Il Nissan Juke R 2.0 in accelerazione

Nissan Juke R 2.0, piccolo ma molto cattivo:
ecco il Suv stradale più potente del mondo

di Mattia Eccheli
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MEGEVE - Una belva sull’altiporto, cioè un crossover compatto con le prestazioni da supercar su una pista di decollo lunga 620 metri a poco meno di 1.500 metri di quota nella regione francese dell’Alta Savoia.

Ti devi mettere il casco. Il paesaggio è fantastico, ma l’attenzione è tutta concentrata su un “ragno” nero, nerissimo, che spicca perfino sull’asfalto che ha perso colore. È la belva, cioè Nissan Juke-R 2.0, un “oggettino” che sotto il cofano monta l’ultima evoluzione del motore della mitica GT-R, il V6 biturbo da 3.8 litri in grado di sviluppare 600 cavalli. Poi ti fanno salire. Sei sulla pista di un altiporto, pensi.

Quindi non ti può succedere niente, anche perché la belva è regolarmente immatricolata. Però ti fissano con le doppie cinture di sicurezza, quelle da competizione. Quasi sei seduto per terra dopo aver scavalcato il rollbar. Ti rendi conto che, in effetti, sei sprofondato in un’auto da meno di 4,15 metri che con i suoi 270 chilometri all’ora di velocità massima, potrebbe anche decollare. Non succederà perché al tuo fianco c’è un tizio che ti saluta amichevolmente, che ti stringe la mano e che ti dice di restare calmo perché tutto andrà bene.

Ti viene in mente quando da piccolo, sul go-kart, volevi andare più veloce. Adesso puoi, ma è diverso. Schiacci un po’ sul pedale dell’acceleratore, giusto per capire l'effetto che fa. E pensi che Vettel e Hamilton stiano scaldando i motori delle loro monoposto dietro di te. Poi puoi partire. Lo spunto è pauroso: le cinghie ti si stringono attorno al petto. Il tracciato è delimitato da coni bianchi e rossi che improvvisamente diventano microscopici.


È già tempo di frenare e tu non hai nemmeno avuto il tempo di guardare quale velocità hai raggiunto. Provi a prendere la curva in modo un po’ “allegro”, ma il collaudatore ti dice che poiché Juke-R 2.0 è a quattro ruote motrici è preferibile di no. Quindi si riparte, questa volta in salita. Nel giro di qualche secondo è già tutto finito. Velocissimo. Come la belva. Devi già scendere, mollare il volante e restituire il casco.

Vorresti provare un altro giretto. Così ti informi, la butti lì. Ci fai un pensiero, se dovessi vincere al Superenalotto. E, in effetti, è quasi l'unica possibilità: è un esemplare praticamente unico che puoi acquistare se hai più o meno mezzo milione di euro. Ma per qualche secondo è stato bello. Tu che provi a domare la “belva”.

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Domenica 4 Ottobre 2015 - Ultimo aggiornamento: 11-02-2016 16:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA