, Uil, Fismic e Ugl, firmatari del contratto Fiat. Contratto che, com'è noto, è diverso da quello Federmeccanica-Confindustria.

Le novità più rilevanti sembrano tre. Primo: nonostante il contratto Fiat preveda la suddivisione del lavoro su 17 turni settimanali (sabato sera escluso) suddivisi in tre turni giornalieri di 7 ore più 1 ora di pause e mensa pagate, in VM si continuerà a lavorare su 18 turni settimanali di 7 ore e 50 minuti l'uno (pause comprese) pagati 8 ore e 20 minuti. I turni saranno suddivisi fra quattro squadre così come previsto da una vecchia intesa del 2013. Fiat insomma ha accettato di non cambiare la turnazione ex VM - che è più costosa di quella in vigore negli altri stabilimenti del gruppo - perché consente di sfruttare maggiormente i macchinari. E l'ex VM ha bisogno di produrre al massimo perché non riesce a soddisfare la domanda dei suoi potenti diesel destinati alla Maserati e, soprattutto, agli stabilimenti americani della Chrysler.

Secondo: proprio in virtù di questa forte domanda saranno effettuate nel giro di poche settimane un'altra ventina di assunzioni. Non è chiaro, però, cosa succederà per un altro centinaio di assunzioni che erano previste, entro il 2015, sulla base degli accordi del 2013 e che si dovrebbero aggiungere alle 160 già effettuate finora. Fiat ha dichiarato, prima di prendere impegni precisi, di aver bisogno di tempo per valutare gli andamenti produttivi e le relative necessità occupazionali.

Terzo punto: per ora le pause, più lunghe di quelle di altre fabriche Fiat, non saranno toccate. Saranno costituite delle commissioni che studieranno il problema mano a mano che nello stabilimento sarà applicato il sistema ergonomico della Fiat che si chiama Ergo-UAS, destinato a misurare la fatica nelle varie stazioni di montaggio per distribuirla il più equamente possibile lungo la linea. Il Lingotto, infine, ha confermato che ai lavoratori ex VM saranno riconosciute le stesse retribuzioni, indennità comprese, che percepivano quando non erano dipendenti Fiat. Infine i dirigenti del Lingotto hanno sottolineato, senza fornire dettagli che saranno ufficializzati il 6 maggio con il nuovo piano produttivo di Fiat Chrysler, che lo stabilimento di Cento sarà chiamato a fornire motori per i prossimi modelli in poduzione in Italia, sia a Melfi per il marchio Fiat che per le Alfa Romeo che saranno prodotte a Cassino.

Secondo Sandra Rizzo, segretaria provinciale della Fim-Cisl: «Si tratta di un buon avvio di confronto. Sarebbe stata un'ottima cosa se avessimo avuto interlocutori con le prospettive e le capacità di Fiat in altre vertenze della nostra provincia che invece vedono aziende chiudere o ritirarsi». E la Fiom? Ieri ha tenuto assemblee non retribuite in un locale nei pressi della fabbrica. Per il sindacato guidato da Maurizio Landini il passaggio al contratto del Lingotto, che chiude una serie di accordi sindacali in vigore in VM fin dal 1971, porterà ad un forte peggioramento delle condizioni di lavoro interne allo stabilimento.

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Mercoledì 26 Marzo 2014 - Ultimo aggiornamento: 22:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA