Una delle Ts40 impegnate sul circuito francese nie test del primo giugno

Le Mans, la Toyota domina nei test
della 24 Ore. Bonanomi 3° con l'Audi

di Nicola Desiderio
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LE MANS - Toyota domina la prima sessione di prove libere alla 24 Ore di Le Mans piazzando entrambe le vetture sulla virtuale prima fila e confermando di essere la vettura più forte del momento, davanti ad un pubblico di 24mila spettatori, a dimostrazione dell’interesse suscitato quest’anno dalla corsa francese in programma il 14 e 15 giugno prossimi.


Ma la notizia è che le nuove vetture vanno forte già quanto quelle dello scorso anno, anzi la TS040 ha surclassato nettamente la TS030 nonostante consumi il 25% in meno e abbia quasi 200 cv in più.

La Toyota batte se stessa. Se infatti lo scorso anno il migliore dei prototipi giapponesi aveva segnato nelle prove ufficiali un tempo di 3:26.654, la prima TS040 di Davidson/Lapierre/Buemi ha staccato un 3:23.014 alla media di 241,7 km/h e l’altra di Wurz/Sarrazin/Nakajima si è piazzata a soli 142 millesimi, un’inezia considerata la lunghezza del circuito di 13.626 metri. Ad inseguire è L’Audi R18 e-tron quattro. La più veloce è stata quella guidata dall’italiano Marco Bonanomi il cui tempo di 3:23.799 è di oltre un 1,4 secondi più lento di quello registrato da Loïc Duval lo scorso anno nel corso della sessione decisiva per decidere la griglia di partenza. In quell’occasione, le tedesche si piazzarono ai primi tre posti mentre la più veloce delle Toyota era a quasi due secondi dalla più lenta delle tedesche. A parte il rovesciamento dei ruoli, è sorprendente che questa evoluzione avvenga con un regolamento che, rispetto al 2013, impone un miglioramento dei consumi del 25%, una larghezza delle vetture ridotta da 2 a 1,9 metri, limitazioni all’aerodinamica e pneumatici anteriori e posteriori più stretti rispettivamente di 5 e 6 cm.

La messa a punto delle strategie. Bene anche le Porsche, piazzatesi al quinto e settimo posto: la 919 Hybrid guidata da Dumas/Jani/Lieb ha girato in 3:24.692 mentre quella di Bernhard/Webber/Hartley ha fermato il cronometro a 3:24.911 confermando le buone prestazioni palesate nelle prime due uscite, conquistando addirittura la pole position a Spa Francorchamps, seconda gara del World Endurance Championship. Lontane le Rebellion R-One motorizzate Toyota – le uniche vetture non ibride e non ufficiali della categoria LM P1 – che non hanno fatto meglio di 3:31.700. A conferma ulteriore della forza delle Toyota di quest’anno c’è la distanza percorsa nel corso delle due sessioni: “solo” 1.200 km contro i quasi 3.900 macinati dalle tre Audi alla ricerca della migliore messa a punto, in particolare per verificare la tenuta degli pneumatici Michelin con l’obiettivo di allungarne la sostituzione e puntare su bassi consumi, affidabilità e costanza contro lo strapotere prestazionale delle TS040 che non hanno tuttavia mostrato alcun problema sia nei test, sia nelle due gare finora svolte.

A 210 km/h di media con l’elettrica “on demand”. Sorprendenti le prestazioni della Nissan Zeod RC che con 3:52.574 si è piazzata a metà griglia – 27ma su 54 auto – e ha staccato di quasi 5 secondi la Porsche 911 RSR di Holzer/Makowiecki/Lietz, la più rapida nella classe LM GTE Pro, inseguita a distanza di pochi millesimi da un agguerrito quartetto di Ferrari 458 con la sorpresa che la più veloce appartiene alla classe LM GTE Am ed è quella di Montecalvo/Roda/Ruberti, di 8 centesimi avanti a quella di Bruni/Vilander/Fisichella. A un secondo si è piazzata la prima delle tre Chevrolet Corvette C7.R mentre arrancano le Aston Martin V8 Vantage. La Zeod RC – che corre fuori classifica con il numero 0 ed è ospitata nel garage 56, destinato dall’organizzazione all’auto più innovativa – ha inoltre impressionato per aver girato spesso con il solo ausilio dei suoi due motori elettrici da 120 kW alternativamente al 3 cilindri 1,5 litri da 400 cv conseguendo una velocità media di ben 209,5 km/h. E tutto con una sessione di soli 10 giri.

Il futuro con un passato da leggenda. La 24 Ore di Le Mans di quest’anno si annuncia dunque avvincente quanto combattuta confermando la bontà delle scelte regolamentari operate negli ultimi anni da Automobile Club de l’Ouest (ACO) e dalla FIA le quali, prima che in Formula 1, hanno portato al centro della competizione l’efficienza stabilendo con la produzione di serie presente e futura un filo sempre più robusto. La prossima sessione di prove libere è fissata per l’11 giugno prossimo tra le ore 16 e le 20, un’ora dopo il tradizionale pitwalk che consente al pubblico di passeggiare sulla corsia di box, a pochi metri dalle vetture posizionate fuori dai rispettivi garage. Il 12 invece sarà la volta delle prove ufficiali che decideranno la griglia di partenza per la gara, prevista per le ore 15 di sabato 14 giugno.

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Lunedì 2 Giugno 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA