Una fabbrica di auto

Auto, in Europa vendite in crescita (6,5%)
ad ottobre per il 14° mese consecutivo

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BRUXELLES - Le immatricolazioni di auto ad ottobre nell'Ue sono aumentate del 6,5%, rispetto ad un anno fa, a 1.072.837 unità vendute. Si tratta del quattordicesimo mese consecutivo di crescita. I dati sono stati diffusi dall'Acea, l'Associazione europea dei produttori di auto.

La forte crescita delle immatricolazioni di auto ha prevalso nella maggior parte dei principali mercati, Spagna (+26,1%), Regno Unito (+14,2%), Italia (+9,2%) e Germania (+3,7%), portando ad una ripresa (+ 6,5%) in tutta la regione. Solo un leggero calo si è registrato in Francia (-3,8%) rispetto allo stesso mese di un anno fa. Da gennaio a ottobre, le nuove immatricolazioni di autovetture nell'Ue hanno raggiunto le 10.645.907 unità.

Il mercato delle autovetture Ue è in aumento (+6,1%) rispetto ai primi dieci mesi del 2013, grazie alla crescita significativa registrata in Spagna (+18,1%) e nel Regno Unito (+ 9,5%). Allo stesso modo sono cresciute anche in Italia (+4,2%), Germania (+3%) e Francia (+ 1,4%). «Il mercato dei 28 paesi dell'Europa + Efta è positivo per il quattordicesimo mese consecutivo, grazie alla spinta al rinnovo del parco da parte di mercati come Gran Bretagna e Spagna. Anche l'Italia ha mostrato in ottobre segni di vitalità, pur se ancora su livelli di insufficiente sostenibilità per la onerosità dei costi di gestione dell'auto, che influenzano la stagnazione nell'acquisizione contratti». È il commento di Romano Valente, direttore generale dell'Unrae, l'Unione dei costruttori di auto esteri in Italia, ai dati delle immatricolazioni Ue.

«In questo contesto - conclude Valente - l'Unrae chiede per l'Italia una maggiore considerazione del diritto ad una mobilità accessibile, fiscalmente meno onerosa per gli automobilisti». «Il recente recupero del mercato dell'Unione Europea non è certo dovuto alla situazione economica dell'area, che sembra farsi sempre più difficile. La causa della moderata ripresa del mercato dell'auto dell'Unione va invece ricercata nel fatto che dopo sei anni di cali si sta scaricando sul mercato una quota della domanda di sostituzione rimasta insoddisfatta dal 2008 al 2013». È il commento di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, ai dati sulle immatricolazioni auto nella Ue.

«Questa situazione interessa anche il mercato italiano che, dopo un calo del 48% sul 2007, nel 2014 sta facendo registrare una ripresina che sembra destinata ad una contenuta accelerazione negli ultimi mesi dell'anno», conclude Quagliano. Anfia prevede una chiusura d'anno attorno ai 13 milioni di unità per il mercato dell'auto europeo (+4,9% circa rispetto al 2013), il primo segno positivo dopo quattro anni consecutivi di calo. Così il presidente di Anfia, Roberto Vavassori, che commentando i dati sulle immatricolazioni di ottobre in Europa ha anche stimato per l'Italia, «dopo 6 anni di segno meno, una inversione del trend a fine 2014, con un incremento delle immatricolazioni tra il 3,6% e il 4%, per un totale di circa 1.356.000 unità».

Secondo Vavassori, «questo segnale di moderata ripresa va incoraggiato con interventi di rilancio della domanda, in primis una seria riforma della fiscalità che opprime privati e imprese, anche al fine di rinnovare un parco circolante dall'età media sempre più elevata: 9,5 anni a fine 2013 contro i 7,5 di fine 2003». «I cinque maggiori mercati dell'Unione Europea sfiorano le 813.000 nuove immatricolazioni in ottobre e gli 8,07 milioni di unità nel progressivo 2014, rappresentando il 73% circa del totale immatricolato», aggiunge Vavassori, rilevando che tutti i mercati, tranne la Francia (-3,8%) registrano un segno positivo a ottobre, a partire da un'ulteriore crescita a doppia cifra della Spagna (+26,1%), accelerata dall'esaurimento, proprio a fine ottobre, dei fondi del piano di incentivi Pive e da un analogo ottimo risultato del Regno Unito (+14,2%), che riporta l'incremento mensile più alto dopo quello dello scorso marzo (+18%).

Seguono Italia a +9,2%, con circa 10.500 immatricolazioni in più rispetto a ottobre 2013, grazie alla buona performance delle auto ad alimentazione alternativa, che chiudono ottobre 2014 a +39%, con una quota del 18,6% (14,6% un anno fa), e Germania (+3,7%), con un rialzo un pò più contenuto rispetto a quello di settembre (+5,2%). Soffermandosi sull'Italia Anfia osserva in particolare che la ripresa dell'inflazione nel nostro Paese in ottobre è in buona parte dovuta al ridimensionamento delle flessioni tendenziali dei prezzi dei beni energetici regolamentati, mentre, a livello congiunturale, contribuiscono a contenere il rialzo i cali dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, i carburanti (-0,9%).

In particolare il prezzo della benzina diminuisce su base mensile dell'1,2% e dello 0,8% annuale, dopo -2,5% a settembre, quello del gasolio rispettivamente dell'1,1% e del 3,5%. I prezzi degli altri carburanti, a seguito del ribasso del Gpl, diminuiscono dello 0,9% su base mensile e del 5% su base annua (da -4,1% a settembre). Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 65.377 unità in ottobre (+8,4%), con una quota di mercato al 5,9% (5,8% un anno fa). Andamento positivo, nel mese, per tutti i marchi: Fiat (+5,2%), Lancia/Chrysler (+3,9%), Alfa Romeo (+4%) e Jeep (+74%). Nei primi dieci mesi le vendite si attestano a 653.809 unità (+3,1%) con segni positivi per i marchi Fiat (+2,5%) e Jeep (+50,5%).


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Martedì 18 Novembre 2014 - Ultimo aggiornamento: 20-11-2014 04:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA