Una fabbrica italiana di auto

Auto, il mercato italiano ora va (+15%
a marzo). Fca (+17%) meglio della media

  • condividi l'articolo

ROMA - Il mercato italiano dell'auto accelera: a marzo, secondo i dati del ministero dei Trasporti, le immatricolazioni sono state 161.303, in crescita del 15%. Il primo trimestre dell'anno si chiude a quota 428.464, il 13,46% in più dello stesso periodo del 2014. Corre di più Fiat Chrysler Automobiles con 45.960 consegne a marzo, il migliore risultato da 34 mesi e una crescita del 17,1%. La quota sale dal 28% al 28,49%.

Nel primo trimestre le consegne sono state 121.098, in crescita del 14,3%. Ancora una volta le prime cinque vetture più vendute in Italia sono modelli Fca: Panda, 500L, 500, Ypsilon e Punto. In crescita il brand Fiat (+15,9%) e soprattutto Jeep che registra un incremento del 249,3% nel mese e quasi del 300% nei 3 mesi. Fiat Chrysler Automobiles, che nomina Ralph Gilles alla guida del Design del gruppo e Mauro Fenzi ceo di Comau, lancia un piano di incentivi alla rottamazione per chi acquista nel mese di aprile una nuova vettura Fiat, Alfa Romeo e Lancia.

«Vogliamo offrire il nostro contributo affinché la ripresa sia ancora più forte», spiega Fca. Bene anche negli Usa con 197.261 consegne (+2%), 60mo mese consecutivo di aumenti delle vendite e miglior marzo dal 2007, anche se le vendite del marchio Fiat, che includono Fiat 500 e Fiat 500L, sul mercato americano sono calate del 5%. La crescita del mercato italiano continua ad essere trainata dal noleggio (+37% nel trimestre), mentre gli acquisti delle famiglie vanno ancora a rilento (+7,4%).

«Il recupero del mercato - sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - è dovuto alla pressione ormai insostenibile della domanda di sostituzione rinviata e alle speranze della ripresa dell'economia. Se la ripresa prendesse finalmente corpo, dovremmo modificare significativamente le previsioni già formulate per il 2015. In ogni caso non bisogna dimenticare che il mercato italiano delle autovetture resta lontanissimo dai livelli normali per un paese come l'Italia». Secondo Quagliano «restano ineludibili interventi del Governo per agevolare gli acquisti delle famiglie e per portare la tassazione sulle auto aziendali sugli standard europei».

«Quando anche il canale privati mostrerà un rateo di crescita adeguato al potenziale inespresso, allora potremo dire di essere fuori dal tunnel», spiega Massimo Nordio, presidente dell'Unrae, l'associazione delle case estere, mentre per Gianmarco Giorda, direttore dell'Anfia, «sarebbe opportuno attivare misure di sostegno al canale dei privati, che sta crescendo meno rispetto al comparto del noleggio, attraverso un alleggerimento della pressione fiscale, ad esempio con la già discussa proposta di esenzione dal bollo auto per 3 anni, per le nuove vetture ecofiendly immatricolate».

Ancora scettica Federauto che parla di «prove tecniche di ripresa»: «Per valutare correttamente il fenomeno - dice il presidente Filippo Pavan Bernacchi - invito ad attendere la chiusura del primo semestre. Temo infatti che la spinta data dal canale noleggio possa rallentare».

  • condividi l'articolo
Mercoledì 1 Aprile 2015 - Ultimo aggiornamento: 04-04-2015 23:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA