La nuova XC60, il Crossover svedese è stato profondamente rinnovato

Volvo all'attacco: nuovi pianali e motori
per vendere 800 mila vetture l'anno

di Sergio Troise
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GOTEBORG - La grande crisi non ha risparmiato nessuno, ma la cura cinese ha fatto bene alla Volvo, che ha affrontato le emergenze di questi anni difficili investendo su nuove fabbriche e nuovi progetti e si avvia alla tanto auspicata ripresa con prospettive di crescita notevoli: “Entro il 2020 venderemo nel mondo 800.000 auto” ha annunciato il presidente e Ceo Hakan Samuelsson, nel corso di un incontro a Torslanda, sede storica della casa svedese, alla periferia di Goteborg, svoltosi alla vigilia del Salone di Ginevra. Una prospettiva molto ambiziosa (nel 2012 Volvo Cars ha venduto nel mondo 421.951 unità, in calo del 6,1% rispetto al 2011), tuttavia il piano tiene conto del recente accordo di finanziamento con la China Development Bank per 922 milioni di euro, dell’avviamento della fabbrica di Chengdu già dalla metà del 2013 e del potenziale di crescita dei mercati emergenti, nonché del consolidamento della ripresa in atto negli Usa (+1,2% nel 2012) e delle aspettative di rilancio in Europa, oggi ai minimi storici.

Il piano di crescita prenderà le mosse già dal 2013, anche se soltanto dal 2014 comincerà l’introduzione di nuovi motori a 4 cilindri, benzina (con potenze comprese tra 140 e 280 cavalli) e diesel (da 120 a 230). Nei piani anche lo sviluppo della tecnologia elettrica e dei motori ibridi plug-in, con relativo abbattimento di consumi ed emissioni. Sempre verso la fine del 2014 arriveranno modelli del tutto nuovi, nello stile e nell’architettura, basati su telai adattabili a vari tipi di auto. Intanto, la casa svedese si gode il successo della “piccola” V40, autentica piattaforma di rilancio consolidatasi su vendite globali “superiori alle aspettative”, e annuncia, per i modelli più grandi delle serie 60, 70 e 80, tante piccole migliorie estetiche e funzionali, concentrate su dettagli di design, connettività, sicurezza ed efficienza. Su quest’ultimo fronte, tra l’altro, Volvo ha specificato che le emissioni di auto grandi e potenti come le aggiornate S80, V70 e XC70 ora producono allo scarico la stessa quantità di CO2 che produceva tre anni fa la piccola Volvo C30. Un progresso enorme.

Le S80, V70 e XC70 diventano più raffinate ed esclusive e contribuiscono a rafforzare l’immagine Volvo nell’alta gamma. Oltre che sull’efficienza, l’attenzione è stata concentrata sull’affinamento del design, sulla qualità dei materiali (i sedili, tanto per dire, sono rivestiti con pelle proveniente dalla Scozia) e sul potenziamento dei sistemi di sicurezza attiva e passiva. “Le nuove dotazioni si basano sul Volvo Around You, il nostro approccio incentrato sulle persone, una filosofia che ci contraddistingue ormai da oltre 85 anni” dichiara Lex Kerssemakers, vice presidente con delega alle strategie di prodotto. “Stiamo aprendo la strada alla nostra gamma futura avvicinando questi tre modelli da un punto di vista visivo” ha aggiunto Kerssmakers, specificando che “si tratta del progetto di rinnovamento più ampio mai intrapreso nel corso della storia Volvo, che vede il suo punto centrale nel miglioramento della qualità e in una grande attenzione ai dettagli”.

Il sistema IntelliSafe migliora la sicurezza attiva supportando il guidatore in svariate condizioni di guida. Tra le dotazioni possibili, anche il Pedestrian Detection, con frenata automatica completa, che rileva gli eventuali pedoni che si trovano sulla traiettoria dell’auto. Il dispositivo Road Sign Information supporta invece chi è alla guida visualizzando i segnali stradali sullo schermo posto nel quadro strumenti. “In quanto leader nella sicurezza, dal 2000 abbiamo ridotto di circa il 50% il rischio di restare coinvolti in un incidente o di subire gravi ferite. Grazie alla continua introduzione di nuovi sistemi preventivi e protettivi, ci avviciniamo sempre più al nostro obiettivo ultimo per la sicurezza, che è quello di ridurre a zero, entro l’anno 2020, il numero di persone morte o gravemente ferite in una nostra auto”, dicono i responsabili della sicurezza Volvo.

Lieve restyling e più attenzione ai dettagli anche per S60, V60 e XC60. Ma la più interessante della Volvo di classe media è la versione definitiva della V60 Plug-in Hybrid: “Sofisticata ed elegante come la V60 standard, ma con emissioni ridotte in media a 48 g/km di CO2” sottolinea Patrick Widerstand, padre del progetto. La motorizzazione è la prima al mondo costituita dall’abbinamento tra un turbodiesel - 5 cilindri di 2.4 litri da 215 cv/440 Nm - e un elettrico da 70 cv/200 Nm. Il motore elettrico, collegato alle ruote posteriori, è alimentato da un pacco batteria agli ioni di litio da 11,2 kwh sistemato sotto il piano di carico (che resta molto capiente). Il conducente può selezionare la modalità di guida desiderata semplicemente premendo tre pulsanti, ognuno dei quali conferisce all’auto un comportamento diverso: Pure, Hybrid o Power. In modalità Pure, l’auto è alimentata solo dal suo motore elettrico, che ha un’autonomia fino a 50 km. In modalità Hybrid, che viene impostata automaticamente all’avvio dell’auto, l’unità diesel e il motore elettrico cooperano per mantenere le emissioni di CO2 a 48g/km (1,8l/100km). Selezionando Power, la tecnologia è ottimizzata per consentire all’auto di sviluppare la massima potenza. L’unità diesel e il motore elettrico, accoppiati ad un cambio automatico a 6 marce, erogano insieme una potenza complessiva di 285 cv e una coppia massima di oltre 600 Nm. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 6,1 secondi, non dichiarata la velocità massima. Finora prodotta in appena mille esemplari (andati a ruba), dal 2013 la V60 Hybrid Plug-in viene costruita in 4000/6000 unità/anno.

La V60 Plug-in Hybrid si fa notare non solo per la tecnologia, ma anche per essere un’auto del tutto simile a quella “normale” dotata dei tradizionali motori benzina e diesel. Un’auto che – non dimentichiamolo – è comunque molto attenta ai consumi e alle emissioni, con livelli da primato nel segmento, pari a 4,0 l/100km e 106 g/km di CO2. Sul piano estetico e dei contenuti, sia la S60, sia le sorelle station wagon V60 e Suv/Crossover XC60, godono, come detto, dei tanti interventi migliorativi annunciati da Volvo alla vigilia di Ginevra. Tra le novità si fa notare, all’esterno, il nuovo profilo del frontale, un po’ più importante, con fari che nelle intenzioni del designer svedese Fedde Talsma “devono richiamare gli occhi di un lupo”. Bellissimi i nuovi cerchi in lega leggera a 10 razze da 19 pollici (sulla XC60 anche da 20).Molto comodi, all’interno, i nuovi sedili sportivi, più avvolgenti. Secondarie altre modifiche relative alla scelta dei materiali e degli abbinamenti cromatici.

Sia per la berlina S60 sia per la wagon V60 è possibile scegliere tra 4 tipi di assetto: Confort, Dynamic, Four-C (con sistema di monitoraggio continuo del telaio) e Sportivo Ribassato. Mirate al fuoristrada, invece, le dotazioni della XC60, esempio apprezzabile di auto multiuso, elegante, comoda e capace di affrontare anche percorsi assai impervi. Entro un paio d’anni arriverà anche la versione Hybrid Plug-in della cross country svedese, in questo caso con motorizzazione benzina/elettrica, vista in anteprima a Detroit, come concept car. Si tratta di un’auto che si fa in tre: elettrica, ibrida dai consumi estremamente contenuti e potente vettura altamente prestazionale. Azionando un tasto, il conducente potrà decidere come utilizzare la potenza disponibile risultante dall’abbinamento del propulsore a benzina ad elevate prestazioni e del motore elettrico. Questa esclusiva tecnologia di alimentazione ibrida plug-in a benzina, sarà supportata da un 4 cilindri della futura gamma di propulsori VEA.

Piani SPA e VEA per le Volvo di prossima generazione. L’acronimo SPA sta per Scalable Product Architecture, ovvero Architetura di Prodotto Scalabile; VEA si riferisce invece a Volvo Engine Architecture, i nuovi motori. I due piani, che viaggeranno in parallelo, sono mirati al rinnovamento totale di telai e motorizzazioni. La SPA, in particolare, è un’architettura di prodotto flessibile che sarà estesa alla maggior parte dei futuri modelli. Grazie a costi di sviluppo inferiori e alla disponibilità di parti progettate per essere condivise da più modelli, sarà possibile concentrarsi maggiormente sui singoli dettagli ritenuti più importanti per i clienti. Il primo modello di auto basato sulla nuova architettura sarà la Volvo XC90 di prossima generazione, di cui la Casa svedese ha fatto intravedere la silhouette mostrando un accenno del design, ancora tutto da definire. Quanto ai motori, la nuova gamma VEA sarà composta esclusivamente da unità a quattro cilindri, sia benzina sia diesel. Abbinata alla tecnologia di elettrificazione e ad altre tecnologie di punta (è in avanzata fase di realizzazione un sistema che dovrebbe ridurre i tempi di ricarica ad appena 90 minuti, sei volte meno dei sistemi attuali), la gamma VEA sarà in grado di fornire prestazioni superiori a quelle degli attuali propulsori a sei cilindri, oltre a garantire consumi più bassi dei quattro cilindri attualmente in circolazione.

La sicurezza non può mancare nel piano di sviluppo Volvo, che nel settore è tradizionalmente all’avanguardia e che nel 2012 ha celebrato il 25° anniversario della tecnologia airbag con l’introduzione del rivoluzionario airbag per pedoni, già in dotazione sulla nuova Volvo V40 e pronto ad essere utilizzato anche su altri modelli della gamma. Il sistema, come è noto, è il primo nella storia dell’automobile che mira a tutelare non solo gli occupanti dell’auto ma i soggetti più vulnerabili che circolano sulla strada, ovvero i pedoni. Altra novità importante è la guida autonoma, che prevede l’impiego di sterzo, acceleratore e/o freni comandati automaticamente da un veicolo che si accontenta di un’interazione minima con il conducente. Si tratta di uno strumento importante nell’ambito della “Vision 2020” di Volvo, che – come detto - punta all’azzeramento entro l’anno 2020 del numero di persone rimaste vittime o gravemente ferite a seguito di un incidente. Questi nuovi sistemi di sicurezza determineranno, inoltre, riduzioni delle emissioni di CO2 e porteranno vantaggi in termini di flessibilità nelle situazioni di guida monotone, come gli incolonnamenti a bassa velocità.

Il piano Volvo rientra nel progetto europeo SARTRE (Convogli Stradali Sicuri per l’Ambiente), avviato già nel 2012. Scopo del piano, è consentire appunto di togliere le mani dal volante e distogliere gli occhi dalla strada nei lunghi viaggi autostradali. Il “convoglio stradale” consente di godere della libertà di dedicarsi a varie attività tipica dei viaggi sui mezzi pubblici pur restando al volante della propria auto e di contribuire al tempo stesso alla riduzione delle emissioni di CO2 e a una maggiore sicurezza. Gli ulteriori sviluppi del sistema Traffic Jam Assistance consentiranno all’auto di seguire automaticamente il veicolo che la precede nel traffico lento fino a una velocità di 50 km/h. Sarà pronto per la produzione in serie nel 2014. Intanto sono stati sviluppati e sono già disponibili alcuni sistemi che rendono la guida più sicura. L’IntelliSafe è il nome con cui Volvo definisce l’insieme dei propri sistemi di sicurezza attiva, di cui fa parte l’importantissima e ineguagliata tecnologia City Safety. Questo avanzato sistema di sicurezza, che è incluso nella dotazione di serie, si attiva a velocità fino a 50 km/h.

Tutti i modelli possono essere equipaggiati anche con il sistema Pedestrian Detection con frenata automatica completa, che rileva gli eventuali pedoni sulla traiettoria dell’auto. I modelli S60, V60 e XC60, inoltre, possono ora disporre anche di una versione aggiornata e potenziata del Blind Sport Information System (BLIS), basato sulla tecnologia radar. Questa tecnologia che ora può anche monitorare il traffico e avvisare il conducente nel caso vi siano veicoli in rapido avvicinamento fino a 70 metri dietro la vettura. Naturalmente il sistema mantiene la sua funzione di segnalazione dei veicoli negli angoli ciechi su entrambi i lati dell’auto. A supporto del guidatore, Volvo propone anche il Cross Traffic Alert, che si serve dei sensori radar nella sezione posteriore dell’auto per avvertire chi guida di eventuale traffico in attraversamento proveniente da uno dei lati dell’auto, durante una manovra di retromarcia per uscire da un parcheggio. Si tratta di una funzione particolarmente utile negli spazi stretti e affollati, dove la visuale laterale potrebbe risultare limitata. Il sistema Road Sign Information supporta invece il conducente visualizzando i segnali stradali sul quadro strumenti.

Per la guida di notte, al buio, c’è l’Active High Beam Control, che consente di tenere sempre accesi i fari abbaglianti. Il sistema provvede infatti autonomamente, quando un’altra vettura sopraggiunge dalla direzione opposta, ad evitare l’abbagliamento del conducente dell’altra auto semplicemente riducendo di quanto basta l’intensità del fascio di luce. Ciò è reso possibile da un ingegnoso meccanismo del modulo proiettore integrato nel fanale anteriore. Lo stesso beneficio vale per i conducenti delle auto che precedono. Altra diavoleria innovativa per migliorare la visibilità senza creare problemi è il Cornering Light, che si attiva solo a basse velocità: estensione dell’attuale sistema a proiettori mobili Active Bending Light, illumina, coprendo un raggio d’illuminazione maggiore, l’area verso cui il conducente sta orientando lo sterzo per rendere più sicura la manovra (ad esempio, quando si svolta in una strada stretta o si passa attraverso un varco angusto di notte). I modelli S60, V60 e XC60 sono disponibili anche con specchietti retrovisori laterali dotati di funzione automatica di anti-abbagliamento. Come funzionano? Grazie all’utilizzo di vetro fotocromatico, gli specchietti si oscurano automaticamente per evitare il riflesso dei fari delle altre automobili.

Anche i sistemi di infotainment e connessione sono in fase di aggiornamento. Sensus è il nome utilizzato da Volvo per indicare tutte le funzionalità nell’interfaccia uomo-macchina. E nei nuovi modelli S60, V60 e XC60 queste funzionalità sono state ottimizzate con l’aggiunta del nuovissimo sistema Sensus ConnectedTouch. Il sistema consente una piena connettività e l’accesso a Internet dall’auto, trasformando il display da 7 pollici in un avanzatissimo schermo a infrarossi a scansione con tecnologia touch screen azionabile anche quando si indossano i guanti (una grande comodità soprattutto per l’inverno dei paesi più freddi e, soprattutto, una esclusiva mondiale). La connessione viene effettuata tramite un dispositivo 3G/4G montato sulla vettura oppure utilizzando il proprio telefono cellulare. L’utilizzatore ha accesso a navigazione illimitata in Internet (eccetto che durante la guida), allo streaming via Internet di musica, alla radio via Internet (TuneIn e Orange Live Radio) con migliaia di canali da tutto il mondo. Si aggiungono poi la disponibilità di Google Map online con Google Search, la navigazione 3D connessa integrata con informazioni sul traffico in diretta e segnalazioni di zone pericolose, il localizzatore di parcheggio, le informazioni meteo, una serie di applicazioni Web, l’Appstore per nuove funzioni e aggiornamenti e il localizzatore dei centri di assistenza Volvo. È anche possibile condividere una rete WiFi con tutti i passeggeri. “Si potrà cercare il brano che si desidera semplicemente pronunciandone il titolo. Il sistema di attivazione vocale funziona con tutte le sorgenti musicali connesse a Sensus ConnectedTouch” spiega Patrik Widerstrand, direttore del progetto. Che aggiunge: “Il dispositivo TripInfo è un altro strumento eccezionale che legge informazioni da Wikipedia sui punti d’interesse lungo il percorso, diffondendole attraverso l’impianto audio”.

L’Adaptive Digital Display è ora disponibile sulla nuova S60, V60 e XC60, dopo essere stato introdotto per la prima volta sulla V40. II suo schermo a matrice attiva TFT (transistor a pellicola sottile) porta l’interazione tra auto e conducente a un livello del tutto nuovo, visualizzando sempre le informazioni più importanti in una determinata situazione. Il guidatore può scegliere fra tre temi grafici: il tema Elegance è quello di base e si distingue per il look tradizionale e l’atmosfera di tranquillità che diffonde; il tema Eco ha un’illuminazione di colore verde ed è stato studiato per incoraggiare uno stile di guida orientato al risparmio di carburante (l’eco-indicatore sulla sinistra visualizza il consumo effettivo e cumulato: quando viene raggiunto un livello ottimale di “guida ecologica” si accende una luce verde); il tema Performance è caratterizzato invece da un’illuminazione rossa che crea un’atmosfera sportiva. Al centro una scala contagiri sostituisce il tachimetro visualizzato invece nelle versioni Elegance ed Eco. La velocità della vettura viene indicata in modalità digitale al centro dello schermo. Particolare inedito, lo schermo di destra include un indicatore di potenza che indica quant’è la potenza disponibile e quanta ne viene utilizzata. Per la V60 Diesel Plug-In Hybrid, inoltre, viene incluso anche un altro tema, Hybrid, contraddistinto dall’illuminazione blu, che fornisce informazioni sul sistema ibrido, sulla batteria e sui consumi di energia.

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Martedì 26 Febbraio 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA