Nuova patente, regole più severe: giro di vite sulle visite mediche

Nuova patente, regole più severe:
giro di vite sulle visite mediche

di Giampiero Bottino
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MILANO - Per la patente, si cambia. Il prossimo 9 gennaio entrano infatti in vigore le nuove procedure per il rinnovo del prezioso e indispensabile documento nella sua versione di plastica tipo carta di credito. Innanzitutto, ricordiamo che l'arco di validità dipende B (la tipologia più diffusa perché relativa all'impiego non professionale dell'automobile) dall'età del titolare. Chi ha meno di 50 anni deve provvedere - salvo danneggiamenti che rendano indecifrabile la rosea tesserina - a prorogarne la validità ogni 10 anni, mentre una volta superata questa fatidica soglia la scadenza si dimezza, per poi acquisire ritmi sempre più serrati con l'avanzare dell'età: rinnovo ogni 3 anni dopo i 70, biennale per gli ultraottantenni. Soglia dopo la quale, salvo rare eccezioni, sarebbe forse il caso di affidarsi a taxi, autobus e treni.

Vediamo comunque qual è la novità principale introdotta dalla normativa resa effettiva dal decreto attuativo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 10 dicembre e destinato a diventare pienamente operativo entro 30 giorni. E cioè, appunto, il 9 gennaio 2014: la modifica più significativa appare più favorevole al titolare del permesso di guida, che non dovrà più soggiacere al ricevimento - via posta - del microscopico talloncino con le nuove specifiche di validità, da applicare nell'apposito riquadro della patente plastificata. Un pezzo di carta scritto in caratteri minuscoli, e come se non bastasse facilmente deperibili anche solo per lo sfregamento, magari leggero ma costante, all'interno del portafogli. Con il rischio di incorrere in qualche problema nel caso di un controllo da parte delle Forse dell'Ordine, con il rischio di fare fatica a dimostrare che il permesso di guida non è ancora scaduto.

Dal prossimo gennaio, questo rischio ha meno occasioni di manifestarsi: niente più un «francobollo» da incollare, perché a ogni rinnovo si entrerà in possesso di un documento nuovo di zecca. Dato che, soprattutto in Italia, ogni medaglia - anche la più luccicante - ha il suo rovescio, la minore labilità del rinnovo sarà compensata da una certa superiore complessità del procedimento, che chiede ai medici autorizzati di farsi carico di un surplus di impegno. Cosa di cui la stessa normativa sembra rendersi conto, visto che concede alle strutture sanitarie 20 giorni di tempo per provvedere agli indispensabili aggiornamenti, consentendo nel frattempo di procedere con le procedure previste dal vecchio sistema.

Perché il documento nuovo sia effettivamente valido, bisognerà che anche la testimonianza visiva dell'identità del titolare, la fotografia, sia aggiornata. È l'addio definitivo alle fotografie scattate ai tempi del liceo ed esibite fin quasi all'età della pensione che caratterizzano le antiche, ma tuttora in uso, patenti cartacee. Ma torniamo al nuovo ruolo dei camici bianchi: dopo la visita di rito (l'unica incombenza che sfugge ancora la trionfo del digitale), il medico deve accedere al sistema informatico del dipartimento per i Trasporti transitando per il sito «Il portale dell'automobilista», lo stesso sul quale fra l'altro chiunque può controllare l'ammontare dei punti superstiti sul proprio permesso di guida. Dopo aver inserito le proprie credenziali e il PIN in suo possesso, il professionista deve aggiungere le eventuali prescrizioni (ad esempio, la subentrata necessità di uso degli occhiali durante la guida) e gli estremi di pagamento, allegando la foto e la firma (ovviamente digitali) del titolare.

Dal sistema informatico verrà restituita una ricevuta che, dopo essere stata stampata, firmata dal medico e consegnata al cliente, avrà valore di documento sostitutivo fino all'arrivo tramite posta assicurata del nuovo documento, e comunque per non più di 60 giorni. Confidando che la procedura si riveli meno macchinosa di quanto non sia la sua spiegazione, passiamo ora ai costi. Che rimangono sostanzialmente identici al vecchio iter: 25 euro ai quali bisogna aggiungere i 16 della marca da bollo e i 9 a titolo di diritti di Motorizzazione, con le ultime due voci da pagare con un bollettino postale dedicato, la cui ricevuta deve essere consegnata preventivamente al medico assieme alla fotografia in formato cartaceo. L'incidenza totale sul portafogli non può prescindere dal costo della visita medica e dai 6,80 dell'assicurata postale.

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Mercoledì 18 Dicembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 03-01-2014 13:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA