Il generoso display al centro del parabrezza dell'Audi R8 e-tron presto in produzione

Addio vecchio specchietto retrovisore
ora al suo posto c'è un display

di Nicola Desiderio
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ROMA - Lo specchietto retrovisore del futuro sarà uno schermo e la prima auto ad utilizzarlo sarà l’Audi R8 e-tron che sfrutterà una tecnologia derivata direttamente dalla R18 e-tron, il prototipo diesel ibrido che ha trionfato all’ultima edizione della 24 Ore di Le Mans.

Schermo hi-tech.
La R8 elettrica, attesa al debutto entro la fine dell’anno per essere prodotta in piccola serie, avrà al posto dello specchietto retrovisore interno posizionato in alto al centro uno schermo da 7,7 pollici del tipo AMOLED (a matrice attiva con Led organici), ovvero una delle tecnologie più avanzate, messa a disposizione da Samsung che da tempo la utilizza per i suoi smartphone e tablet, ma al suo debutto assoluto su un’autovettura. I principali vantaggi sono il bassissimo consumo di energia, la naturalezza dei colori, la luminosità e il contrasto delle immagini, garanzia di visione perfetta anche nelle condizioni di luce più difficili.

Telecamera magica.
Il visore è collegato a una speciale telecamera sistemata in un alloggiamento che, in caso di basse temperature, viene automaticamente riscaldato per assicurare costantemente il perfetto funzionamento del sistema. Leggerissima e larga solo pochi millimetri, la telecamera offre un campo visivo più ampio rispetto a quelle solitamente utilizzate per i sistemi di retrovisione convenzionali che entrano in funzione in fase di manovra. Il sistema inoltre adatta l’esposizione a seconda delle condizioni di luce scurendo l’immagine come farebbe un normale specchietto elettrocromatico, ma in modo molto più veloce: bastano solo pochi millesimi di secondo.

Altre funzioni, zero specchietti.
Il retrovisore elettronico in futuro potrà essere integrato da altre funzioni che sono allo studio e sarà sicuramente adottato su altri futuri modelli della casa di Ingolstadt. Bisogerà invece aspettare ancora per le telecamere in sostituzione dei retrovisori esterni laterali. Già da tempo diversi veicoli sperimentali hanno mostrato questa soluzione, ma a frenarne l’applicazione sono le norme di omologazione. Resta poi da stabilire quale sistema ausiliario sia necessario in caso di guasto che impedirebbe al guidatore di vedere cosa accade dietro e di lato. L’eliminazione degli specchietti retrovisori esterni sarebbero comunque un bel vantaggio per la manovrabilità della vettura, ma soprattutto per l’aerodinamica diminuendo il coefficiente di penetrazione e la superficie frontale, ma anche un vantaggio per il comfort visto che spesso sono fonte di fruscii.

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Giovedì 9 Agosto 2012 - Ultimo aggiornamento: 16-11-2012 10:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA