Valentino Rossi in sella alla sua Yamaha M1

Rossi: «L'Argentina? Una pista amica»
Marquez: «I miei rivali sono migliorati»

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BUENOS AIRES - Il morale è alto e la pista è favorevole alla Yamaha: Valentino Rossi ha almeno due buoni motivi per pensare positivo alla vigilia delle prime prove libere del Gp di Argentina. Il 'Dottorè è pronto a rilanciare la sfida al campione del mondo Marc Marquez, vincitore della seconda gara dell'anno ad Austin. Il bilancio è quindi di una vittoria a testa, ma al momento è Rossi a guidare la classifica iridata seppure con un esiguo vantaggio.

«Non è importante tanto esser leader, quanto aver vinto già una gara», dice il nove volte campione del mondo, salito sul gradino più alto del podio nella gara inaugurale in Qatar. «Dobbiamo rimanere concentrati. Almeno sulla carta, il Termas de Rio Hondo è un tracciato 'amicò per la Yamaha. Mi piace la pista, l'anno scorso ero veloce ma ho commesso dei piccoli errori e non sono riuscito a salire sul podio», prosegue Rossi, giunto quarto nella passata stagione in Argentina. «Qui il tifo e la passione dei fan è incredibile. Credo inoltre che le condizioni dell'asfalto saranno migliori rispetto alla passata stagione».

Rossi è l'unico pilota salito sempre sul podio nelle ultime sei gare: «Sì, sto attraversando un bel periodo e inoltre abbiamo migliorato tanto la moto, ma anche il team mi ha aiutato molto. Credo che da Motegi, qualcosa è cambiato in me, mi sono sentito più forte. Certo, ora è diventato più difficile perché tutti gli avversari si sono migliorati».

Lotta al vertice. A giudicare dalle prime due gare della stagione, la lotta per il gradino più alto del podio non sarà circoscritta a Rossi e Marquez. Il pesarese e il baby fenomeno della Honda ufficiale dovranno fare i conti anche con la Ducati e con un Andrea Dovizioso carico a mille. Il forlivese ha chiuso al secondo posto le prime due gare dell'anno e in classifica è ad un solo punto da Rossi: «È stato un buon inizio di stagione, spero di far meglio dell'anno scorso quando non eravamo riusciti a mettere a punto la moto -dice il pilota Ducati-. Ora invece il feeling è migliorato e noi proveremo a farci trovare pronti. Dobbiamo trovare più trazione e più stabilità, speriamo che il meteo sia dalla nostra e ci consenta di lavorare».

Momento Ducati. A Borgo Panigale, spiega ancora Dovizioso, si respira un'aria diversa rispetto al recente passato: «Dopo alcuni momenti difficili, specie nel primo anno in Ducati, il clima nel box è diverso, c'è molta energia e tutti noi ci conosciamo meglio. Ora abbiamo una buona base: finalmente la moto ha iniziato a curvare e io sono di nuovo libero di impostare le traiettorie che voglio».

Il "Cabrioncito" rilancia. L'uomo da battere però è Marquez, soprattutto dopo la schiacciante vittoria in Texas: «È stato importante riprendermi subito dopo l'episodio del Qatar, ora mi trovo a soli 5 punti dalla leadership. Nel 2014 qui mi sono divertito molto, ma quest'anno sarà dura: anche ad Austin abbiamo visto come i miei rivali sono migliorati e adesso sono più vicini», dice lo spagnolo. «Ma -aggiunge- allo stesso tempo sarà anche più divertente per lo spettacolo in pista. Certo, l'anno scorso abbiamo avuto un inizio di stagione incredibile, ma è ovvio che non possiamo vincerle tutte. Il segreto sarà esser costanti e provare sempre a salire sul podio».


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Giovedì 16 Aprile 2015 - Ultimo aggiornamento: 17-04-2015 16:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA