Lo stabilimento di Melfi

Fiat, a Melfi oltre mille assunzioni
e 1.400 euro in più per ogni operaio

di Diodato Pirone
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Più posti di lavoro ma anche salari più alti. Alla Fiat di Melfi - dove finora sono state effettuate 700 assunzioni delle mille annunciate a gennaio - fino ad agosto 2015 si lavorerà anche la domenica, su 20 turni settimanali distribuiti su 4 squadre di lavoratori (ognuno dei quali manterrà le 40 ore settimanali).
Le assunzioni sicure (definite strutturali) sono 1.000 ma è probabile che nei prossimi mesi saliranno, forse di alcune centinaia. Inoltre gli stipendi aumenteranno in media di 1.400 euro l'anno tra notturni festivi e un aumento ad hoc, oltre quello previsto del contratto, fra 20 e 40 euro per ogni sabato o domenica lavorata (che capiterà, solo di pomeriggio, una volta ogni due mesi). Non appena partirà il nuovo regime dei turni saranno sospesi gli straordinari di sabato che Fiat ha chiesto per i mesi di gennaio e febbraio e che sono costati un notevole sforzo ai lavoratori poichè molti di loro abitano lontano da Melfi.

E' questo, in sintesi, l'accordo raggiunto ieri fra la Fiat e i sindacati firmatari del contratto aziendale (diverso da quello Confindustria) ovvero Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri. L'accordo consenitrà di portare a 1.100 vetture al giorno (circa 300 mila l'anno) la produzione di Jeep Renegade e Fiat 500X, i due modelli di punta della fabbrica che affiancano la Fiat Punto.

L'accordo sarà sottoposto alle assemblee dei lavoratori dei turni di stanotte e di domani. Poi dovrebbe essere firmato lunedì.

E' la prima volta che una fabbrica d'auto italiana raggiunge il regime del "ciclo-continuo", il che vuol dire che i macchinari saranno sfruttati per oltre 150 ore sulle 168 della settimana e dunque la produttività della fabbrica sarà molto alta, probabilmente fra le migliori d'Europa. E' possibile che Melfi entro l'estate diventi la fabbrica d'auto con più posti di lavoro di tutto il Vecchio Continente in proporzione ai modelli in produzione.

"E' questo modello produttivo con vetture che vengono esportate in 100 paesi nel mondo ed in particolare negli Stati Uniti - spiegano in Fiat - che consente l'aumento della produzione e dei salari". L'impianto lucano, dove lavoreranno circa 7.500 persone e le cui linee produttive sono state progettate assieme per la prima volta da ingegneri e gruppi di operai, sembra dunque destinato a scivere una nuova pagina dell'industria automobilistica nazionale.

Molto soddisfatti i sindacati firmatari. "Il successo di Melfi - sottolineano Gianluca Ficco e Marco Lomio della Uilm - non solo è decisivo per l'economia lucana e per il futuro dei lavoratori, ma rappresenta un passo fondamentale per la realizzazione di quel piano industriale che dovrà portare alla saturazione di tutti gli stabilimenti italiani di Fiat".

Per Ferdinando Uliano della Fim-Cisl: "Siamo ad un accordo storico per le prospettive di lavoro che vengono delineate. L'aumento dei salari e dell'occupazione è il frutto molto positivo degli accordi sindacali firmati nel 2012. Abbiamo modulato la turnistica per renderla meno gravosa in termini di fatica e più pesante per le buste paga. Abbiamo stabilito infine incontri e verifiche che consentiranno di tutelare le esigenze dei lavoratori di fronte alla nuova turnistica".


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Giovedì 26 Febbraio 2015 - Ultimo aggiornamento: 28-02-2015 17:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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