La Mercedes Ponton, uno dei gioielli della Stella esposti a Padova

Auto d'epoca, Padova diventa la capitale
mondiale: in mostra il meglio della storia

di Sergio Troise
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PADOVA - Tredici case automobilistiche presenti in forma ufficiale, 1600 espositori (il 30% stranieri), 600 ricambisti, 4000 auto in vendita, 25 appuntamenti tra concorsi, sfilate, workshop e una smisurata quantità di ricambi, oggetti di modernariato e pezzi rari in esposizione; diecimila i biglietti andati a ruba nella prevendita online.

Tutto questo è Auto e Moto d’Epoca, vero e proprio salone del motorismo storico in corso a Padova fino a domenica 26 ottobre. Un appuntamento da non perdere per gli appassionati del settore, che nel 2013 visitarono la fiera padovana in 74.000, ma quest’anno saranno certamente di più. “La passione per l’auto – osserva Claudio Baccaglini, numero uno dell’organizzazione – è più viva che mai. Lo hanno compreso anche le case, tanto è vero che quest’anno hanno aderito alla nostra manifestazione tredici grandi marchi, aprendo un ponte tra passato, presente e futuro”.

Una vetrina sulla storia. Ognuna delle case presenti alla Fiera di Padova ha un valido motivo per esserci. Il 2014 è per la Maserati il centenario dalla fondazione; l’Alfa Romeo celebra i 60 anni della Giulietta Sprint; Porsche festeggia i 40 anni della 911 Turbo; Volkswagen i 40 della Golf; Peugeot i 30 di Turbo 16; Toyota i 20 del Rav4 e i dieci anni del club dedicato al 4x4 più venduto degli ultimi quattro lustri. Negli stand si respira dunque un’atmosfera particolare, sospesa tra ieri e oggi, con le auto del passato a testimoniare una storia che continua attraverso l’evoluzione dello stile e della tecnica. Un bel vedere, non c’è che dire. Ma anche un’occasione per gettare lo sguardo su ciò che tanti appassionati non hanno ancora approfondito: lo stand della Tesla, specialista in auto elettriche ad alte prestazioni, sembra che sia stato allestito proprio per questo.

Abarth celebra la 695. Nello stand della casa dello scorpione vengono affiancate la mitica bicilindrica degli anni 60/70 (un esemplare del 1970 è stato messo a disposizione da un collezionista privato) e l’attuale 695 Biposto. Unite dal nome, sono in realtà due auto molto diverse. La prima, derivata dalla Fiat 500 dell’epoca, aveva un piccolo bicilindrico di 689 cc montato in posizione posteriore e sviluppava a stento una quarantina di cavalli; la seconda, con motore e trazione anteriori, adotta un 1.4 Turbo da 190 cv, il più potente mai installato su una Abarth stradale. Insieme, comunque, “raccontano” la storia del marchio, da sempre votato esclusivamente alla sportività.

Alfa in primo piano. Dalla collezione del Museo di Arese, la casa del Biscione ha portato a Padova due preziosi esemplari che hanno fatto la storia dell’automobilismo sportivo del secolo scorso: la P2 Gran Premio del 1924 e la 8C 2300 tipo Le Mans del 1931. Al loro fianco due vetture unite dal medesimo nome: la Giulietta Sprint del 1954 e quella appena presentata al Salone di Parigi. Anche in questo caso, due auto diverse (l’una coupè 2+2, l’altra compatta due volumi 5 posti/5 porte). Ma il fil rouge tra passato e presente non s’è spezzato. E in casa Alfa Romeo hanno trovato comunque un modo per rendere omaggio alla capostipite di un’intera classe di automobili.

I cento anni di Maserati. La casa del Tridente ha dedicato il 2014 alle celebrazioni del centenario. Tra le tante, anche la partecipazione ad Auto e Moto d’Epoca di Padova, dove la casa modenese è presente attraverso la sua dependance “Maserati Classiche”, con tre vetture di notevole valore storico: una rarissima A6GCS/53 Berlinetta del 1954, una Mistral Spider del 1964 e una Bora del 1971. Oltre alle affascinanti vetture del passato, il presente è rappresentato dalla Ghibli SQ4, la vice ammiraglia sportiva della gamma attuale, con la quale è stata avviata una entusiasmante risalita sui mercati internazionali.

Aston Martin a sorpresa. Il glorioso marchio britannico (controllato dal gruppo italiano Bonomi) è forse uno dei principali interpreti del legame tra passato e presente. E in esposizione ci sono infatti auto come la DB4 Superleggera del 1960 (l’esemplare esposto è appartenuto alla famiglia Savoia) e le moderne Vanquish Volante e Vantage N430.

Porsche festeggia la 911 Turbo. Reduce dalle recenti celebrazioni in Sicilia, dove si sono svolti il Raid dell’Etna e il Porsche Tribute, la filiazione italiana della casa tedesca festeggia a Padova i primi 40 anni della versione turbo del suo modello di punta. L’auto, presentata nel 1973 al Salone di Francoforte, arrivò sul mercato l’anno dopo, aprendo la strada ad una intera generazione di sportive sovralimentate. Difficile da guidare, quella prima turbo impose l’apertura della Porsche Driving School, un modo per “allenare” i clienti a domare i tanti cavalli a disposizione (all’epoca 260, oggi ben oltre 500). Nello stand della Porsche, dunque, in primo piano la 911 Turbo, ma anche tanti altri modelli e alcune rarità come la Carrera 906/6 proveniente dalla collezione del Porsche Museum di Stoccarda, a ricordo delle imprese sportive del marchio, non ultimo il record di vittorie assolute alla Targa Florio (11).

Una festa anche per Mercedes Italia. La filiazione italiana della casa tedesca ha appena tagliato il traguardo di 1,5 milioni di auto vendute nel nostro Paese. E ha deciso di celebrare l’evento a Padova. Nell’occasione viene annunciata l’apertura a Milano, nel 2015, del primo Classic Center Partner. Inoltre Mercedes lancia la garanzia FirstHand Classic, unica nel suo genere, riservata a vetture con oltre 20 anni di vita.

I 20 anni del Registro Italiano Volvo. La casa svedese cura da sempre il settore heritage, e a Padova ha portato tre capolavori della propria produzione: una PV544 del 1965 (utilizzata da Ivan Capelli in due edizioni della Winter Marathon); una rara P1800 Jensen del 1961 e un bellissimo esemplare di 1800 ES, una delle icone assolute dello stile Volvo.

A stabilire un ponte ideale e reale con il presente e il futuro, Volvo Italia ha portato inoltre una V60 Diesel Plug-In Hybrid, uno dei modelli più avanzati, che illustra lo stato dell’arte della tecnologia ibrida applicata a motori a gasolio.

I club della passione. Oltre alle Case ufficiali, sono presenti alla rassegna padovana i principali registri di marca e numerosissimi club di appassionati, la maggior parte federati all’ASI, l’Automotoclub Storico Italiano, che tra l’altro ha organizzato anche un concorso, “La più bella sei tu”, che trasforma i visitatori della fiera in veri e propri giudici delle auto più affascinanti. Tra le tante, vale la pena sottolineare la presenza di una Giulietta Spider disegnata da Franco Scaglione per Nuccio Bertone nel 1955. L’Alfa Romeo la bocciò, preferendo la proposta di Pininfarina, giudicata più adatta alla produzione di serie. L’esemplare firmato Bertone rimase dunque un prototipo. Dimenticato per anni, ora è di proprietà del noto collezionista di “pezzi unici” Salvatore Lopresto, ed è visibile a Padova nello stand dell’ACI.

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Venerdì 24 Ottobre 2014 - Ultimo aggiornamento: 01-11-2014 20:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA