Il ostro parco circolante è uno dei più vecchi d'Europa

Incentivi auto, il governo: «Pronte
agevolazioni fiscali per rinnovare il parco»

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ROMA - Il Governo sta studiando politiche di incentivazione per il rinnovo del parco auto circolante. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, precisando che si stanno studiando per i mezzi privati «strumenti diversi dagli incentivi classici, sul modello della defiscalizzazione degli edifici».


«Domani o dopodomani con il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, dovremmo arrivare ad una sintesi sia per i mezzi pubblici che privati», ha detto Lupi a margine della presentazione dei dati sull'esodo estivo. Il rinnovo del parco circolante, ha spiegato, si rende necessario perchè il nostro parco mezzi è il più vecchio d'Europa. In particolare, per i mezzi privati, ha spiegato il ministro, il governo sta studiando strumenti che «non siano l'incentivazione tradizionale»; mentre per i mezzi pubblici si sta lavorando «sugli euro zero, euro uno euro due, con strumenti che ne permettano il rinnovo».

Il ministro non ha escluso che queste misure vengano inserite nello SbloccaItalia: «vedremo - ha detto - arriveremo a presentare quanto prima le proposte al Tesoro». «L'intenzione del Governo di adottare misure per favorire il rinnovo del parco circolante di autoveicoli non può che essere salutato con favore da chi ha a cuore le sorti del settore dell'auto, ma anche quelle dell'economia italiana. È necessario però che all'annuncio segua nel più breve tempo possibile un provvedimento immediatamente esecutivo».

Così Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor commenta l'annuncio del ministro Maurizio Lupi. «Ciò per evitare che l'attesa di incentivi già annunciati - spiega Quagliano - abbia un effetto fortemente negativo in quanto i potenziali interessati all'acquisto potrebbero rinviare decisioni già maturate in attesa che gli incentivi entrino in vigore. È appena il caso di sottolineare che un provvedimento come quello annunciato dal Ministro Lupi, se efficace come parrebbe debba essere, avrà un notevole impatto anche sull'economia italiana e sulla situazione occupazionale, dato che gli addetti del settore dell'auto sono 1.200.000».

Quagliano ricorda che «il parco circolante italiano è particolarmente vecchio ed inquinante» ed esprime soddisfazione sulla scelta della formula sperimentata nel settore dell'edilizia perchè «ha dimostrato di funzionare egregiamente».

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Martedì 29 Luglio 2014 - Ultimo aggiornamento: 01-09-2014 19:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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