Un agente della Polstrada effettua un controllo allo spessore del battistrada

Esodo, la lezione della Polstrada:
sono le gomme a fare la differenza

di Giampiero Bottino
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VIZZOLA TICINO - Provare per credere. Se solo fosse un'idea ragionevolmente realizzabile. Peccato non sia pensabile coinvolgere la generalità degli automobilisti nell'istruttiva esperienza che abbiamo avuto modo di provare a Vizzola, sede dello splendido centro prove Pirelli immerso nella rigogliosa natura del Parco naturale del Ticino.


Le diverse configurazioni di tracciati e fondi stradali su cui un agguerrito team di tecnici e collaudatori mette a punto le gomme - spesso realizzate su misura per le auto che le adottano come primo equipaggiamento - dell'azienda italiana, protagonista assoluta nelle forniture a vetture di alta gamma e altissime prestazioni, sono state teatro di un evento organizzato in collaborazione con la Polizia Stradale e finalizzato a evidenziare il ruolo degli pneumatici per quanto riguarda la sicurezza.

Un'importanza fondamentale, anche se troppo spesso trascurata dagli automobilisti, che per pigrizia e ignoranza si dimenticano di riservare la dovuta attenzione all'unico punto di contatto tra l'automobile e il terreno, il componente che ha il delicato compito di trasferire al suolo, con la massima precisioni e affidabilità, gli impulsi degli organi meccanici. Ed è ovvio che qualsiasi cosa ostacoli il corretto trasferimento mette a rischio la sicurezza della vetture e dei suoi occupanti.

Eppure i dati presentati nell'occasione dalla Polizia Stradale evidenziano la crescita della "distrazione" degli automobilisti italiani, anche a causa della crisi e della conseguente "spending revue" personale. I controlli effettuati dalle pattuglie nel 2013 hanno permesso di accertare 30.246 infrazioni, mentre ne sono state rilevate 12.571 nei primi cinque mesi di quest'anno.

La tendenza a risparmiare sulla sicurezza è sembrata accelerare sulla base dei 10.000 controlli effettuati in un mese, a partire da metà maggio, in 6 regioni (Trentino-Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Puglia) nelle quali sono immatricolati complessivamente 11,7 milioni di veicoli, più del 31% del circolante italiano. Gli agenti hanno accertato in oltre il 3% dei casi, rispetto al 2,7% del 2013, la spessore del battistrada era inferiore al limite minimo - già insufficiente per garantire un comportamento adeguato delle gomme - di 1,6 mm previsto dalla legge.

Ancora più elevata (4,35% rispetto al 3%) la percentuale di auto che viaggiavano con almeno uno pneumatico visibilmente danneggiato, mentre è salito dall'1,9% fin quasi a sfiorare il 4% il peso delle vetture equipaggiate con pneumatici non omologati. Mentre le gomme non conformi alla carta di circolazione sono cresciute dallo 0,85 al 3,36%, quasi a sottolineare la ricerca di coperture meno costose, ma anche meno adeguate, rispetto a quelle previste dal costruttore.

L'usura e i danni provocati per esempio dall'urto contro il cordolo del marciapiede sono troppo spesso sottovalutati da chi non pensa che le gomme lisce (o quasi) sono alla base della maggioranza dei tamponamenti, visto che il battistrada consunto può addirittura raddoppiare gli spazi di frenata. Rischi analoghi, con in più l'aggravante dell'appesantimento dei consumi, si possono correre quando la pressione - altra grande dimenticata dagli automobilisti italiani - è inferiore al livello prescritto dal costruttore (e indicato dalle etichette collocate in genere sui montanti delle portiere).

Tante problematiche spesso trascurate, di cui abbiamo potuto renderci conto di persona sulle piste di Vizzola, alla guida di coppie di vetture identiche ma con diverse situazioni di gommatura che hanno evidenziato - soprattutto sul bagnato - comportamenti radicalmente diversi. Lo slalom, la frenata, il giro in circuito, l'acquaplaning, la tenuta su strada: in tutte le prove le gomme imperfette - che fossero sgonfie, usurate, o di tipo differente tra in due assi - hanno mostrato reazioni inadeguate, molto pericolose qualora si manifestassero nel traffico reale. Senza contare il rischio di incorrere nelle legittime (ed educative) sanzioni della Polstrada.

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Domenica 13 Luglio 2014 - Ultimo aggiornamento: 25-07-2014 08:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA