L'Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde

Alfa Romeo, una Giulietta molto speciale:
la Quadrifoglio Verde ha il motore della 4C

di Sergio Troise
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BALOCCO - In attesa che decolli il mega piano di rilancio annunciato da Marchionne per l’Alfa Romeo (sbarco in America e 400.000 unità vendute nel 2018, contro le 74.000 del 2013), il glorioso Biscione aggiorna verso l’alto la gamma attuale, lanciando sul mercato la versione Quadrifoglio Verde della Giulietta, modello di punta del marchio: un’operazione prevista sin dal marzo scorso, quando l’auto venne presentata in anteprima mondiale al Salone di Ginevra.


Svolta nel segno della tradizione. La Giulietta Quadrifoglio Verde è, tanto per intendersi, ciò che la GTI rappresenta per la Golf. Dunque una versione sportiva del modello standard, in grado di esaltare le prestazioni e il piacere di guida. Il tutto nel segno di una tradizione inimitabile qual è, appunto, quella dell’Alfa, che dall’inizio del secolo scorso adotta il quadrifoglio come simbolo di sportività. La prima vettura ad esibirlo fu, nel 1923, l’Alfa RL di Ugo Sivocci, noto come “l’eterno secondo”, che vinse la 14ma edizione della Targa Florio dopo aver scelto il quadrifoglio come portafortuna (qualche mese più in là sarebbe morto a Monza dopo aver perso il fatidico amuleto…). Da allora tutte le Alfa da competizione sono contraddistinte da questo emblema portafortuna: un distintivo inconfondibile, che a partire dagli anni 60 ha caratterizzato modelli entrati nel mito, come Giulia, GTA, 33.

Tanta potenza, ma non solo. La Giulietta Quadrifoglio Verde adotta il poderoso 1750 turbo a iniezione diretta della supercar Alfa 4C: basamento in alluminio, doppio variatore di fase continuo, potenza di 240 cv (137 cv/litro) e coppia di 340 Nm (l’80% già a 1800 giri) sono le caratteristiche fondamentali di questo propulsore degno erede della tradizione dei grandi motori del Biscione, e già rispondente alla futura normativa Euro 6. In quest’ultimo aggiornamento il 4 cilindri della Giulietta si segnala non solo per il sound inconfondibile, ma soprattutto per la capacità di girare senza esitazioni ai bassi regimi, dunque nel traffico dei percorsi urbani, e di salire in progressione fino ai 6500 del limitatore, regalando a chi si trova al volante la piacevolissima sensazione di guidare una vera Alfa. E dunque un’auto ad alte prestazioni, capace di un’accelerazione 0-100 in 6 secondi (tra gli optional c’è per la prima volta sulla Giulietta anche il launch-control) e di una velocità massima (ove consentito) di 244 km/h. Ciò detto, i consumi sono calati del 10%, e nel ciclo misto possono bastare 7,0 litri/100 km (appena 5,2 su percorsi extraurbani), con CO2 a 166 gr/km.

Test sulla pista di Balocco. Per provare a fondo le qualità dinamiche della nuova Giulietta Quadrifoglio Verde abbiamo girato sulla storica pista di collaudo dell’Alfa Romeo. A dire il vero ci saremmo aspettati un lavoro più in profondità sull’assetto, che è stato ribassato ma non troppo indurito. Una regolazione più rigida avrebbe ridotto ulteriormente il rollio, contenuto il coricamento in appoggio e reso più immediati gli inserimenti in curva. Invece, pur posizionando la levetta del Dna in modalità di guida Dynamic (la più sportiva delle tre possibili, in alternativa alla Normal e alla Allweather, adatta a fondi scivolosi) si ha la sensazione che nella ricerca del compromesso ideale tra sportività e comfort, quest’ultimo aspetto abbia condizionato non poco gli ingegneri. Probabilmente una scelta giusta, visto che la Giulietta QV resta una classica compatta a 5 posti, adatta all’uso quotidiano, con un normale McPherson all’anteriore e sospensioni mukltilink al retrotreno. Ciò detto, vale la pena riconoscere, comunque, che il differenziale autobloccante elettronico Q2 tiene bene sotto controllo la trazione ed evita gli eccessi di sottosterzo quando si scarica la potenza, soprattutto in uscita di curva. Ottimi i freni, forniti dalla Brembo, con pinze rosse bene in vista, e finalmente a punto il cambio a 6 marce doppia frizione a secco TCT con comandi al volante: i paddles sono in verità un po’ troppo piccoli, ma i passaggi di rapporto sono veloci e in scalata l’effetto doppietta regalato dall’Intake Engine Sound, cioè il nuovo sistema di aspirazione che enfatizza il tipico sound rotondo e pieno dei propulsori Alfa Romeo, regala sensazioni piacevoli, che richiamano il rombo della 4C e di certe Alfa (a carburatori) del passato.

Estetica ritoccata nei dettagli. L’aspetto esterno della Giulietta QV è stato modificato qua è là, con piccoli interventi che riguardano la presa d’aria anteriore con griglia a nido d’ape, i retrovisori esterni in tinta alluminio, gli scudetti con il quadrifoglio collocati sui parafanghi, i batticalcagno con logo QV, il doppio terminale di scarico, le minigonne sotto le portiere, lo spoiler posteriore all’estremità del lunotto. In coda c’è anche una paratia a forma di estrattore, ma svolge solo una funzione estetica. Bello il disegno dei cerchi in lega, mentre all’interno si fanno notare materiali di qualità, una strumentazione completa, i sedili avvolgenti in pelle e alcantara (a richiesta solo in pelle e con regolazioni elettriche) e la pedaliera racing in alluminio. Tra le dotazioni di serie c’è il climatizzatore bizona, mentre mancano i sensori di parcheggio, stranamente inseriti nella lista degli optional a pagamento. Stranissimo, in questo ambito, anche l’obbligo di pagare come extra vernici semplici come il bianco e il rosso. Di ispirazione americana, invece, la scelta di dotare il cassettino porta oggetti e il vano centrale posteriore di uno spazio portalattine refrigerato.

Tiratura limitata. Per la Giulietta Quadrifoglio Verde l’Alfa Romeo ha annunciato un prezzo interessante, di 34.250 euro. Con orgoglio, il responsabile del marchio per Europa, Africa e Medio Oriente, Louis Carl Mignon, ha rivelato che il grande impatto avuto sul pubblico dopo la presentazione a Ginevra ha favorito già 600 ordini al buio. Intanto, è stato deciso di affiancare alla Giulietta QV una versione speciale a tiratura limitata denominata Launch Edition, dotata cioè del sistema di partenza assistita per accelerazioni brucianti. In questo caso c’è qualche dotazione in più e il prezzo sale a 38.750 euro.

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Domenica 29 Giugno 2014 - Ultimo aggiornamento: 03-07-2014 22:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA