VERONA - Le auto che usiamo tutti i giorni sono ben oltre a quanto, negli Anni '60, s'ipotizzava per i veicoli del 2000. Le prestazioni di quelle sportive sono vicine se non superiori a quelle degli aerei. L'elettronica di controllo (Abs e Esp) è diffusa su tutti i modelli, compresi quelli di fascia bassa.

Navigatori, cruise control e altri sistemi di aiuto e assistenza alla guida eliminano stress e aumentano la sicurezza. Eppure nell'ultimo mezzo secolo c'è qualcosa, nel mondo delle quattro ruote, che non è cambiato e che ha sfruttato solo minimamente il progresso della tecnologia, non adeguandosi così ai contestuali mutamenti della società: il modo di vendere le automobili.

«E dire che i clienti sono invece al passo con i tempi - afferma Massimo Borio, ideatore di Dealer Evolution assieme a CrowdM agenzia di digital&social marketing - come dimostra il fatto che l'82% dei compratori usa un motore di ricerca quando vuole cambiare auto o trovare una concessionaria da visitare e addirittura il 91% dei clienti consulta i social media nei suoi processi di acquisto».

Dealer Evolution punta a “scardinare” le abitudini di un tempo e a far sparire modalità di approccio al cliente e di gestione del rapporto e delle trattative che sono quelli dei tempi in cui non esistevano nemmeno i fax e i preventivi si scrivevano a penna su un foglietto. Questa innovativa piattaforma per la gestione “chiavi in mano” del marketing e dei servizi per i concessionari auto - che verrà presentata al DealerDay di Verona in programma dal 21 al 23 aprile - si propone di rivoluzionare l'approccio al marketing della Rete, consentendo di organizzare e gestire al meglio le attività di marketing e comunicazione con soluzioni adatte ad ogni dimensione di business e basate su moduli di servizi personalizzabili.

«Il mondo dell'auto fa ancora fatica ad entrare e gestire il passaggio che è legato alla modificazione della natura del marketing - spiega Borio, che vanta oltre 30 anni di esperienza nel settore di cui 15 come direttore marketing e comunicazione in Citroen Italia - che si è profondamente modificata passando da una funzione di comunicazione primaria ad un luogo dove i consumatori si contattano, entrano da diverse entrate e ognuno vive la stazione con i propri tempi e percorsi.

«Oggi il marketing chiede alle aziende di far vivere la “customer experience” - sottolinea Borio - e per farlo l'azienda deve dotarsi di un team marketing che sappia miscelare creatività, conoscere i nuovi strumenti digitali e social, sia costantemente aggiornato e capace di ascoltare e coinvolgere il cliente». L'idea è nata da una ricerca effettuata su 1.315 concessionari di 17 Case automobilistiche, da cui emerge una grande potenzialità di miglioramento delle vendite per gran parte dei concessionari, a patto che si dimostrino in grado di superare le difficoltà di gestione del marketing.

Spiega ancora Borio: «Per la natura del prodotto altamente tecnologico e per i suoi alti costi di sviluppo e realizzazione, i costruttori si sono concentrati, con grandi successi, sulla modernizzazione dei modelli e dei motori. Ma non sempre il cliente ha modo di verificare questi progressi, perché la customer experience di chi vuole comprare un'auto si concretizza solo in pochi casi con il test drive. Dealer Evolution punta dunque ad aiutare i concessionari nella gestione quotidiana tenendo conto che oggi è necessario essere presenti con una struttura digitale idonea anche per dispositivi mobili e avere un sito costantemente aggiornato.

Ma occorre anche presidiare con efficacia Facebook, investire in Google Adwords, fare campagne di email marketing. In poche parole offrire ai clienti una customer experience positiva e bella. Una dominazione digitale che richiede aggiornamenti professionali che spesso il concessionario affronta con mezzi non aduegati e personale inesperto o formato sul campo, privo dunque di un fondato background nel marketing».