Enzo Ferrari (a sinistra) con Ingrid Bergman e Roberto Rossellini

Ferrari, una California T ispirata alla
Bergman e alla Kennedy seduce Shanghai

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SHANGHAI - La Ferrari California T “Tailor Made” ed ispirata all'attrice Ingrid Bergman e alla indimenticata Jacqueline Kennedy, è una delle grandi protagoniste del Salone di Shanghai in pieno svolgimento.

Un'auto davvero unica, perché realizzata con l'artigianalità che la Casa di Maranello propone con il proprio programma di vetture 'su misura', ma anche per il forte legame che un suo elemento (il colore Grigio Ingrid) ha con il passato dell'Azienda. Un balzo all'indietro nel tempo di 61 anni permette infatti di “incontrare” il grande regista Roberto Rossellini e sua moglie Ingrid Bergman, seduti a tavola con Enzo Ferrari. Per la Casa di Maranello Rossellini è un ottimo cliente, in quanto possiede una importante collezione di Ferrari da corsa (l'azienda aveva allora l'abitudine di venderle appena dismesse dalle competizioni) tra cui una 166, una 212, una 250 Mille Miglia e una 375 MM.

È la primavera del 1954 e Rossellini acquista dal Drake una seconda 375 MM da corsa telaio #0402AM di colore rigorosamente Rosso Corsa. Un banale incidente stradale fa finire però il bolide contro un albero e l'auto torna a Maranello per sistemare telaio e carrozzeria. Ecco entrare in scena, in questa fase, l'idea di regalare una Ferrari “Tailor Made” alla moglie Ingrid Bergman, con una carrozzeria più adatta all'uso quotidiano ed anche elegante come un capo di sartoria.

La vettura viene dunque rifatta completamente da Scaglietti e diventa la prima Ferrari della storia con destinazione diversa da quella delle competizioni. Le forme, realizzate in lamiera d'alluminio che comporta un anno di lavoro, sono seducenti e la verniciatura - in una tonalità di grigio metallizzato scelto personalmente da Ingrid Bergman - ne esalta l'eleganza. Arriva invece dagli Anni '60 il riferimento a Jacqueline Kennedy, visto che la selleria della Ferrari California T “Tailor Made” esposta a Shanghai riprende la tipica trapuntatura dei divani e delle poltrone delle residenze dei Kennedy e che, nel 2006, hanno ispirato la collezione “Kennedee” disegnata da Jean-Marie Massaud per Poltrona Frau.

«Il concetto di personalizzazione sta crescendo - racconta Andrea Bassi, responsabile del reparto speciale “Tailor Made” a Maranello, in un servizio pubblicato su Ferrari Magazine - sia nel mercato di massa sia in quello del lusso. Poiché è parte del patrimonio della Ferrari sin dall'epoca della creazione del coaching, non sorprende che noi siamo all'avanguardia. Naturalmente, i clienti possono rimanere all'interno di quei parametri originali se lo desiderano, ma certamente non sono limitati a esso. Preferiamo pensare a loro come ai punti di partenza per ispirare i clienti».

E prosegue: «L'unico limite è la propria immaginazione. Naturalmente, questo grado di personalizzazione si è esteso al mercato di massa. Basta guardare la Fiat 500 ad esempio, della quale si dice che esistano oltre 500mila combinazioni di finiture e di colori, a dimostrazione del fatto che il desiderio di distinguersi dalla folla è uno dei trend dei consumatori più caratteristici del ventunesimo secolo. Ma poiché per definizione ogni Ferrari è un'affermazione incredibilmente potente di sé, il programma “Tailor Made” intende semplificare la qualità come ogni altra cosa».


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Martedì 28 Aprile 2015 - Ultimo aggiornamento: 30-04-2015 07:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA